La Cisl FP all'attacco: siamo alla paralisi

La Cisl FP all'attacco: siamo alla paralisi

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Con Pino Pagano, responsabile aziendale della CISL funzione pubblica, ci ritroviamo per fare il punto non solo sullo stato delle relazioni sindacali all’interno dell’Ente, ma più in generale sulle problematiche inerenti i dipendenti di vari settori dell’amministrazione.


D. Da dove cominciamo?

R. Dal fatto che siamo all’immobilità e alla paralisi: un esempio per tutti, questo mese non è stato liquidato il salario accessorio.
E le responsabilità non sono solo politiche, dovute quindi all’incertezza che domina il quadro politico locale, ma sono anche del settore (il primo n.d.r.) che segue le questioni del personale.

D. Allora procediamo con ordine ed enucleiamo i problemi.

R. Molto volentieri. Nell’ordine: le relazioni sindacali; la formazione; il fondo di incentivazione; il futuro del personale precario; oltre ad una serie di questioni che riguardano gruppi di dipendenti che svolgono particolari mansioni, per esempio operatori degli asili nido comunali.

D. Quale è lo stato delle relazioni sindacali?

R. Se dovessimo usare un aggettivo diremmo,”brutto”: l’amministrazione continua a prendere (o a non prendere) iniziative senza consultare i sindacati. La concertazione viene di fatto aggirata e svuotata.
A partire dall’istituto della mobilità, agli incarichi e alle consulenze, che vengono portati avanti così a casaccio, senza che vi sia alcuna consultazione e alcuna seria programmazione.

D. E la formazione?

R. Anche questa è una nota dolente; ironicamente scrivemmo in un comunicato di qualche giorno fa, che dopo avere formato i dirigenti sarebbe ora di cominciarsi ad occupare dei dipendenti, ma ancora aspettiamo.
La formazione, è il più grande e importante investimento che può fare una amministrazione, e me lo lasci dire, è ancora più importante di fare certe opere pubbliche.
Formare adeguatamente vuol dire avvicinare i dipendenti alle nuove e più moderne tecnologie, alle nuove norme e leggi, alle nuove tecniche di approccio con i cittadini utenti e con gli altri rami della pubblica amministrazione.
Formare vuol dire, ragionare secondo la logica costo- beneficio, e ovviamente aumentare la produttività dell’Ente e il suo appeal presso i cittadini utenti.

D.
Mi parlavi anche dell'incertezzasul futuro dei precari.

R. Certo. Sono circa duecento: non esiste alcun progeto dell'amministrazione e dell'Uffico circa il loro futuro, soprattutto per quelli a contratto di dirito privato,(una trentina), il cui contrato scade l'anno prossimo: manca una ridefinizione della pianta organica comunale. Manca una strategia e si vive alla giornata.


D. C’è anche una questione relativa al personale dell’asilo nido di Via O. Costantino. Di cosa si tratta?

R. Il personale ha già completato le 42 settimane di lavoro educativo previsto dal regolamento, e che va da settembre a giugno.
Siccome si stanno facendo dei lavori nella struttura di Via Mons. Arena, ed essendo stato temporaneamente interrotto il rapporto con la cooperativa “La Gardenie” che gestiva questo asilo, si è preferito portare i piccoli in Via Costantino, dove appunto il personale ha esaurito il periodo di attività dedicato all’assistenza: non solo, ma se il personale dovesse essere costretto ad occuparsi della assistenza, verrebbe meno la cosiddetta "continuità educativa", che è presupposto di una crescita dei piccoli; ed è per questo che sono in fase di agitazione.

D. Cosa pensate di fare?

R. Stiamo valutando l’opportunità di arrivare ad uno stato di agitazione, e preparare una iniziativa di mobilitazione per mettere a fuoco tutti questi problemi.

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