Prendersi una pausa, un periodo di allontanamento dai dispositivi elettronici, è questo il digital detox. Astenersi dai dispositivi digitali per un certo lasso di tempo è fondamentalmente una attività di disintossicazione da tutto ciò che contempla la tecnologia, e che soprattutto riguarda gli smartphone, i tablet e i portatili.
Questa astinenza volontaria comporta quindi il prendersi una pausa dalle tecnologie e permette di “staccare la spina”, di “disconnettersi” e quindi ovviamente ha delle ricadute positive sulla psiche e sul benessere mentale (ricerche e dati alla mano).
Nell’ambito del digital detox talvolta viene incluso il concetto di digital minimalist, che implica sostanzialmente il decidere su cosa concentrarsi, cercando quindi non di rinunciare totalmente ma di fare ordine concentrandosi su un piccolo numero di attività alla volta e tralasciare il resto. Questo ha lo scopo di migliorare concentrazione e performance, perché appunto il sovraccaricamento e la diluzione dell’attenzione spalmata su troppi stimoli differenti riduce motivazione ed energia, risorse che potrebbero essere meglio impiegate in altre attività.
In generale il digital detox ha l’obiettivo primario di migliorare il benessere psicofisico per vivere la tecnologia in modo più funzionale e sano, divertendosi, informandosi, condividendo ovviamente, ma senza essere sopraffatti da tutto questo.
Di solito il classico momento dell’anno in cui le persone provano a iniziare un periodo di digital detox è quello delle ferie. L’estate, le vacanze, il distacco dal lavoro e dalla routine rappresentano spesso una occasione allettante per provare ad astenersi e ridurre l’utilizzo dei dispositivi tecnologici.
Tuttavia credo che i concetti e le conseguenze positive di una tale pratica per la nostra mente e il nostro benessere psicofisico siano tali da consigliare assolutamente di continuare a limitare e gestirne l’utilizzo anche quando, finite le ferie si ricomincia il solito tram tram.
Per prima cosa individuate nell’arco della giornata dei momenti tech-free. Successivamente provate a praticare la meditazione o la mindfulness (se siete interessati chiedetemi come fare). Terzo punto cercate di trovare dei momenti da passare a contatto con la natura e quarto, dedicate del tempo a hobby offline. Quinto e ultimo punto sviluppate e promuovete il più possibile interazioni sociali in presenza, cioè in carne e ossa, tralasciando quelle virtuali.
Perché in gioco non c’è solo l’efficienza, la produttività, la concentrazione ma la gestione del tempo (credo più prezioso del denaro) e soprattutto il nostro benessere e la nostra salute mentale.
Limitare l’uso dei dispositivi può regalarci più tempo da dedicare a noi stessi e per vivere il tempo presente, le nostre emozioni, essere consapevoli di ciò che è giusto per noi e delle nostre priorità.
Si perché bisogna avere il coraggio di ribadirlo che i dispositivi elettronici sono un arma a doppio taglio: enorme opportunità (ci hanno praticamente cambiato la vita) ma anche potenziale (ed effettivo secondo tantissimi studi) pericolo anche e soprattutto per gli adolescenti e i teenager.
Oltre a prendere la forma talvolta di una vera e propria dipendenza (subdola) i dispositivi tecnologici inducono assuefazione e determinano una continua richiesta nell’aumentare i tempi di esposizione.
Tra i motivi che rendono difficile il prendersi una pausa vi è la paura di rimanere fuori, di non essere più aggiornati (fear of missing out), ma la disconnessione in questo senso può diventare un vero e proprio atto di consapevolezza e di amore verso se stessi.
Il consiglio è quindi di lottare, per se stessi, guidati dall’amore verso ciò che più profondamente ci riguarda, il volerci bene, dedicare la nostra attenzione a ciò che realmente è importante, rallentare ed essere presenti.
Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
www.francescogrecopsicologo.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Bagheria e raggiungibile da tutto il mondo online in videochiamata.
