E' durato solo poche ore il giallo sulla morte di Maurizio Ribaudo, l'operaio edile ventinovenne di Marineo, che ieri pomeriggio si è suicidato lanciandosi dal viadotto sull' Eleuterio sull'autostrada Palermo-Catania nei pressi di Bagheria, e il cui cadavere è stato ritrovato sempre ieri da un agricoltore nel fondovalle sottostante.
I poliziotti del commissariato di Bagheria, coordinati dal dirigente Luca Salvemini, sono venuti velocemente a capo di una vicenda che inizialmente presentava dei lati oscuri, come il fatto che il giovane indossasse il giubotto d'emergenza e che a sua auto una Opel corsa fosse stata ritrovata sulla corsia di emergeza del viadotto, con il cofano spalancato. Gli investigatori hanno lavorato quindi sulla doppia ipotesi dell'omicidio da parte di un pirata della strada e del suicidio.
La prima ipotesi è stata scartata dopo l'analisi del corpo dell'operaio, rinvenuto 40 metri più in basso nel fondo sottostante il ponte Eleuterio, che non presentava segni di violenza o traumi non strettamente riconducibili alla caduta.
Si è dunque accreditata sempre più l'ipotesi del suicidio supportata dal parere del medico legale, dal ritrovamento di una bottiglia di limoncello vuota all'interno della macchina, e dalle parole dei parenti che hanno raccontato agli investigatori di una persona che negli ultimi tempi era apparso ai familiari come "strano".
Operaio giù dal viadotto Eleuterio, è stato un suicidio
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