C’erano gli studenti del Liceo Scientifico stamattina al Supercinema di Bagheria guidati dal loro preside il prof. Gaetano Pagano, Franca Imbergamo, P.M. ora alla Procura di Caltanissetta,
Emanuela Alaimo una vittima dell’usura, Padre Francesco Michele Stabile, Concetta Testa responsabile della Caritas cittadina, Daniele Vella in rappresentanza dell’amministrazione comunale e Pippo Cipriani a coordinare gli interventi, nell’iniziativa messa in campo contro l’usura al Supercinema di Bagheria.
Si inizia con le interviste del regista Giuseppe Moschella ed Emanuela Mulè rispettivamente regista e protagonista del film breve “L’avvoltoio”.
Bello il film di Moschella, estremamente curato nella sceneggiatura e nella fotografia, con il forte messaggio finale delle donne che unite si ribellano all’usura: efficaci anche gli elementi estremamente stringati della “narrazione” affidata alla voce di una siciliana anziana, e la conclusione con i soldi maledetti che, lanciati in aria, ricadono planando su escrementi di vacche. "I soldi degli usurai puzzano sempre" è la frase finale.
In tutti gli interventi emergono due elementi: la pervasività del fenomeno usura e la sua diffusione a macchia d’olio nel territorio.
L’usura, e questo è stato molto sottolineato negli interventi, non è un fenomeno che riguarda solo i commercianti e gli imprenditori, ma è una questione che interessa centinaia e centinaia di famiglie “normali”.
Come dice Emanuela Alaimo, che a causa degli usurai ha perso la sua struttura commerciale (il Bar del Bivio di palermo, zona Acqua dei Corsari), l’usuraio si presenta come un amico che ti da una mano e al quale dovresti pure riconoscenza: poi via via scopri la sua vera natura, il suo vero volto, e i suoi obiettivi.
Il ruolo negativo spesso esercitato dagli istituti di credito che talora per modesti prestiti richiedono garanzie impensabili, sta spingendo la neonata Associazione antiracket e antiusura a cercare di trovare risposte concrete al bisogno di tanta gente che talora si rovina partendo da prestiti estremamente modesti , che via via al tasso usuraio diventano cifre enormi.
"E’ un problema che toglie la serenità alle famiglie, in cui questi eventi innescano dinamiche che mettono in crisi i rapporti interfamiliari "- aggiunge il Dr. Mimmo Barone, ispettore della Polizia di Stato a Bagheria - "Noi abbiamo attivato presso il Commissariato uno sportello protetto e riservato, ma è estremamente difficile perseguire un reato in cui la vittima quasi mai sporge denuncia".
Ed è quello del coraggio e della necessità della denuncia il perno attorno a cui ruotano gli altri interventi: "Quando ho denunciato i miei aguzzini - conclude Emanuela Alaimo- finalmente mi sono sentita più serena".
