M.P.A.: le nostre priorità alla Provincia

M.P.A.: le nostre priorità alla Provincia

Politica
Typography

Si è svolto nei giorni scorsi, presso i locali del Circolo MPA “Bagheria”, l’incontro con il neoconsigliere provinciale Giovanni Salerno, eletto in lista MPA nel collegio di Bagheria.

Intanto, aderenti e gruppo di coordinamento del Movimento per l’Autonomia, esprimono grande soddisfazione per l’incontro, rammaricandosi soltanto della mancata presenza del consigliere comunale Giuseppe Barone (unico eletto nella lista MPA al consiglio comunale di Bagheria), il quale aveva già fatto sapere di non essere intenzionato a partecipare.

Il coordinamento pro-tempore (Balistreri, Giammanco, Albanese) ha sottoposto all’attenzione di Salerno alcune delle più cogenti priorità legate al territorio, interventi per i quali l’appoggio del consigliere provinciale potrebbe risultare determinante. Si tratta di:

1- La definizione del Piano Territoriale di Coordinamento e Paesistico, teso a rimuovere quei problemi che impediscono un adeguato sviluppo urbanistico della città.
2 - La realizzazione del nuovo svincolo autostradale a servizio dei comuni di Bagheria e S. Flavia, del porto di Aspra e di S.Flavia; un sistema di trasporto pubblico metropolitano.
3 - La consegna del nuovo Liceo Scientifico, l’avvio dei lavori per l’ampliamento del Liceo Scaduto, per configurare un polo di servizi formativi di rilevanza metropolitana.
4 - La realizzazione della “Casa della Salute” e di presidi sanitari che assicurino le condizioni ottimali per garantire il diritto alla salute.

Giovanni Salerno, raccogliendo le istanze propositive indicate dall’assemblea e impegnandosi per un’azione politica alla Provincia per la loro attuazione, ha evidenziato inoltre la necessità, di coinvolgere, alla ripresa dei lavori, attraverso una riunione allargata ai deputati regionali ed agli assessori provinciali, tutte le componenti del Movimento presenti nel territorio, data l’importanza della presenza organizzata dell’MPA in un grande centro come Bagheria.

Michele Balistreri è fermamente convinto che la presenza del consigliere Salerno testimoni l’essenza politica del MPA, un partito in cui si evidenzia l’”etica della responsabilità” degli eletti nei confronti della base del Movimento, in linea con la volontà e le direttive del suo fondatore e leader, Raffaele Lombardo.
Un modello di organizzazione contrapposto, dunque, ai partiti di plastica ed elitari, di regola gestiti e rappresentati, esclusivamente, da quanti ricoprono cariche istituzionali.

Maurizio Giammanco ha sottolineato, invece, la necessità che il Movimento si doti di norme statutarie per la regolamentazione dei rapporti tra gli iscritti: così sarà possibile conferire certezza all’azione politica svolta ed esprimere al meglio le potenzialità di crescita del Partito.

Il componente del coordinamento Francesco Albanese, già candidato alle elezioni comunali del 2006, sposta l’accento su un’altra questione “la base del partito”, afferma, “auspica un incontro con il consigliere Barone e con quanti all’interno del Consesso consiliare riterranno di aderire al MPA. L’obiettivo è avviare una proficua sinergia tra gli aderenti, gli iscritti ed i simpatizzanti del Movimento ed i rappresentanti istituzionali in Consiglio Comunale, e fornire, inoltre, un utile contributo in termini di idee, proposizioni, progettualità ai fini di una più efficace azione politica in sede consiliare”.

In occasione della suddetta assemblea, si è anche stabilito che una posizione difforme nei confronti dell’ amministrazione Sciortino - allorquando il Movimento per l’Autonomia in linea con la strategia politica regionale decise di contrapporre un candidato all’attuale sindaco - e che preveda, quindi, un sostegno alla sua azione politica, potrà essere sancita soltanto da organismi direttivi di partito espressi e legittimati da una fase congressuale.

La riunione si è sciolta con il mandato al coordinamento di riformulare un altro invito al consigliere Barone, in modo da realizzare, dopo la pausa estiva, degli incontri tematici, attraverso il coinvolgimento di tutte le figure istituzionali del partito (assessori provinciali, deputati e assessori regionali), così come auspicato dal consigliere Salerno.