Aperta una indagine sui colloqui riservati tra detenuti al 41 bis e uomini dei servizi segreti

Aperta una indagine sui colloqui riservati tra detenuti al 41 bis e uomini dei servizi segreti

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L'indiscrezione diffusa ieri in un articolo di Salvo Palazzolo su la Repubblica, e cioè che Scarpinato indagava su contatti recenti tra 007 e il pentito Sergio Flamia, viene confermata oggi dal Giornale di Sicilia in un articolo di Sandra Figliuolo.

Scrive la giornalista del quotidiano palermitano che gli organi giudiziari inquirenti avrebbero acquisito agli atti un documento, altrimenti definito 'protocollo farfalla', un accordo riservatissimo tra il DAP, Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria e i servizi segreti, che prevederebbe la possibilità che uomini dei servizi potessero entrare in contatto con condannati al 41 bis, e questo senza informare l'autorità giudiziaria.

All'epoca capo del DAP era il procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, mentre il generale Mario Mori era a capo del Sisde.

Alcuni sostituti della procura palermitana, e tra questi Nino Di Matteo, starebbero cercando di risalire ai sottoscrittori del protocollo, che però nel 2007 era stato modificato con passaggi limitativi e cioè che i colloqui dovevano essere comunque autorizzati dalla Presidenza del consiglio. 

Ma pare che questa limitazione sia stata in diverse occasioni disattesa.

E nel mirino non ci sarebbero solo i contatti tra gli 007 e Sergio Flamia, ma anche quelle relative ad altri detenuti condannati al 41 bis , tra cui Alberto Lorusso, compagno di Riina nell'ora d'aria in cui l'ex capomafia racconta la sua versione dei fatti.