La maledizione sulle opere pubbliche di Bagheria

La maledizione sulle opere pubbliche di Bagheria

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Sembra esserci qualcuno o qualcosa di invisibile e di malefico, che anche quando le cose sembrano andare per il meglio, ci prende gusto a ritardare le opere da realizzare,
a non far mai inaugurare quelle realizzate, a far marcire e degradare opere già collaudate ne nella disposnibilità della collettività.
E’ una storia che inizia tanti anni fa, ma sulle cose vecchie solo un accenno: sino alla fine degli anni ’60 il Liceo Classico “Fr.sco Scaduto” di Bagheria, aveva sede presso il primo piano della scuola elementare “G.Cirrincione”.
Agli studenti che in quegli anni iniziavano il corso di studi veniva inevitabilmente detto che li avrebbero conclusi nel nuovo Istituto di Via Gramsci, l’edificio scolastico strumentalmente costruito a ridosso di Villa Valguarnera per aprire la strada alla lottizzazione di quel quartiere.

Gli studenti del Liceo di quegli anni si non andarono mai nella sede naturale che era stata loro assegnata: dopo qualche decennio che i lavori erano iniziati fu fatto uno scambio, anche perché a quel tempo anche gli edifici superiori erano nella sfera di competenza del comune.
Il Liceo “Fr.sco Scaduto” fu sistemato nell’Istituto sorto in Via Dante e che era in realtà destinato a scuola elementare, tant’è che coesistette sino a metà degli anni ’80 con l’annessa scuola materna.
La nuova sede del Liceo Scientifico, che sorge accanto all’ I.T.C. e che dovrebbe ospitare gli studenti a partire dal prossimo mese di Settembre, si è iniziato a costruirla oltre 20 anni fa, e per vicende che non è il caso di rivangare dovrebbe essere completata tra qualche settimana.
Questo per parlare delle perle del passato.

Ma andiamo alle cose più fresche e recenti.
La SCOTTO LANZA è l’unica delle opere che sia pure a “spezzoni” è diventata anche senza una inaugurazione ufficiale operativa; per il resto, ritardi, incertezze sui tempi di consegna o peggio inaugurazioni cui è seguito il sostanziale abbandono con conseguente degrado e vandalismi delle opere, talvolta anche molto belle, realizzate.
La CERTOSA, restaurata sia pure in parte, non ha trovato ancora dopo sei mesi una decente destinazione: qualche sporadica iniziativa, ma niente di definitivo, in attesa anche che ne venga completato l’intero recupero.
MONTE CATALFANO, era uno dei fiori all’occhiello di questa amministrazione: area attrezzata, verde, paesaggi mozzafiato, anche le famiglie avevano preso a frequentarla.
Non è mai stata inaugurata ufficialmente, non esiste un servizio ufficiale di custodia e di manutenzione, ed è facile capire in queste condizioni cosa possa avvenire.

Il MURAGLIONE di VILLA CATTOLICA: anche questo, vanto e onore di Urban Italia; bel progetto , belle realizzazioni, locali da potere utilizzare in maniera polivalente, come si usa dire oggi. In questo caso era stata fatta una inaugurazione in pompa magna, oltre un anno fa.
Centro per fare mostre, per fare musica, per la socialità di giovani e meno giovani, nelle premesse e nelle promesse.
Andate a guardarlo oggi: polvere, piante rinsecchite, i segni di un abbandono assurdo e colpevole.

Ma andiamo avanti: Corso Umberto e Piazza Vittime della mafia.
Lavori iniziati oltre un anno fa: tempi di consegna entro Settembre 2008 per il corso Umberto, ed entro il 31 Dicembre sempre del 2008 per Piazza Vittime della mafia.
Tutti sappiamo come si sta andando avanti, con lentezza , nella disinformazione e sembra anche nel disinteresse più totale.


POSTEGGIO di PIAZZA STAZIONE: non ci siamo mai stancati di dire, di quanto importante sia quest’opera, ed ogni volta abbiamo segnato sul calendario le scadenze per l’apertura che i vari assessori spostano sempre più in avanti, entro l’estate del 2008, entro la fine dell’anno, prima della prossima estate.
Quando chiediamo a qualche politico il perché non viene aperto, riceviamo le risposte più vaghe:”Temiamo che ci vadano i zingari con i loro campers” è una delle risposte che ci sono state date; o ancora “Vogliamo prima fare la gara per affidarne la gestione ad una impresa che curi manutenzione e vigilanza” è un’altra delle risposte che abbiamo ricevuto.

Intanto il posteggio sta là ad aspettare.
I pendolari continuano a fare i soliti salti mortali per trovare al mattino un posto per l’auto, la zona di Via Consolare e del passaggio a livello è sempre un imbuto. Ma noi aspettiamo.

Per finire con quella che crediamo ormai sia la bufala delle bufale: l’AREA ARTIGIANALE.
La variante urbanistica fu approvata nel mese di Ottobre del 2007.
Grande entusiasmo di sindaco assessori e consiglieri, grande reciproco compiacimento, grandi pacche sulle spalle, inni e peana al consiglio che lavora.
Sembrava un miracolo, finalmente le attività artigianali avranno opportunità di crescita e sviluppo, insomma il solito corteo di roboanti quanto inutili dichiarazioni.
Approveremo subito il regolamento, entro dicembre -si disse allora.

Passò un altro anno per il regolamento, mentre l’assessore dichiarava che i progetti esecutivi per le infrastrutturazioni erano pronti, c’erano i finanziamenti, c’era tutto, finalmente si ripartiva.
Avete visto più nessuno?

E’ cambiato l’assessore, sia pure dopo un anno il regolamento è stato approvato, da quel famoso Ottobre saranno già trascorsi tra poco altri due anni oltre i trenta di ritardo già accumulato, e tutto sembra tornato ad essere fermo.
Ma non sarà che lo spirito del nuovo Montezuma che aleggia su Bagheria, impedendo che le cose vadano in porto, risieda nell’insipienza e nell’incapacità dei nostri amministratori?