Solunto, Aspra, Porticello, per una settimana superstar in TV

Solunto, Aspra, Porticello, per una settimana superstar in TV

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E dopo la via Crucis arrivò la Resurrezione; in poche parole dopo Striscia la notizia e LA7 che ci hanno messo meritatamente in croce per i cumuli di rifiuti e per la rete idrica colabrodo, si torna a parlare del nostro terrttorio in termini elogiativi.

E' stata una settimana di grazia per i luoghi che conservano i reperti non solo archeologici, ma anche quelli legati alle nostre tradizioni, alle nostre imprese, alla nostra cultura; forse è stata una coincidenza forse no, fatto sta che nel riguardarci nelle splendide immagini girate dai tecnici Rai ci siamo inorgogliti e commossi.

Si comincia la domenica di Pasqua quando a chiusura della edizione delle 20.30 del TG2, lo spettatore magari un pò appesantito e distratto dal pranzo pasquale, comincia a vedere scorrere sullo schermo immagini da film: Solunto e il suo decumano maggiore, la pianta geometrica ippodamea della città, Sant'Elia che sembra immersa nel mare ed il Capo Zafferano imponente sullo sfondo.

altSi parla della Solunto ellenistico romana, quella che di cui noi conosciamo le vestigia e le rovine, e non di quella fenicio punica di cui alcune tracce sono emerse nelle contrade Valdina e Campofranco, che aveva il suo porto naturale a Solanto e di cui resta visibile solo la necropoli.

Quelle tre colonne che abbiamo sempre chiamato Gymnasium e che in realtà era una costruzione nobiliare, la casa, detta  di Leda, con le sue pareti dipinte,  l'astrolabio, un capolavoro per  quel tempo, fatto di piccolissimi e colorati mosaici, il sistema di raccolta delle acque ed il sito del teatro del periodo greco che, osiamo pensare, qualora venisse riportato alla luce potrebbe competere per posizione e panoramicità con quelli di Taormina o di Tindari.

La sera successiva lunedì di Pasquetta, grazie ad una 'fortunata' coincidenza, (la cancellazione per una sera della trasmissione Porta a porta di Bruno Vespa), va in onda su Rai Uno una puntata straordinaria della  trasmissione Petrolio di Duilio Giammaria, in gra parte incentrata su quel museo sommerso che è il tratto di mare tra Solanto e Capo Zafferano con al centro il mitico e suggestivo  sccglio della Formica, lungo i secoli luogo di drammatici naufragi di cui sono rimaste corpose tracce di ancore, anfore, coppi di argilla, manufatti di varia natura, spesso trafugati dai predoni del mare, oggi però più tutelati e protetti.

altInterviste a Sebastiano Tusa, responsabile della Sovrintendenza del mare ed ad Alfonso Santoro di Blue Shark che, assieme ad altri appassionati di immersioni subacquee, fanno la loro parte per catalagore e vigilare sui materiali che ancora i fondali marini custodiscono.

La terza parte ce la potremo godere domani alle 14.30 sul 1° Canale Rai con Linea Blu che riparte proprio dalle nostre coste.

Per due giorni la troupe di Rai Uno e i conduttori della trasmissione Donatella Bianchi e Fabio Gallo, a bordo di mezzi della Capitaneria, imbarcazioni ed elicottero, o delle associazioni nautiche hanno ripreso le nostre coste, hanno visitato il Museo dell'acciuga e realizzato interviste con Michelangelo Balistreri ed i conoscitori delle bellezze e delle tradizioni di pesca di Aspra.

 

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