Lettera-sfogo di Salvatore Ferrara

Lettera-sfogo di Salvatore Ferrara

Politica
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Gentile direttore,

come lei saprà, da ben 25 anni faccio politica, sempre vicino all’area di Andrea Zangara mettendoci sempre la faccia e credendo in certi valori, quali l’impegno personale e la lealtà politica.


Ne ho visto passare di acqua sotto i ponti ma in quest’ultimo periodo sono disgustato di quello che credevo un partito che, a mio avviso, non c’è, insomma che a tutt’oggi non esiste.
Il Partito Democratico è un partito ancora senza regole, dove ognuno di fatto può fare quello che vuole: in questo periodo c’è solo la rincorsa a chi fa più tessere, senza che dietro ci sia un progetto politico.

Non sappiamo dove potrà farci arrivare questa amministrazione di quà al 2011; dopo l’ingresso in giunta dell’ U.D.C. siamo diventati una forza marginale con deleghe assessoriali di scarsa entità e peso.
Credo che per tutto questo dobbiamo “ringraziare” il segretario provinciale Leonardo Passarello che ha consentito che questo accordo si realizzasse; siamo con un segretario provinciale “scomparso”, che non è stato in grado di fare rispettare né regole né accordi, né impegni politici.

Per tutti il caso di Giovanni Di Bernardo (in atto consigliere comunale del P.D. n.d.r.), che dopo avere fatto l’assessore rimane a fare il consigliere per grazia ricevuta, quando ben diversi erano gli accordi politici raggiunti e da tutti condivisi.

Ma non solo: abbiamo anche gente con incarichi politici che nelle passate elezioni provinciali ha fatto la campagna elettorale per il centrodestra.

Potrei stare qui per ore ad elencare tutto quello che non va, ma concludo dicendo da persona coerente, (come è ed è stato il mio faro politico Andrea Zangara, a cui va la mia stima all’uomo prima ancora che al politico), che se all’interno di questo partito continueranno a gravitare persone come quelle già elencate, io non ne potrò fare più parte.

Salvatore Ferrara


Abbiamo riflettuto molto prima di pubblicare questa lettera, per il fatto che contiene un riferimento personale estremamente esplicito, che potrebbe far pensare ad uno sfogo, dovuto, come si dice chiaramente, ad un accordo non rispettato, di cui Salvatore Ferrara, oggi primo dei non eletti nella lista del P.D., sarebbe stato la vittima.

Però pensiamo che la crisi e le difficoltà che investono il Partito Democratico, la sua ormai cronica incapacità, che a Bagheria si avverte maggiormente, di fare politica; la scarsa presenza degli organi dirigenti, l’afasia che dura ormai da troppo tempo, argomenti che nella lettera vengono richiamati, richiedano un chiarimento e un approfondimento, che la pubblicazione della lettera può stimolare in chi ricopre in questo partito ruoli di responsabilità.


Redazione Bnews