Come ormai succede periodicamente siamo sommersi dalle immondizie. Sommersi in modo insopportabile per la vista, olfatto, e la nostra dignità di cittadini e se mi permettete per il nostro orgoglio di Bagheresi !
Perchè nonostante tutto e nonostante tutte le critiche che ogni giorno muoviamo al "sistema Bagheria" siamo tuitti orgogliosi di essere bagheresi.
Ho però notato da ultimo una china che vorrei sottolineare e che dovrebbe fare riflettere tutti.
Nel corso dell’emergenza e successivamente ad essa, politici di destra, di sinistra, di governo e non, intellettuali, benpensanti e uomini consapevoli di come va il mondo si sono esercitati nel denunciare lo sfascio in cui siamo ed hanno indicato ed individuato responsabilità dirette ed indirette.
Hanno denunciato pratiche clientelari, errori di scelte, di visione politica ed amministrativa.
Tutti si sono uniti al coro di quanti evidenziano l’enorme spreco di danaro pubblico e come tali risorse potevano essere meglio utilizzate.
Sono perfettamente d’accordo con le analisi di tutti e ritengo le accuse fondate e forse troppo indulgenti!
Ma adesso non si può continuare così.... si deve potere spiegare alla gente se vi è una via di uscita verosimile o se bisogna soccombere e rassegnarsi al ricatto della povertà e della tutela dei posti di lavoro e della legittima aspettativa di quanti sono stati assunti da una azienda (non importa come e su quali criteri) di mantenere il proprio posto di lavoro.
Dire ex post che tutte le scelte sono state sbagliate e che hanno condotto a questa catastrofe è solo un inizio ma è un inizio inutile se non si indicano delle vie di uscita!
Salvo a credere che facendo “ammuino” , e tanto anche, possa arrivare il salvator mundi cav. S.B. che con una sua bella legge ad hoc risolva con la sua bacchetta magica il problema, come ha fatto finta di fare a Napoli semplicemente abrogando tutte le norme che impedivano la soluzione rapida ed “estetica” del problema in barba al patrimonio acquisito di norme in tema di sicurezza sanitaria e ambientale.
Altro errore da evitare è il ritenere che le indagini della magistratura possano risolvere i problemi o debbano essere salutati come una risoluzione possibile.
La magistratura può e deve perseguire i reati ed indagare sugli stessi, ma non può e non deve risolvere i problemi o essere incaricata di tale risoluzione.
La storia delle nostre contrade ci dimostra che nonostante le indagini, le commissioni di inchiesta ecc... il sacco edilizio c’è stato lo stesso e che l’unica attività che lo poteva evitare era l’adozione di scelte culturalmente all’altezza del nostro territorio, adozione di piani regolatori che avevano obbiettivi alti e operati in prospettiva!
Magari tralasciando il consenso del momento e guardando al bene comune in prospettiva ed inseguendo un interesse collettivo a lungo raggio non contingente e poco lucido (vedi piano regolatore proposto e bocciato negli anni cinquanta, la zona artigianale nei primi anni ottanta e via dicendo) .
Ed allora all’opera!
Propongo che la Bagheria che può (e che a questo punto deve!), che ha gli strumenti culturali, giuridici, amministrativi e tecnici per risolvere il problema formuli insieme, senza steccati politici con mentalità moderna, libera dai pregiudizi e dalle gabbie ex e post ideologiche, una proposta seria e fattibile .
Insomma che la Bagheria pensante culturalmente e tecnicamente attrezzata, indichi alla politica locale e regionale un percorso non ideale ma fattibile.
Un percorso che sia attuabile ora, con l’attuale situazione sociale, legislativa e di bilancio e che si liberi definitivamente dal ... come sarebbe bello che.... o peggio ... nei paesi civili si fa.....
Mentre scrivo mi vengono in mente decine di bagheresi tra alti funzionari regionali, importanti docenti universitari, avvocati, tecnici esperti della materia e imprenditori che potrebbero benissimo offrire il loro contributo alle scelte politiche.
Dovremmo cominciare a fare proposte e mettere in stand-by il naturale ed irresistibile sdegno per ciò che accade, buchi di bilancio e viaggi negli Emirati Arabi compresi!
Se la Bagheria a cui penso non si tira su le maniche non abbiamo alcuna possibilità di renderla anche larvatamente degna del secolo scorso!
Che la ha resa grande e presente nella storia culturale d’Europa.
Giuseppe Castronovo