Coinres: Di Salvo e la tassa sui rifiuti: «E io sarei la Cassandra?»

Coinres: Di Salvo e la tassa sui rifiuti: «E io sarei la Cassandra?»

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Questa intervista ci è stata rilasciata da Bartolo Di Salvo, per un periodico locale, oltre due anni fa, e già allora si intravedevano i rischi che oggi sono diventata drammatica realtà (vedi COINRES), ed è per questo che la ripubblichiamo.
Qualcuno ti accusa di stare entrando, anche a gamba tesa, nell’agone politico, venendo meno in qualche modo a quel ruolo “super partes” che si addice al presidente di un consiglio comunale.



Quando sono in consiglio esercito il mio ruolo di presidente di tutta l’Assemblea, applicando il regolamento e nessuno sinora, e questo mi lusinga, mi ha mai accusato di parzialità nella conduzione dei lavori d’aula. Fuori dal consiglio, sono un uomo dell’UDC, e in questa veste mi pare un dovere oltre che un diritto partecipare al dibattito politico, e dare un contributo di idee e di proposte per la soluzione dei problemi.

D’altro canto, non mi sto occupando di questioni meschine o di beghe di potere, ma di importanti problemi che attengono non solo alla qualità di alcuni servizi essenziali e quindi alla qualità di vita dei bagheresi, ma alla democrazia e alla trasparenza di organismi di gestione sui quali il consiglio ha competenza.

Ti riferisci alle tue recenti prese di posizioni sul COINRES?

Esattamente. La trasparenza nei processi decisionali, laddove portano all’assunzione di personale, e quindi la tutela dei diritti delle persone, fanno parte di quel “patrimonio indisponibile” della democrazia, che non è dei singoli partiti, ma di quanti hanno a cuore la crescita non solo economica di una comunità.

D’altro canto, in una situazione in cui il servizio è gestito male (proprio in questi giorni siamo in una delle fasi ricorrenti in cui l’immondizia si accatasta sulle strade) ed il consorzio continua ad accatastare debiti, la trasparenza nelle eventuali assunzioni è il presupposto di qualsiasi passaggio gestionale.

In effetti il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, dopo la vostra presa di posizione, ha sospeso il bando per l’assunzione di nuovo personale.

Questa è una parziale riprova, che i nostri dubbi, le nostre perplessità non erano campate in aria. Noi dell’UDC, e questo vogliamo dirlo chiaramente, non siamo contro il rafforzamento dell’organico del Consorzio; ma questo dovrà avvenire in presenza di un piano industriale chiaro e credibile, e con criteri che garantiscano i diritti di tutti i cittadini.

Riteniamo essenziale che chi partecipa ad una selezione debba sapere quali sono i criteri per partecipare e per essere scelto. Non si possono “mutuare” criteri di assunzione che possono valere per una azienda privata, quando il consorzio vive invece di soldi pubblici .

Si ha però talvolta in consiglio comunale l’impressione di un gruppo consiliare dell’UDC che, non riuscendo ad incrinare il fronte del centrosinistra, vada all’attacco dell’amministrazione Sciortino duramente, per partito preso. E così?

Niente di più sbagliato. Io sono tra quelli che sono convinti che alcune grosse questioni, che attengono al futuro della nostra città, possano e debbano vedere una unità di intenti fra le varie forze politiche: penso alle aree artigianali e al relativo regolamento, alle zone stralcio del Piano Regolatore Generale, al rilancio delle strategie di contrasto contro “cosa nostra”.

Sugli obiettivi non ci si può dividere, è sulle vie da percorrere per raggiungere certi obiettivi che ogni partito porta il contributo della propria cultura, della propria storia, delle proprie idee. Proprio nei giorni scorsi abbiamo diffuso un documento di dura critica al sindaco Sciortino, che non si basa su pregiudizi, ma su fatti concreti e verificabili. A partire dalle consulenze “esterne”.

La maggioranza sostiene però che laddove l’UDC è forza di governo, fa anche di peggio: e citano (tra le altre cose) i 24 addetti stampa strapagati e tutti assunti in maniera “opaca”dal presidente della Regione Salvatore Cuffaro; episodio di malcostume politico che ha fatto rumore in tutta Italia. La trasparenza è solo dove governa il centrosinistra, dunque?

Io rispondo davanti ai cittadini bagheresi e ai miei elettori delle mie scelte, e di quelle che fa il gruppo consiliare e il partito dell’UDC a Bagheria. Il fatto che Cuffaro o altri a Palermo o a Roma non rispettino certe regole, almeno secondo l’opposizione, non può essere usato come pretesto per fare i propri comodi e per mettere il bavaglio all’opposizione a Bagheria.

E poi la sinistra non governa solo a Bagheria: in Calabria e in Campania fenomeni di malcostume che hanno per protagonisti esponenti del centrosinistra sono all’ordine del giorno.

Negli ultimi tempi ti sei assunto in qualche modo il ruolo di Cassandra: qualche settimana fa hai lanciato un allarme, sul rischio di dissesto finanziario dell’Amministrazione, ora ti accusano di fare terrorismo allorché vai sostenendo che la trasformazione della tassa sui rifiuti in tariffa (da TARSU a TIA) determinerà incrementi di 3-4 volte delle cifre che la gente paga adesso. Come stanno veramente le cose?

Dall’anno prossimo il Comune dovrà farsi carico degli stipendi dei precari oggi “stabilizzati".

L’ex Opera Pia S. Sepolcro con tutti i suoi debiti ed il personale che verrà trasferito al Comune, graverà sulle casse comunali. Una fattura di 2.000.000 di euro per somme che il COINRES pretende dal Comune è stata furbescamente rinviata al mittente, ma nella migliore delle ipotesi si innescherà un contenzioso.

Il COIN.R.E.S. ha un debito di 14.000.000 di Euro con l’Amia per l’uso della discarica di Bellolampo, che prima o poi dovrà essere ripianato. Indovinate da chi? Dai bagheresi per il 30%.

Per finire: i bagheresi debbono sapere che oggi pagano 1,62 Euro per ogni mq di superficie della casa che occupano. A partire dal 2008 il costo del servizio, che è di 7,5 milioni di euro, verrà ripartito sui 55.000 abitanti di Bagheria; ne viene fuori un importo di 130 euro per ogni componente del nucleo familiare. I conti per una famiglia di quattro persone che occupa un appartamento di 100 mq. sono presto fatti. Passerà da 162 Euro l’anno a oltre 500 Euro, e scusate se è poco! E io sarei la Cassandra?

21/11/2007