Ci siamo scordati di Monte Catalfano? Arrivata l'estate, i riflettori si sono spenti!

Ci siamo scordati di Monte Catalfano? Arrivata l'estate, i riflettori si sono spenti!

attualita
Typography


Gli interventi di recupero e miglioramento eseguiti negli ultimi anni su Monte Catalfano sono stati importantissimi:
hanno trasformato uno sconosciuto e poco frequentato complesso boschivo, in un luogo ove moltissimi bagheresi trascorrono allegramente un paio d’ore
del loro weekend a contatto con la natura e vicino ai loro figli, quest’ultimi contenti di poter correre e divertirsi nell’unica vera e dignitosa area attrezzata esistente nel Comune di Bagheria immersa nella flora mediterranea.

Negli ultimi due anni si è perso il conto del numero di progetti, manifestazioni, convegni, tavole rotonde su Monte Catalfano, ma nulla è stato ancora predisposto, organizzato e dato notizia sugli interventi da realizzare per la cura e tutela sia del patrimonio naturale sia delle opere di riqualificazione realizzate sulla più importante area naturale bagherese.

Chi presiede, gestisce e si prende cura del Monte?

Non è forse stato sufficiente il grave monito del distruttivo incendio avvenuto nella porzione di Monte Catalfano che ricade nel Comune di Santa Flavia, meno di un mese fa: gli alberi di pino e la vegetazione spontanea mediterranea distrutta in poco più di venti minuti.

E se qualcosa di simile succedesse anche nella porzione bagherese del Monte?

I preziosi e costosi lavori di riqualificazione realizzati negli ultimissimi anni sarebbero gravemente danneggiati o, addirittura, distrutti.

Il negativo e catastrofico quesito non viene fuori a caso, ma dall’osservazione e analisi del Monte. Un paio di giorni fa mi son personalmente recato su Monte Catalfano e non è stato difficile distinguere vaste aree, anche quelle in prossimità del parco giochi dei bambini, ricoperte di vegetazione spontanea completamente secca; com’è stato, conseguentemente, altrettanto semplice e immediato pensare che Monte Catalfano viene, in queste settimane, abbandonato, lasciato a se stesso.

Giunti a questa non bella conclusione, cosa può fare la società civile? Come possono i bagheresi prendersi cura e mantenere ciò che è oggi presente a Monte Catalfano? E, soprattutto, come annullare la provabilità di un incendio?

Qualsiasi strategia di prevenzione e lotta al fuoco, per quanto valida nei suoi principi ispiratori, è destinata a fallire se non sostenuta dalla partecipazione di tutti noi, sia in termini di convincimenti sia di azioni materiali.

Di qui la necessità di informare e divulgare alcuni orientamenti volti a integrare il piano organizzativo antincendio, soprattutto quando lo studio delle cause del fenomeno induce a ritenere che il comportamento dell’uomo sia all’origine del diffondersi degli incendi boschivi e della distruzione dei delicati equilibri ambientali. Il piano organizzativo, non essendo stato ideato, studiato, organizzato e divulgato dalle istituzioni competenti, dobbiamo essere noi cittadini, con attenzione e cura, a dover tutelare il patrimonio naturale nel Monte.

La difesa del bosco e degli alberi, è ormai quasi esclusivamente connessa alla qualità dei rapporti che l’uomo è in grado di stabilire con l’ambiente.
Al riguardo, l’opera di sensibilizzazione delle popolazioni e d’informazione dei cittadini, anche con il coinvolgimento dei mass media, non sarà mai pienamente efficace se non mira a realizzare una cultura della tutela del patrimonio forestale inteso come bene imprescindibile che appartiene alla stessa collettività.

E’ necessario, pertanto, dare opportuno impulso a tutte quelle azioni di carattere informativo e formativo che concorrono alla crescita di una cultura dell’ambiente e del bosco, promuovendo la consapevolezza che uomini e alberi appartengono al medesimo contesto naturale.

Da cittadino bagherese, mi piacerebbe ricevere, per esempio, notizia che nelle scuole di Bagheria è stato predisposto e organizzato, per il prossimo anno scolastico, un progetto di formazione-informazione sulla tutela di Monte Catalfano e, ancora, che il Comune o la Provincia salvaguarderà con maggiore continuità e severità la nostra unica e preziosa area verde.

In attesa che qualcosa di utile, concreto ed efficace sia creata, è necessario “coltivare” in noi bagheresi la sensibilità e il rispetto nei confronti della natura e dell’ambiente, considerando Monte Catalfano non un luogo pubblico, ma una nostra preziosa proprietà privata, da custodire e tutelare gelosamente.


Angelo Puleo


We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.