Il mare tutto è di tutti...non solo quello di Solanto - di Simona Balistreri

Il mare tutto è di tutti...non solo quello di Solanto - di Simona Balistreri

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Gentile Redazione di Bagherianews, in risposta alla lettera "Giu le mani da Solanto" pubblicata sul vostro sito web il 29 Luglio 2014, vorrei avere la possibilità di dire la mia.

Sono genitore di un bambino che frequenta il circolo a Solanto. Prima di prendere la decisione di iscrivere il mio piccolo ad un campus estivo ho potuto verificare personalmente la gestione del circolo e le condizioni ambientali nelle quali si svolgono le varie attività in relazione anche ad altri lidi presenti in zona.

Il "circolo nautico Solanto" non è un semplice lido balneare ma una vera e propria scuola sportiva perchè istruisce e allena bambini e ragazzi alla pratica di sport nautici.
Per la pratica di attività come la vela, il canottaggio, lo sci nautico, il windsurf  è necessario un corridoio di lancio interdetto alla balneazione, dove far transitare anche un gommone necessario all'assistenza in acqua. Normalmente, un corridoio di lancio ha una larghezza di 20 metri, comunque non dovrebbe essere inferiore a 10 metri. Quello del circolo non arriva a 10 metri. Il rumore prodotto dal fuoribordo del gommone che transita nel corridoio di lancio non è assolutamente assordante, non scarica in acqua carburante, non c'è assolutamente puzza di benzina.

Per garantire la tranquillità dei bagnanti e di quanti amano ascoltare il suono del mare, a Solanto non c'è musica, non ci solo megafoni o altoparlanti, non c'è animazione, non c'è "gioco aperitivo", "danza kuduro" o "pulcino pio". Non ci sono danze caraibiche in acqua, risvegli muscolari o altro.

altOgni mattina un centinaio di bambini sono impegnati in attività sane che nessun altro lido balneare, nessun altro campus estivo, nessun asilo privato offre nell'intera provincia di Palermo. Da questo punto di vista il circolo può essere considerato una avanguardia sportiva unica nel suo genere che ha prodotto ottimi risultati in campo agonistico. Il circolo è accessibile a tutti dietro pagamento di una quota associativa in linea con i prezzi degli altri lidi balneari.

Per quanto riguarda le dimensioni, i lidi hanno una lunghezza di fronte mare rispettivamente di 200 metri "Navicella", 85 metri "Fondachello", 150 metri "Porto di Spagna" e 80 metri "Lido del Carabiniere". Il circolo di Solanto ha solo 20 metri di fronte a mare, non "rosicchia spiaggia" perchè di fatto la spiaggia è quasi inesistente. Sulla piccola spiaggia sono stati piazzati dei comunissimi lettini in plastica bianca uguali a quelli presenti in altri lidi che non deturpano in nessun modo il paesaggio perchè sono solamente elementi di arredo libero.

A Solanto non è mai stato versato cemento, non è mai stato cambiato lo stato dei luoghi, e quei pochi elementi necessari alla fruizione del circolo sono assolutamente reversibili. Vi garantisco che, tolti gli arredi, tutto è identico a trenta anni fa.
L'accesso pubblico avviene attraverso un cancello privato sempre aperto sulla statale, e un piccolo cancellato privato, anch'esso sempre aperto, a pochi metri dalla piccola spiaggia.

Mi è molto dispiaciuto leggere commenti furiosi di alcuni utenti Facebook che hanno gettato fango, diffamato ed offeso chi negli anni ha avuto la forza di creare una scuola di sport nautici unica.
In risposta ai vari commenti alla lettera vorrei dire che il circolo non sta assolutamente devastando il litorale, non lo inquina in nessun modo, non c'è degrado e non si preclude l'accesso a nessuno. Non ci sono rifiuti ne in superficie e neanche sul fondale.
Detto questo, ben venga la battaglia di civiltà tanto auspicata dai vari commentatori del web.

Facciamola la battaglia ma facciamola bene!

Cominciamo dagli âltri lidi, i bruttissimi condomini, le terribili villette costruite sulla battigia che hanno veramente privatizzato l'intera costa istallando cancelli e cancelletti, riversando tonnellate di cemento sugli scogli per creare moli, discese e scivoli vari, modificando irriversibilmente lo stato dei luoghi. Facciamo una guerra ai privati che scaricano le acque fognarie direttamente a mare attraverso pozzi neri colabrodo. Facciamola ai tanti scarichi abusivi di fognatura e non solo...

E che dire dei liquami fognari che ogni giorno il comune di Santa Flavia scarica in mare dentro e fuori il porto di Porticello? Guardare per credere, Google Earth estremità diga di sopraflutto lato esterno del porto, la chiazza marrone è fogna!

altSanta Flavia, pregiata località balneare della costa tirrenica che scarica acque reflue senza nessun sistema di depurazione. Reti fognarie mancanti in paese o piuttosto affollate che invece di portare a smaltimento le acque reflue le scaricano direttamente in mare. Santa Flavia, condannata dalla Corte di giustizia europea per violazione delle norme UE sulla raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane! Nessuna battaglia di civiltà â per questa gravissima emergenza sanitaria? Meglio fare la guerra al circolo nautico di Soltanto per il gommone che appesta l'aria!

Facciamola la battaglia di civiltà anche nei confronti di chi degrada pesantemente il paesaggio costiero istallando capannoni, cementando irreversibilmente la battigia, montando pontili galleggianti e depositando gru e imbarcazioni da diporto e invasature sulla spiaggia, deturpando due tra i più incantevoli luoghi della provincia. Se due "derive" tenute in spiaggia degradano il paesaggio che dire dello scempio perpetrato a Santa Nicolicchia e a Sant'Elia? O forse Santa Nicolicchia e Sant'Elia non sono "angoli di paradiso"?

Facciamo una battaglia di civiltà verso chi abbandona i rifiuti nelle spiagge libere di Fondachello, Aciddara, Olivella, Sant'Elia e Kafara. Oppure quel mare non vi interessa?

Facciamo la battaglia di civiltà perchè il mare (tutto) è di tutti non solo quello di Solanto!

Simona Balistreri
 

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