Cronaca

Con le gravissime accuse di sequestro di persone, estorsione, lesioni personali aggravate, violenza, minaccia e favoreggiamento sono stati arrestati i tre titolari, due dei quali bagheresi di una ditta di trasporti la ED logistica srl che ha sede presso l 'agglomerato industriale di Termini Imerese.

Gli arrestati sono Aurelio D'Amico, 45 anni bagherese, il cognato Francesco Marcello Comparetto di 46 anni e la palermitana Tiziana Carla Binaghi, compagna del D'Amico.

Sono stati arrestati anche Francesco Paolo Saladino, 45 anni, di Villabate, e Nicola Sposito, 47 anni, palermitano, rispettivamente  dipendente diretto e  collaboratore esterno dell'azienda.

Come riporta oggi il Giornale di Sicilia i fatti oggetto dell'indagine risalgono alla scorsa estate, ma solo nel mese di ottobre è stata presentata la denuncia da parte di due ex dipendenti, entrambi bagheresi.

Era accaduto che la ditta aveva subito il furto di merce affidatale per un trasporto, ma anzichè denunciare il fatto alle autorità di Polizia perchè  individuassero i colpevoli, i titolari, cui avevano dato man forte i due collaboratori, hanno preferito farsi giustizia da soli.

Hanno convocato i due dipendenti presunti responsabili e li hanno riempiti di botte, cercando anche di convincerli a firmare le dimissioni; nel tentativo poi di cancellare le impronte si sono impegnati per far curare le ferite riportate dai due nel poco rituale confronto, presso un medico privato che invece, vista la condizione dei due feriti, aveva loro consigliato di farsi assistere presso un centro ospedaliero. 

Le indagini condotte dal sostituto Antonia Pavan si sono per ora concluse con l'ordinanza di custodia in carcere emessa a carico dei cinque dal Gip Sabina Raimondo.

alt

nella foto del Giornale di Sicilia  da sx vs dx   Aurelio D'Amico, Francesco Marcello Comparetto, Tiziana Carla Binaghi

 

Erano le 6.15 di questa mattina, quando il collaboratore della rivendita di tabacchi di via Filippo Buttitta in vicinanza dello svincolo autostradale, di cui è titolare M.P., aveva appena aperto  la saracinesca.

All'improvviso si è visto piombare accanto due uomini che lo hanno minacciato facendogli intendere di avere delle armi indosso: l'uomo è stato condotto nel retrobottega e costretto a mettersi bocconi e a stare tranquillo: i due forse con l'aiuto di qualche altro, di cui il collaboratore della rivendita ha solo percepito la presenza, hanno trafugato non solo diverse casse di sigarette, ma l'intero incasso del giono precedente che era stato lasciato appunto in cassa.

Subito dopo i due si sono dati alla fuga  ed all'uomo non è rimasto altro che lanciare l'allarme: la polizia subito accorsa ha effettuato una serie dei rilievi,iniziando le indagini proprio dalle immagini registrate dalla telecamera sistemata all'esterno del negozio, dalle quali potrebbero venire elementi utili alla individuazione dei rapinatori.

Secondo una prima sommaria stima  il bottino potrebbe superare i 10.000 euro.

A margine va segnalato un falso allarme di rapina presso il negozio di bijoutterie Gioie di Luna in piazzetta Messina Butifar: è arrivata a sirene spiegate una volante della Polizia, che ha preso atto che si trattava appunto di un falso allarme.

 

Nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Ficarazzi hanno tratto in arresto A. G. 41enne imprenditore edile originario di Ficarazzi, ritenuto responsabile di “deposito senza autorizzazione di rifiuti speciali e pericolosi” .

Nel corso di un servizio di controllo del territorio teso al contrasto dei reati ambientali, veniva sorpreso dai Carabinieri in contrada “Fiume” all’interno di un appezzamento di terreno agricolo, regolarmente recintato, sul quale aveva realizzato una discarica a cielo aperto non autorizzata.

La discarica era stracolma di materiali di risulta provenienti da demolizioni e costruzioni di fabbricati.

L’area in questione di circa 4.000 mq., veniva sottoposta a sequestro unitamente ad un escavatore cingolato ed un bob cat gommato utilizzati per lo spianamento dell’area e lo spostamento dei materiali.

Nell’occorso veniva deferito in stato di libertà con la medesima accusa, T. A., nato a Palermo classe 1992, residente in Ficarazzi, sorpreso mentre era intento a lavorare nella discarica.

L’Autorità Giudiziaria, disponeva nei confronti dell’arrestato il processo direttissimo, conclusosi nella giornata di ieri con la convalida dell’arresto e successivamente veniva rimesso in libertà.

Questo è il risultato dell’attività di contrasto condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo dall’inizio dell’anno ad oggi, per la tutela dell’ambiente:

- persone arrestate nr. 47; di cui 12 solo a Palermo;
- persone denunciate nr. 48;
- mezzi sottoposti a sequestro nr 28.
- discariche sequestrate nr. 25 pari a una superficie di mq. 5590;
- 19.940 kg rifiuti pericolosi sequestrati.  

Fonte Ufficio Stampa dei Carabinieri

Altri articoli...