Valentina Pellitteri è una ragazza siciliana (di Caltagirone, anche se da anni vive a Bologna) di 27 anni, che in questi giorni ha iniziato le riprese per il suo progetto documentario sui sentimenti dei giovani in Sicilia in questo periodo di doppie votazioni.
Una sorta di “diario di bordo”, lo ha definito lei, un prodotto artistico dalle venature poetiche, lontano dal linguaggio giornalistico e molto vicino alla variopinta coralità dei giovani elettori siciliani.
Ho riflettuto sul valore della consapevolezza dell’errore e della responsabilità, mentre elaboravo il desiderio di questo progetto documentario – ci ha raccontato. La consapevolezza è legata solo al tempo e alla somma di esperienza? Il desiderio di ostacolare il potere della mafia è meno forte del desiderio di potere stesso? La sopravvivenza quanto ostacola le idee? La democrazia quanto è ostacolata nella messa in pratica dall’opportunismo in una situazione di difficoltà e sopravvivenza collettiva? Sono tanti gli interrogativi ai quali proverà a dare una risposta attraverso questa panoramica sulle emozioni contemporanee, un video che racconterà con le sue immagini e le sue tante voci gli umori di oggi.
Le contraddizione del caso, la vitalità ideologica sul dramma della rassegnazione “ideologica” (di chi vota né la persona né il partito ma solo chi promette qualcosa...), la tirannia subdola della mafia che immette il sentimento automatico della paura e del rischio della scelta libera.
Il progetto vuol dare un volto ai sentimenti di chi lotta per un giusto fine tra la speranza di sdradicare il male o provare a farlo, per quel che si può con le proprie umili forze, e ancora le alleanze, i sentimenti di chi giudica “imprudenti kamikaze” due donne come la Borsellino e la Finocchiaro; poi la “soluzione Grillo” (lista Sonia Alfano) ed i vari tentativi di rinnovamento.
Valentina non vede nessun fine antropologico e nessuna dietrologia nel suo lavoro, nessuna voglia di “smascherare” ma soltanto il desiderio di raccontare, laddove verranno inserite immagini prese dalla strada, dalle piazze, stralci da chiacchierate informali coi giovani di sinistra, di centro e di destra che incontrerà e che daranno il loro contributo alla realizzazione del progetto.
Infine le testimonianze: giovani imprenditori coraggiosi tra finanziamenti europei e associazioni, siciliani che si sono occupati della bonifica di spazi espropriati alla mafia per creare attività culturali, inserimento e integrazione degli extracomunitari, ex carcerati, le attività ecologiche e l’agricoltura biodinamica, fonti rinnovabili, etc…
Avendo dei limiti temporali evidenti non ci sarà l’opportunità di effettuare alcun sopralluogo, né alcun tipo di intervista preliminare ai protagonisti scelti e ai contesti di riferimento. Pregio del lavoro sarà proprio l’istantaneità, ed è per questo che l’autrice girerà con una troupe super leggera, soltanto un operatore con esperienza e adeguata autonomia di regia.
Tutto si baserà sullo script e su alcuni suggerimenti di lettura (scritti di Leonardo Sciascia, interviste ai candidati presidenti regionali e nazionali, riflessioni e appunti raccolti in questo diario di bordo); per il resto ogni contributo video sarà libero, indirizzato da una voice off in alcuni momenti topici del discorso, per centrare il senso personale di alcune nozioni e il vissuto intimo rispetto il momento storico attuale.
Il progetto si riferisce a tutta la Sicilia, cercando di comprendere contributi più eterogenei possibili e provenienti dalla maggior parte delle province. In linea di massima tutti (eccetto quelli intervistati a caso in ambienti pubblici) saranno seguiti nel loro ambiente familiare, nella loro “Sicilia quotidiana”.
Questa settimana Valentina farà tappa anche a Bagheria, per un confronto sul nostro territorio con le parti più vitali del nostro elettorato giovane.
A lei và il nostro in bocc’al lupo, per il coraggio e l’intelligenza della sua idea.
Nella foto in alto, Valentina Pellitteri, autrice e regista del documentario.