Brevi

Queste mie due note sulla vicenda della intitolazione dello stadio a Pasquale Alfano, mi sembrano anche troppe tenuto conto del polverone che la vicenda sta suscitando.
La posizione mia e del movimento “Per risvegliare Bagheria” è stata chiara e trasparente fin dall’inizio del suo svolgimento.
La mia assenza al momento del voto, ha voluto semplicemente evidenziare la non opportunità al momento di una iniziativa su questo campo.
Lo abbiamo sottolineato con il nostro comportamento di sostanziale indifferenza e non partecipazione alle operazioni di voto.
Tutto ciò perché lo sport ed il calcio in particolare, non hanno la giusta attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Malgrado gli sforzi encomiabili sul piano agonistico dell’attuale A.S. Città di Bagheria Calcio.
A tal proposito valga per tutti lo stato di degrado fisico in cui versa lo stadio comunale.
Per questa semplice e indiscutibile costatazione riteniamo che non era opportuno quanto avvenuto in consiglio comunale, quantunque si discutesse di un nostro concittadino già Presidente della squadra del Bagheria calcio nonché Cavaliere del lavoro.

Ci sono, purtroppo, azioni le cui conseguenze possono risultare fatali, nel senso che un possibile “recupero” non già dell’immagine, che è già tanto, ma della credibilità circa un reale impegno di legalità, di contrasto e di superamento della cultura mafiosa, impegnerà tempo, tempo, tempo e ancora tempo e serio impegno; tanto è il danno fatto ai livelli che “contano”, compreso e soprattutto quello economico.

Bagheria è stata scaraventata gravissimamente ‘indietro’, molto indietro.

Ritengo come cittadino e per quanto rilevato dal convincimento del concittadino medio, dispiace profondamente dirlo, che l’intera amministrazione, senza dire più nulla perché si può continuare a far male a questo Popolo bagherese, dovrebbe rassegnare formali dimissioni, soprattutto per e con una chiara presa di posizione dei Partiti, affinché la Politica, quella che deve Governare, recuperi la credibilità già persa.
Purtroppo, gli incidenti più gravi il più delle volte scaturiscono da non soppesate ed erroneamente presunte ‘banalità o distrazioni’ per tutto quello che esse in realtà possono sottendere

E’ davvero sconcertante la schizofrenia con cui hanno agito molti partiti politici a Bagheria nelle ultime vicende riguardanti l’intitolazione dello stadio comunale alla memoria di Pasquale Alfano.

Prima, all’unanimità (anche se all’appello mancavano alcuni gruppi consiliari), si è votato un atto d’indirizzo in un senso, poi i segretari cittadini degli stessi consiglieri favorevoli alla proposta dei consiglieri Aiello, Cangialosi, Prestigiacomo (Popolo della Libertà), hanno cominciato a diffondere una serie di comunicati in cui prendevano le distanze dal voto espresso in aula dai propri consiglieri.

Delle due l’una: o certi consiglieri comunali votano provvedimenti in nome dei cittadini senza conoscerne il contenuto, oppure per evitare le bordate polemiche e l’ennesima esposizione mediatica per le “cose di mafia” a Bagheria – ipocritamente – rinnegano la propria iniziale posizione.

Nel primo come nel secondo caso ci troviamo di fronte a rappresentanti del popolo che non assolvono al compito a cui sono stati chiamati, sia che si tratti di ignoranza e scarsa dedizione al ruolo istituzionale, sia che si tratti di opportunismo di facciata.

Di contro – ed appare come amara consolazione – il Centro Antiracket del comprensorio bagherese rimane uno dei pochi baluardi di chiarezza in questa conturbata vicenda: la proposta “alternativa” di intitolare lo stadio comunale a Ninni Cassarà, autentico servitore dello Stato, ci trova pertanto non solo favorevoli, ma anche ben disposti ad impegnarci convintamente affinché questa proposta venga accolta con favore dall' Amministrazione Comunale, nel solco del suo impegno per la legalità.



Gianfranco Scavuzzo

Coordinatore Cittadino - Partito Socialista, Bagheria
Resp. Organizzativo, Fed. Provinciale Partito Socialista - Palermo

Il Bagheria vince due a zero la gara di andata della semifinale di Coppa Italia e pone una seria ipoteca sulla finale.
I bagheresi hanno meritato seppure in formazione rimaneggiata per le contemporanee assenze degli squalificati Flamia e Restivo e dell’infortunato Aiello.
Il Bagheria ha dominato la gara andando già nel primo tempo vicino alla marcatura.

Al 17’ e al 39’ Parisi impegna seriamente il portiere ospite. Nella ripresa al 50’ Cortese su punizione tira alto l’unica conclusione di marca ospite. Al 51’ il tiro di Vabres viene deviato in angolo. Al 54’ un tiro cross di Parisi chiama al salvataggio in angolo Amella. Mentre al 63’ il tiro di Corona di testa va fuori. All’83’ Prestano su assist di Vabres sfodera un preciso diagonale su cui nulla può il portiere ospite. All’89 il raddoppio con Bonanno che incorna dalla corta distanza una punizione di Marino.

Città di Bagheria 2
Akragas 0

Città di Bagheria: Traina, Martino, Bonanno, Graffagnino,Cannizzaro ; Centineo, Parisi, Pizzitola, Corona (64’ Marino),Vabres, Prestano. All. Bellomo

Akragas: Amella, Neri, Noto, Arena,, Manganello, Mozzarella (20’ Messina), Asero (86’ Agozzino), Benedettino Cortese, Cinquemani (53’ Cancella) Gulino All. Catalano

Arbitro: La Vaccara di Acireale. Ass. Ruggirello e Messina di Trapani.

Reti: 83’ Prestano; 89’ Bonanno.
Note: spettatori 250 circa con buona rappresentanza ospite.

Giorno 9 c.m. l’IPF-ISTITUTO PER LA FAMIGLIA ONLUS - da anni presente a livello nazionale come associazione di volontariato e di protezione civile, nato per investire sulla persona e sulle risorse umane, per far fronte alle problematiche sociali, spinto anche dalla buona riuscita del pranzo del 27 dicembre scorso tenutosi a Santa Flavia, ha voluto replicare l’iniziativa presso i locali dell’ A.E.R.E. onlus, organizzando un pranzo a favore di 100 persone che non possiedono le risorse per farlo. In occasione di tale evento, l’Amministrazione comunale di Palermo, ha deciso di collaborare attivamente offrendo il catering per i partecipanti.

I consiglieri comunali del Pd di Bagheria, in merito all’approvazione in Consiglio Comunale della mozione per l’intitolazione dello Stadio Comunale di Bagheria a Pasquale Alfano dichiarano che il voto favorevole è stato un errore scaturito da:

- Dalla sola valutazione dell’atto nel quale il signor Alfano Pasquale, deceduto parecchi anni fa, è stato presentato come ex presidente della squadra Bagheria calcio, imprenditore che ha dato lavoro a più di 500 persone presso la propria azienda e Cavaliere del Lavoro su proposta dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri in data 02.06.1971.

-Dalla non conoscenza della storia familiare dello stesso.

I consiglieri del Pd hanno sempre espresso la propria posizione a favore della Legalità e della Lotta alla mafia sottoscrivendo e votando atti importanti che questa Amministrazione ha nel suo programma di governo.

I consiglieri comunali del PD

Inedito e (forse) occasionale incontro stasera a Bagheria tra Beppe Lumia e Biagio Sciortino presso la Chiesa di S.Giovanni Bosco.
In realtà pare che Lumia fosse venuto a Bagheria per incontrrare Padre Francesco Michele Stabile per manifestare il proprio apprezzamento per la nota dei presbiteri bagheresi contro la mafia, e abbia colto l'opportunità di parlare con il sindaco della vicenda che ha scosso l'opinione pubblica in questi giorni, vale a dire l'intitolazione ad Alfano dello stadio comunale.

Presenti all'incontro che è stata una vera e propria riunione, anche se molto informale, Gianni Granata a.d. di Metropoli est e Pippo Cipriani, presidente del Centro Antiracket e antiusura.

Lumia avrebbe manifestato la propria amarezza e il prorpio disappunto sulla vicenda, ed ha comunque condiviso e apprezzato l'intervista di Sciortino al TG3 e il comunicato dell'amministrazione.
Dall'incontro è emersa una seria preoccupazione per l'immagine negativa che viene percepita al di fuori di Bagheria della nostra classe dirigente e politica, e della ricadute negative sulla stabilità dell'amministrazione.

Nella foto: B.SCiortino, B.Lumia e G.Granata a conclusione dell'incontro

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