Lettera aperta al sindaco di un tecnico comunale che per 30 anni ha curato la sicurezza nelle scuole

Lettera aperta al sindaco di un tecnico comunale che per 30 anni ha curato la sicurezza nelle scuole

attualita
Typography

Mi chiamo Rosario Martorana, e premetto che sono nonno di un bimbo che frequenta la 1^ D della scuola 'G. Cirincione' e quindi intendo affrontare il problema della chiusura della scuola Cirincione con l’interesse e la responsabilità di chi è direttamente coinvolto nel problema.

È notizia di stamattina che, a seguito di una richiesta di verifica da parte della direttrice, anche la scuola 'G.Bagnera' da oggi rimane chiusa.

Appare chiaro che la notizia della chiusura delle due scuole elementari di Bagheria, pur vetuste ma sempre “fiore all’occhiello della città” (edifici imponenti, con aule e corridoi molto ampi e luminosi, con spazi aperti enormi), farebbe pensare ad una situazione scolastica disastrosa. Non è così! E non è stato mai così anche in passato! Bagheria aveva il vanto di non aver avuto mai doppi turni se non in via temporanea (per pochi giorni) e per alcune situazioni assolutamente contingenti.

Mi sovviene la caduta di calcinacci nell’androne della scuola Gramsci, oltre dieci 10 anni fa, che ha condotto alla chiusura, poi divenuta definitiva, della stessa. E ciò a causa delle scelte “tecniche ” di quel momento che hanno indotto ad interessarsi della parte strutturale dell’edificio, nonostante prove tecniche alla struttura confermassero la buona fattura della stessa.

altOggi la Scuola 'A. Gramsci' è nel totale degrado, non più ripristinabile all’uso scolastico.

Naturalmente, dopo la caduta dei calcinacci nella classe di mio nipote, sono corso al Cirincione per constatare la situazione. Ho avuto subito la percezione che da parte degli interessati non vi fosse la sufficiente serenità per affrontare il problema che il caso richiedeva e per coordinare e programmare le successive azioni di intervento al punto che ho ritenuto di intervenire manifestando la necessità di affrontare con freddezza i problemi del caso.

Indicavo, quindi, come primo intervento il controllo fisico di tutti i soffitti della scuola con la battitura degli stessi con un’asta di ferro di adeguato diametro, la messa in sicurezza dei soffitti, provocando la eventuale caduta di altri calcinacci, riservando la programmazione e la progettazione delle opere di ripristino dei soffitti per la prossima estate. Ciò avrebbe dato la possibilità della ripresa immediata dell’attività scolastica e all’Amministrazione comunale quella di reperire anche fondi “speciali per l’emergenza” visto che il Comune è in dissesto finanziario.

Ritengo che quanto sopra descritto doveva essere il piano tecnico che avrebbe condotto alla soluzione del problema.

Dobbiamo essere grati all’ing. Santo Mineo, papà di un alunno del Cirincione, che da “volontario” ha messo a disposizione della comunità la sua strumentazione scientifica (nella specie una termocamera) per la ricerca in tutte le aule di eventuali altre simili situazioni di intonaco distaccato .
Resto meravigliato però come nessun operaio affiancasse l’ing. Santo Mineo per la battitura dei soffitti evidenziati come critici dalla termocamera. Non me ne voglia nessuno ma il controllo fisico è necessario, più producente e obbligatorio rispetto ad un controllo con la termocamera.

Per queste operazioni, e senza alcun allarmismo, sarebbero stati  abbondantemente sufficienti otto giorni.

Resta ancora da apprendere, visto che nessuno ne ha fatto ancora menzione, qual è il parere formulato dall’Ufficio Tecnico Comunale e in che modo viene giustificata la chiusura dei due plessi scolastici per tale lasso di tempo.

D’altro canto dobbiamo altresì riconoscere che un Comune come Bagheria (seconda / terza città siciliana dopo i 9 capoluoghi) senza un ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico è come una barca alla deriva e senza timoniere. Ancora non so chi ha avuto l’idea (resa operante dai fatti) di sopprimere il posto di ingegnere capo a Bagheria rendendo così il Comune ingovernabile, in balìa dei mille commenti, consigli, pareri provenienti da ogni parte che paralizzano l’attività comunale per l’assenza di un dirigente tecnico che sappia assumersi le dovute responsabilità.

altQuesta è una colpa grave!

Il problema evidenziatosi nella scuola 'G.Cirincione' non è esclusivo delle scuole bagheresi, ma è un problema nazionale. È possibile che dal nostro esempio scaturirà un effetto domino che porterà alla chiusura di tutte le scuole d’Italia ?

Il mio auspicio è quello che si raffreddino gli animi, soprattutto delle figure istituzionali, si operi con logicità, ci si assuma le necessarie responsabilità e si preveda una soluzione al problema distinguendo il breve, medio e lungo termine.

Fra i mille pareri di cui facevo cenno, ribadisco il mio:
BATTERE fisicamente i soffitti di tutta la scuola Cirincione facendo cadere i calcinacci in stato latente di distacco;
RIENTRARE finalmente a scuola riprendendo l’attività scolastica;
IN ESTATE riprendere i soffitti con moderni materiali collanti passati solo a cazzuola non curandosi di livellare i soffitti (che farebbe aumentare lo spessore e quindi il peso);
PROSEGUIRE i controlli in tutte le altre scuole senza chiuderle;
PROCEDERE ad un controllo programmato dei soffitti delle scuole prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Questo è il consiglio di un tecnico di questo Comune, ormai da tempo in pensione, che ha avuto la “responsabilità” per circa 30 anni di eseguire le manutenzioni nelle scuole di Bagheria. Sarò ben lieto di confrontarmi con altri tecnici responsabili nominati dall’Amministrazione comunale di Bagheria. Ma in tempi brevi per favore!

Voglio esprimere, infine, la mia solidarietà ai due bambini colpiti direttamente dall’evento e alle loro famiglie. Per loro e per tutti i bambini è necessario trovare immediatamente le soluzioni perché non siano privati del diritto all’istruzione in piena sicurezza.

Bagheria 16 marzo 2015

Geom. Rosario Martorana
 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.