Spigolando... di tutto un pò - fra le righe della città I

Spigolando... di tutto un pò - fra le righe della città I

attualita
Typography



O tempora o mores!


O tempora o mores, caro ministro! disse il giornalista, rivolgendosi all’allora ministro socialdemocratico dei Lavori Pubblici

(si era sul finire degli anni ’80, e anche sul finire del P.S.D.I. di quei tempi): "ed io scelgo le mores", rispose il ministro di rimando, serio e senza alcuna vena ironica.


Ci è tornato alla mente questo gustoso episodio (accaduto veramente), quando abbiamo letto il commento del nostro lettore Iustinianus dal titolo appunto “O tempora o mores”, di cui tutti ovviamente intendiamo il senso.
Ma l’acqua è passata inutilmente sotto i ponti per i politici di casa nostra, che adesso sono, se fosse possibile, anche molto più ignoranti di prima; ed è una ignoranza trasversale che va da destra a sinistra passando per il centro.
Ce lo hanno dimostrato qualche tempo fa “Le Iene”, nella loro simpatica trasmissione.
Per cui abbiamo visto deputati e senatori collocare la rivoluzione francese “intorno al XIV secolo” e la scoperta dell’America “verso il 1800”.
Ma la risposta più incredibile l’ha data un politico che alla domanda “Cos’è Abu Graib?” non si è perso d’animo e con una faccia seria e compunta ha risposto: “E’ un movimento filosofico dell’Estremo Oriente”.
O tempora o mores o ignorantia! Per espiare la giusta pena forse lo si dovrebbe portare ad Abu Graib.


Co.In.R.E.S., chi era costui?


L’altra sera, nel solito lancio dei sacchetti della spazzatura dentro il cassonetto siamo stati attratti da una scritta su un lato appunto del cassonetto: Co.In.R.E.S., e per esteso il significato dell’acronimo: Consorzio Intercomunale Rifiuti, Energia e Servizi. Un brivido ci è corso lungo la schiena; e se occupandosi solo di rifiuti ci hanno fatto quel po’ po’ di “buchi” che sappiamo, cosa sarebbe successo se avessero realizzato per intero la loro “mission”?





Scusi, l’autostrada?


Questa ce l’ha fatto notare un medico, nostro amico: segui l’indicazione Autostrada, che c’è a Palazzo Butera, ci dice, e vedi dove ti porta:ti perdi nelle strade del quartiere. Credo che proprio questa sia in effetti la domanda che più di frequente ci sentiamo rivolgere dagli automobilisti di passaggio: "Mi scusi dov’è l’Autostrada"?

Un problema piccolo per noi residenti, che all’autostrada ci sapremmo arrivare da dieci punti diversi, ma grosso per chi si trova di passaggio da noi.
Miglioriamo questa nostra segnaletica così malridotta.
Anche questa è civiltà e cultura dell’accoglienza.


We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.