Cronaca

Un rocambolesco incidente d'auto, per fortuna senza gravi conseguenze per gli occupanti dei mezzi, si è verificato oggi intorno alle 17,30 sulla statale 113 nel primo tratto di statale che da Bagheria porta a Ficarazzi, all'altezza della Comaes e subito prima della concessionaria Renault. 

Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri e tempestivamente anche i soccorsi sanitari che hanno trasportato 3 persone ferite lievemente all'ospedale "Buccheri La Ferla".

Ad essere coinvolte tre autovetture: una Fiat 600 rossa, una Wolkswagen grigia, e un'Audi A6 blu.

Sul luogo dell'incidente stanno adesso operando gli agenti nel nucleo infortunistica del Vigili Urbani di Bagheria che stanno ricostruendo la dinamica dell'impatto.

Da una prima ricostruzione sembra che la Fiat 600 che proveniva da Palermo, abbia sbandato per la forte velocità, invadendo la carreggiata opposta ed impattando frontalmente con la Volkswagen Polo che procedeva nella direzione opposta, arrestando la sua corsa pressochè distrutta nella parte anteriore e dopo aver invertito in conseguenze dell'urto la direzione di marcia.

Contemporaneamente sopraggiungeva da Bagheria in direzione Palermo l'Audi A6,  il cui conducente trovandosi la strada sbarrata non è riuscito ad evitare l'urto con le due auto.

L'incidente ha causato non pochi problemi alla circolazione stradale, il tratto di statale è stato infatti chiuso al traffico in entrata per permettere di effettuare i rilievi alle forze di pubblica sicurezza e di rimuovere le auto e i detriti dalla strada.

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Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? In periferia non è ancora finita l’emergenza rifiuti.

Questo è stato il titolo di un articolo scritto dall’Ass.ne BAGHERING nel mese di Novembre del 2009 … data dalla quale prese inizio una campagna di monitoraggio dei soci BAGHERING, che si recarono in via Catullo (nelle vicinanze della clinica Le Magnolie) e in viale Sant’Isidoro (con annessa strada che porta ad Aspra) per rilevare i rifiuti presenti per volume e tipologia, ma soprattutto per puntare i riflettori su uno dei problemi più annosi per il territorio comunale bagherese, ovvero, l’abbandono incontrollato ed indiscriminato di rifiuti, speciali e non, nelle zone periferiche della città.

Il monitoraggio, ripetuto esattamente dopo un mese, è stato per prima protocollato sia al Comune sia all’A.S.P. di Bagheria e, successivamente, assordati dal silenzio proveniente da entrambi gli istituzionali interlocutori, l’Ass.ne BAGHERING il 22 Febbraio del 2010 presentò un esposto-denuncia scritto, a firma del Presidente Angelo Puleo, al N.O.E. - Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Palermo, allegando le stesse schede dei rilievi protocollate al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6

Da informazioni avute dagli uffici del Tribunale di Palermo, a distanza di molti mesi dalla denuncia fatta ai Carabinieri, l’Ass.ne BAGHERING seppe che quell’esposto-denuncia ha indotto un giudice a sentire l’allora Sindaco Sciortino. Il risultato di questo presunto rapporto epistolare ci ha (forse) donato una via Catullo finalmente sgombra da rifiuti solidi urbani indifferenziati che si estendevano per circa 165 metri lineari, con un volume di 145 metri cubi circa: una grande e storica conquista per Bagheria, che ormai dura da quasi 2 anni.

Lo stesso magnifico risultato - ottenuto grazie alla caparbietà e amore per Bagheria di un’Ass.ne composta da giovani professionisti qual è BAGHERING - non si è mai ripetuto in viale Sant’Isidoro: sia nel tratto antistante alla Villa settecentesca sia in quello relativo alla strada Sant’Isidoro-Aspra, esistono cumuli di circa 200 metri cubi di rifiuti indifferenziati, recentemente (il 13.01.2012) ben filmati da un gruppo di attivisti del WWF Bagheria.

Le mini-discariche abusive nella nostra città ci sono, ci sono sempre state e, con ogni probabilità, in mancanza di una decisa presa di coscienza civica e un forte intervento pubblico, continueranno a esserci, ma è forse bene ripetere che a norma dell’art. 6 del D.L. n°172 del Novembre 2008, convertito in legge dalla L. 210/2008, lo smaltimento di “particolari” rifiuti (come eternit, pneumatici, RAEE, ecc.) costituisce reato:

“1. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225:

a) chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo […], ovvero, incendia rifiuti pericolosi, speciali, ovvero, rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi[…];

b) i titolari di imprese ed i responsabili di enti che abbandonano, scaricano o depositano sul suolo o nel sottosuolo in modo incontrollato e presso siti non autorizzati o incendiano i rifiuti, […] sono puniti con la reclusione da tre mesi a quattro anni, se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la reclusione da sei mesi a cinque anni se si tratta di rifiuti pericolosi [...]

Il regime sanzionatorio esiste, perché non applicarlo mediante una serie di controlli continui, almeno in questa zona (viale Sant’Isidoro) preferita da anni per scaricare rifiuti?

L’Ass.ne BAGHERING è conscia, oggi come allora, che attualmente le priorità sono altre; ma, data la dimensione e gravità del fenomeno (si tenga conto che di zone periferiche simili … ahimè … a viale Sant’Isidoro ve ne sono tante), continuiamo a temere che il degrado delle zone periferiche di Bagheria possa ancora rimanere uno dei nodi irrisolti della gestione rifiuti sul territorio comunale.

L’inciviltà di pochi arreca danni a tutti noi bagheresi e, nonostante i tanti articoli che la stampa locale bagherese ha sempre con grande senso di responsabilità e cortesia pubblicato nel corso di questi anni, la comunicazione fatta al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6 nel 2010 e, infine, l’esposto-denuncia al N.O.E. dei Carabinieri del 2010, l’Ass.ne BAGHERING si ritrova dopo più di 2 anni a esternare tutta la sua amarezza per un degrado frutto dell’inciviltà di alcun individui, aggravato dalla totale assenza di vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni competenti. 

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Ass.ne BAGHERING 

www.facebook.com/baghering

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Chi l'ha visto: Qualcuno sa dire che fine hanno fatto le compostiere che dovevano essere date ai cittadini?

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Agenzia regionale rifiuti e acque Sicilia Comunicato stampa del 12 Maggio 2008

RIFIUTI: FINANZIATO PROGETTO DI COMPOSTAGGIO DOMESTICO PER L’ATO PALERMO 4 (Coinres)

PALERMO – L’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque (ARRA) ha finanziato la fornitura di 1500 compostiere domestiche destinate agli utenti dell’Ato PA4 per una somma di oltre 271 mila
euro. Il progetto finanziato rientra nel programma di incentivazione al compostaggio domestico della frazione umida, che va nella direzione della politica di riduzione della produzione dei rifiuti e di conseguenza del contenimento dei costi di smaltimento. 

Ai beneficiari, oltre alle compostiere, verranno consegnati una bio pattumiera, un kit di avviamento, e un kit di compost vivo.

Poiché il sistema di compostaggio domestico è finalizzato alla produzione di sostanze fertilizzanti, il progetto finanziato dall’Arra è rivolto agli utenti che dispongano di un giardino, dove allocare la compostiera e dove utilizzare il prodotto finale. 

Nel dettaglio il provvedimento prevede la fornitura di 1500 compostiere destinate alla società Coinres Ato PA4, cura la gestione integrata dei rifiuti nei comuni di: Alia, Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Ciminna, Ficarazzi, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Roccapalumba, Santa Flavia, Ventimiglia di Sicilia,Vicari, Villabate, Villafrati.

L’Ufficio Stampa dell'ARRA

Nessuno sa che fine hanno fatto le compostiere, la cosa certa è che sono costate 271.000,00 euro.
 

Vincenzo Costa
Dirigente Regionale Adoc

 

Inquietante incursione nella notte tra sabato e domenica nei locali del Comune di Bagheria di corso Umberto. Ignoti durante la notte sono penetrati all'interno dell'edificio, probabilmente scavalcando prima il cancello retrostante di vicolo San Pietro, e scalando successivamente il muro esterno attraverso delle tubazioni di aerazione e introducendosi poi  all'interno, dopo avere infranto i vetri di una finestra del primo piano accessibile solo dalla villetta.

Ad accorgersi del furto intorno alle ore 11.30 di oggi domenica 22 gennaio, è stato casualmente  un addetto delle pulizie Bartolo Di Salvo,  che ha subito informato il consigliere comunale Pietro Pagano che si trovava nelle immediate vicinanze.

I locali del Comune erano stati aperti solo per una coincidenza, per consentire cioè agli standisti del mercato del contadino di utilizzare una presa di corrente che si trova all'interno dell'edificio comunale.

L'addetto era entrato dal cancello, regolarmente chiuso, su corso Umberto che immette nelle villetta Ugdulena, ma si era subito accorti che la porta che immette nei locali comunali era invece aperta, e c'erano dei fogli di carta abbandonati per terra.

Si è subito insospettito ed assieme a Pagano e ad un vigile  hanno effettuato una ricognizione: già un paio di notti fa ignoti erano penetrati in due sere consecutive, prima nei locali di corso Umberto e la sera successiva in quelli di via Mattarella, per l'ormai abituale saccheggio delle macchine distributrici di caffè e bibite.

Ma arrivati al secondo piano hanno notato qualcosa che non andava: la porta che immette negli uffici della sezione urbanistica era stata forzata, ma "scassata"   era anche la serratura della porta dell'ufficio dell'ingenere Vincenzo Aiello.

A questo punto i vigili hanno chiamato immediatamente i carabinieri e subito dopo hanno informato il sindaco Vincenzo Lo Meo, a Palermo per il congresso dell'U.D.C. e l'ing. Aiello, che è stato tra i primi ad accorrere.

Da una prima sommaria ricognizione sono risultati mancanti almeno cinque  computer degli uffici e cioè oltre a quello dell'ing. Aiello, anche quello dell'arch. Maria Piazza e dell'arch. Giovanbattista Giammanco, della dr.ssa Eliana Corrao e di un'altra dipendente, Anna Gesù, tutti collaboratori comunque dell'ing. Aiello, responsabile dell'urbanistica e dell'edilizia privata.

Nel frattempo sono arrivati i carabinieri: certamente verrà chiamata la scientifica perchè non si tratta del solito furto di merendine, ma di un furto certamente eseguito su commisssione.

I "ladri" sapevano bene cosa cercare: evidentemente in quei computer cercano o di trovare o di cancellare tracce. Staremo a vedere.

Intanto l'ingegnere Aiello e i tecnici della sezione stanno continuando a verificare se oltre ai computer siano stati asportate pratiche o documenti, come sembrerebbe dai fogli abbandonati per terra.

Le vicende urbanistiche, così comè avvenuto a Bagheria negli ultimi cinquanta anni continuano ad essere, proprio in questi giorni, al centro di animate discusssione e polemiche tra i partiti di maggioranza.

Chi ha interesse a conoscere o manipolare i dati di questi computer? è questa la domanda cui dovranno dare risposta le indagini che saranno avviate.

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