Perchè sosteniamo i lavoratori della scuola in stato di agitazione

Perchè sosteniamo i lavoratori della scuola in stato di agitazione

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Riceviamo e pubblichiamo.
Il collegio dei docenti del 2° Circolo didattico di Bagheria, “G. Cirincione”,
interpretando il grave disagio del personale precario a fronte degli irrazionali tagli di organico che, oltre a falcidiare i posti di lavoro, mettono in ginocchio l’intera scuola pubblica, esprimono pieno sostegno e solidarietà ai colleghi, a tutti i lavoratori della scuola in stato di agitazione presso l’U.S.P. di Palermo, ormai privati del minimo indispensabile per la loro “sopravvivenza”.


L'obiettivo è ribadire fermamente il no ai tagli che hanno falcidiato la scuola
pubblica, dire No al licenziamento di 7200 persone nella sola Sicilia, per non parlare delle altre regioni.

La battaglia in oggetto non riguarda solo i precari.
I tagli hanno, infatti :


- tolto ore di insegnamento fondamentali per i nostri ragazzi, sia alle elementari, annullando di fatto il tempo pieno, sia alle medie, tranciando insegnamenti base tra cui l'italiano;

- depauperato i singoli istituti del fondo economico di base;

- lasciato sostanzialmente intatto lo stato già drammatico dell'edilizia scolastica con l’unico obiettivo non dichiarato di smantellare/dequalificare la scuola pubblica;

-dimezzato le ore di sostegno;

-ridotto in maniera drastica i posti dei docenti utilizzati per la lotta alla dispersione scolastica.

Con l'effetto dei tagli Gelmini - Tremonti stiamo assistendo, infatti, al più grande licenziamento della storia: 42.000 persone perderanno il proprio lavoro solo quest'anno in un momento di grave crisi economica.

In Sicilia sono circa 7200 famiglie senza uno stipendio, 2000 i posti di lavoro falcidiati nella sola provincia di Palermo.

Questo è l’effetto immediato, contingente e devastante dei tagli attuati in Finanziaria e assunti supinamente nel “breviario” Gelmini.

In prospettiva si può leggere, nelle decisioni del governo Berlusconi, la volontà programmata di dequalificazione e smantellamento della Scuola pubblica a favore di una scuola privata con oneri per lo Stato, tra l’altro incostituzionali, e volta, di fatto, ad assicurare a chi ha di più, sempre di più e a chi ha di meno sempre di meno tradendo in ciò il patto sociale espresso dalla Costituzione italiana che guarda alle possibilità di progresso e di ascesa sociale, economica e culturale di ciascun cittadino.

Noi siamo docenti, genitori e cittadini. Ne abbiamo il diritto e ne rivendichiamo il rispetto. Siamo parte e partigiani della libertà come dell’uguaglianza, siamo idealisti senza illusioni, romantici razionali.

Alla scuola di qualità noi crediamo.

La scuola è nostra, come il futuro appartiene ai nostri figli.
La storia ci ha consegnato la scuola, il nostro compito è difenderla.


Il collegio condivide le richieste dei precari di Palermo in presidio:


- la piattaforma del 15 Luglio

-il Ritiro dei tagli della scuola pubblica

-la Stabilizzazione di tutti i precari della scuola: rispetto del Piano d’assunzione triennale del personale docente ed ATA previsto dalla Finanziaria 2006

-la Risoluzione vertenza personale ATA

-Rifiuto dei contratti di disponibilità d’assunzione

- Rifiuto dell’ accordo umiliante tra la Regione Sicilia ed il Miur che prevede incarichi da attribuire al personale precario per la realizzazione di attività di integrazione alla didattica in Progetti PON e POR


Facciamo appello alla società tutta: precari, docenti di ruolo, politici, studenti, genitori, di unirsi alla protesta.


Firmato Il collegio dei docenti del 2° Circolo didattico di Bagheria

Le foto del presidio di via Praga a Palermo, sono una gentile concessione della professoressa Giada Fricano (in attesa di convocazione).

 

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