Cronaca

Un colpo di pistola alla nuca, poi le fiamme per distruggerne il corpo. Così è stato ammazzato Antonino Zito, 32 anni, pregiudicato palermitano. L'autopsia, che è stata eseguita mercoledì  pomeriggio, servirà a confermare la prima ricostruzione, e cioè che si è trattato di una vera e propria esecuzione.

Le impronte digitali, la presenza di un tatuaggio sulla schiena, e una incisione sulla fede che portava la dito sono stati gli eleenti che hanno portato rapidamente, già tre ore dopo il ritrovamento, all'dentificazione del cadavere carbonizzato ritrovato nella stradina che porta all'abbeveratoio Spuches al confine dei territori di Bagheria e Santa Flavia

 Zito era uscito di casa martedì mattina, ed i familiari non ne avevano denunciato la scomparsa,. malgrado di notte non fosse rientrato. E ieri, quando i carabinieri sono andati a trovarli per dargli la terribile notizia sono stati reticenti.

Zito che abitava nel rione Falsomiele, Era stato scarcerato ad aprile scorso dopo due anni trascorsi in cella. La sua fedina penale era macchiata da una sfilza di reati: spaccio di droga, ricettazione e rapina. In carcere c'era finito tre volte fra il 2008 e il 2010. L'ultima volta era stato accusato di fare parte di una banda che assaltava Tir. Libero grazie all'indulto non aveva perso tempo per rimettersi nel giro della criminalità. E' nel mondo della droga che i militari della compagnia di Bagheria e del Nucleo investigativo del Comando provinciale cercano risposte al delitto efferato. 

Un altro indizio - la rottura del femore della vittima - fa ipotizzare che Zito potrebbe essere stato pure picchiato. Poi, il colpo di grazia sparato con un'arma di piccolo calibro e la decisione di infierire sul corpo con le fiamme.

Dalle indagini non risulta che Zito avesse legami o contrasti con personaggi di Cosa nostra.

 

 

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E' da oltre dieci giorni che C.B. 53, anni, già condannato a sette anni, dopo essere stato arrestato nell'operazione "Grande Mandamento" e libero da circa due anni per avere scontato la pena, si è sottratto all'obbligo di firma quotidiana presso le autorità di Polizia così come previsto dal giudice dopo la scarcerazione, rendendosi irreperibile

La polizia considera questo fatto allarmante perchè le chiavi di lettura possono essere sostanzialmente due: o perchè temeva per la sua incolumità o perchè ha scelto la latitanza.

Tant'è che nella giornata di ieri, quando ancora non era avvenuta l'identificazione del cadavere carbonizzato ritrovato all'abbeveratoio di Spuches, per un momento si era pensato che potesse essere proprio l'uomo di cui non si hanno notizie da due settimane.

La famiglia ha dichiarato alla Polizia che il congiunto rientrato una sera in casa, ha fatto la valigia e si è allontanato senza specificare la destinazione.

L'uomo ritrovato stamattina carbonizzato intorno alle ore 07.00  poco distante dall' abbeveratoio che si trova di fronte alle case De Spuche su segnalazione di un passante,  è stato identificato come Zito Antonino, 32enne palermitano, abitante del quartiere “Falsomiele”, pregiudicato, con precedenti legati agli stupefacenti.

Sul luogo del rinvenimento, sono intervenuti tempestivamente i Carabinieri della Compagnia di Bagheria, unitamente a personale del Reparto Operativo della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo e del medico legale.

Alla identificazione dell'uomo è stato possibile risalire grazie alle impronte digitali e ad alcuni dettagli, tra cui quello che restava di un tatuaggio sulla schiena e di una fede che riportava l'incisione Antonello e Rosi.

Zito abitava nel rione Falsomiele. Era stato scarcerato ad aprile scorso dopo due anni trascorsi in cella. La sua fedina penale era macchiata da una sfilza di reati: spaccio di droga, ricettazione e rapina. In carcere c'era finito tre volte fra il 2008 e il 2010.

Sulle probabili cause del delitto sono in corso indagini dei Carabinieri: un regolamento di conti all'interno della attività illegali legati al traffico di sostanze stupefacenti viene ritenuta una delle piste privilegiate dagli inquirenti, anche se al momento non vengono esclusi altri possibili moventi.

 

E' una notizia di qualche minuto fa sulla quale sino ad ora ci sono solo informazioni frammentarie: un cadavere carbonizzato è stato trovato in via De Spuches proprio di fronte alla villa De Spuches. Sul posto ci sono i carabinieri e la Polizia che stanno procedendo ad effettuare i rilievi, anche se ad ora il cadavere non è stato indentificato.

AGGIORNAMENTO

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Il luogo del ritrovamento è la stradina che si diparte dalla strada dei valloni proprio all'altezza delle case De Spuches e va verso l'abbeveratoio: a dare l'allarme poco dopo le 7.00 di questa mattina una telefonata ai Carabinieri immediatamente intervenuti. In questo momento ci sono una decina di mezzi della Polizia e dei Carabinieri, mentre gli uomini della Scientifica stanno effettuando i rilievi.

Il cadavere è  irriconoscibile, perchè gli abiti bruciando hanno trasfigurato le fattezze dell'uomo, anche se pare che la identificazione non sarà particolarmente difficile perchè le mani sono rimaste intatte dal fuoco e tramite le impronte digitali sarà possibile risalire alla identità del cadavere.

Sul posto gli uomini del Nucleo investigativo provinciale, il maresciallo Ettore Saladino, comandante la Stazione dei CC di Bagheria, l'ispettore superiore Domenico Barone, responsabile  della Squadra investigativa della Polizia di Stato.

AGGIORNAMENTO ORE 10,40: Il cadavere sembra essere quello di un uomo dell'apparente età di 35 anni, con un vistoso tatuaggio sulla schiena, e la cui fede nuziale trovatagli al dito riporta inciso il nome di Antonello. 

Il grave fatto di sangue risale certamente alla notte scorsa o addirittura alle prime ore del mattino: è probabile che l'uomo, di corporatura robusta, sia stato prima stordito e quindi dato alle fiamme nel luogo in cui è stato ritrovato.

Il luogo del ritrovamento pur essendo una piccola trazzera è comunque frequentato da contadini e la presenza del cadavere carbonizzato non poteva certo sfuggire; inolte nel luogo del ritrovamento è stata verificata la presenza di tracce di sangue relativamente fresche.

La prima impressione che emerge è che si tratti della vittima di un regolamento di conti in ambienti della malavita palermitana.

Questo il comunicato ufficiale dell'Ufficio Stampa dei Carabinieri

Nella mattinata di oggi, alle ore 07.00 circa in Santa Flavia (Pa), in contrada Spedalotto Valdina - località Abbeveratoio - su segnalazione di un passante, è stato rinvenuto un cadavere presumibilmente di sesso maschile, completamente carbonizzato.
Sul luogo del rinvenimento, sono intervenuti tempestivamente i Carabinieri della Compagnia di Bagheria, unitamente a personale del Reparto Operativo e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo e del medico legale, che stanno eseguendo i rilievi tecnici e l’ispezione cadaverica.
In atto, si sconoscono le generalità della vittima.

 

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