Il territorio su cui sorgono ora gli abitati di Bagheria, S.Flavia e Casteldaccia era fino al secolo scorso campagna della città di Palermo.
Storia locale documenti
Uno sguardo sulle memorie bagheresi della Maraini
Girando lo sguardo verso il mare, noto con sollievo che gli ulivi sono ancora lì, in massa, e hanno sempre lo stesso colore cereo, argentato.
Fra gli ulivi, in basso a destra, la villa Spedalotto, con le sue colonne leggere, il suo cortile, il suo cortile assolato e sempre vuoto, il suo cancello chiuso.
Bagheria nel giornalismo parte III, l'Eco, la Nave, l'Era Nuova
Ormai i caratteri dei giovani s’erano andati plasmando e non si contentavano più dei foglietti litografati e senza uno scopo determinato.
Bagheria nel giornalismo: "l'Alba Soluntina"
Una pagina non indifferente nella vita bagherese merita il giornalismo.
E’ con commozione che io ho riletto pochi giorni addietro un foglio strappato alle ingiurie del tempo e che costituì il nostro primo tentativo di sottoporre Bagheria alla voce cosciente del cosiddetto “quarto potere”.
Carlo Levi, "Le parole sono pietre"
Da bambino mi mangiavo i ricci interi, con la scorza e le spine e il guscio, tanta era la fame: perché la nostra bocca è un mulino;
"U capurali" - Bagheria nel giornalismo Parte II
Un giorno d’estate c’era stata una pubblica riunione al Municipio, con l’intervento del senatore Tasca Lanza ed il suo attachè Sasà Bosco, a proposito di una questione agrumaria.
Eravamo in molti e scendendo dal Municipio ci raggruppammo sotto la tenda ospitale di Fanuzzu:
Giuseppe Scordato "il Briarèo della rivoluzione del '48"
Il 15 gennaio Giuseppe Scordato, con la sua eroica squadra che comanda, si reca a Toledo, ora Corso V.E., e pianta un cannone al fianco di piazza Bologni, da dove comincia a far provare le palle al Palazzo Reale.