La foto che riportiamo e che mostra quale sia la situazione dell'Ufficio amministrativo del cimitero di Bagheria si presta a due chiavi di lettura: intanto diciamo subito che sono ben 36 le casse stipate dentro le stanze che fungono da 'luogo di deposito', ed alcune sono là dai primi di maggio, in attesa della tumulazione.
Le due interpretazioni.
Questa è la prova che il meccanismo disinvolto e truffaldino di estumulazioni e assegnazione dei loculi segna il passo, e paradossalmente può essere letto come un sintomo di ritorno della legalità al cimitero di Bagheria, favorita anche dalla elezione a sindaco di Patrizio Cinque, che su queste questioni ha detto le parole più chiare.
In secondo luogo, segnalano quella che è un eufemismo definire 'emergenza' perchè qua siamo ben oltre l'emergenza, che può diventare col caldo che incombe anche un serio problema sanitario.
Allora il sindaco e gli amministratori debbono fare qualcosa, e subito.
La foto che mostriamo legittima qualunque deroga a tempi, norme e regolamenti: il sindaco assuma provvedimenti straordinari senza alcun timore che qualcuno possa andare a fargli le pulci domani per le decisioni che assumerà.
Subito, immediatamente, con fondi straordinari, con procedure straordinarie, con tecnologie anche straordinarie ( pare che esista la possibilità di realizzare in poco tempo dei loculi prefabbricati), si dia una risposta innanzitutto ai familiari di quei 36 defunti che aspettano da settimane una degna sepoltura per i loro cari e poi all'esigenza di normalità dei bagheresi.
La fotonotizia: cimitero al collasso
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