Zone stralciate: il sì definitivo della Regione le rende in parte edificabili

Zone stralciate: il sì definitivo della Regione le rende in parte edificabili

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Il 31 dicembre scorso è stato notificato al Comune di Bagheria il decreto regionale n. 1352/D.R.U. dell'assessorato Territorio e Ambiente - dipartimento regionale urbanistica che approva definitivamente il piano regolatore delle zone stralciate e di revisione del regime vincolistico derivante dal nuovo studio geologico e agro-forestale del territorio bagherese.

In altri termini è stato completato l'iter che renderà possibile edificare in una vasta area della città.

Nel decreto si legge che "la pianificazione delle zone B2, ambito 17 denominato "Svincolo" e la revisione del regime vincolistico, discendente dal nuovo studio geologico e da quello agricolo-forestale, del comune di Bagheria sono approvati ad esclusione della zona B2, ambito denominato "Palagonia" e delle zone B3 poste a monte e a valle dell'autostrada.

In pratica la zona compresa tra via Mole, via Filippo Buttitta (asse autostradale) e via Serradifalco (ambito 17 zona B2) per una superficie totale di 521.196 mq può essere già aree cantierabili.

521.196 metri quadri circa dove i privati potranno effettuare lavori di completamento, ristrutturare, riedificare, riqualificare e dove potranno sorgere nuovi servizi.

Non così invece per le aree che ricadono nelle zone B3 poste a monte e a valle dell'autostrada, e nella zona di ambito 12 "Palagonia" che è circoscritta, quest'ultima, dalle vie del Cavaliere, via Mattarella e via papa Giovanni XXIII.

Lo stalcio delle suddette zone deriva dalla sopravvenuta scadenza dei vincoli preordinati all'espropriazione delle aree destinati a servizi ed attrezzature.

Circa 5 mila vani, 3 mila unità abitative sono potenzialmente a disposizione nella aree stralciate che hanno passato il vaglio dell'approvazione regionale, servendo un'utenza che supera i 15 mila abitanti.

Queste le novità e le note salienti del piano.

Intanto i tempi: 4 anni per completare tutto l'iter.

L'incarico è stato affidato all'ufficio urbanistica comunale nella persona del progettista l'ingegner Vincenzo Aiello e del RUP (responsabile unico del procedimento) Carlo Tripoli sotto la dirigenza della dottoressa Marina Marino nel marzo del 2005; il progetto è stato consegnato al Consiglio comunale nel settembre dello stesso anno e dopo 9 mesi di attesa in assemblea consiliare, il piano è stato adottato da un Commissario ad Acta nel giugno del 2006, nel 2009 l'approvazione definitiva con il decreto regionale sotto l'assessorato di Pietro Pagano.

Sono questi tempi brevi se si considera che il piano regolatore per il quale era stata incaricata l'Università di Palermo ha avuto tempi molto più lunghi: incarico nel '94, adozione da parte di un commissario ad acta il 23 novembre del '98, furono poi presentati circa 870 tra opposizioni ed osservazioni e fu definitivamente approvato nell'aprile del 2002.

Per l'attuale piano sono state presentate dai cittadini bagheresi 42 tra opposizioni e osservazioni.

Il gruppo di progettazione comunale ha prodotto le proprie deduzioni su tutte le osservazioni presentate.

L'innovazione sta proprio nelle risposte tecniche del progettista; l'ingegner Aiello ha sviluppato soluzioni progettuali che riguardano l'edificazione con l'istituto della perequazione urbanistica in aree destinate a servizi, una procedura che risponde sia all'interesse pubblico di aderire agli standard normativi per la presenza dei servizi e aree attrezzate sul territorio comunale ma anche all'interesse privato rispetto alle capacità edificatorie ampliate.

L'applicazione di criteri perequativi nasce da un atto di indirizzo proposto dall'allora assessore all'Urbanistica Pietro Pagano che ha seguito tutto l'iter delle zone stralciate.

In pratica si concede al privato di poter edificare, purché una parte dell'area sia ceduta gratuitamente al Comune che la utilizzerà come area attrezzature e servizi al fine di rispettare i parametri di legge. Tra l'altro questa scelta tecnica permette all'amministrazione comunale di non dover procedere con espropri per realizzare le aree per i servizi, diminuendo quindi tempi e costi.

Questi criteri e queste deduzioni, non pienamente condivise dal Consiglio comunale, sono state invece approvate dal Dipartimento regionale Urbanistica che ha condiviso tutti i criteri proposti dall'ufficio urbanistica comunale ed approvato la revisione del piano regolatore generale vigente relativamente alle aree stralciate.

E così passato il principio della perequazione urbanistica e si apre la strada alla possibilità di attuare questo strumento anche per la futura revisione dell'intero PRG.

Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale che ha ringraziato tutti i tecnici che hanno lavorato al piano che permetterà non solo di sanare l'abusivismo ma anche di qualificare una vasta area rendendola zona residenziale ed ampliando servizi e strutture.

Si tratta infatti di zone con ampia densità di abusivismo ma anche di bisogno di servizi, sulle quali si regolamenterà l'attività urbanistica.

"E' un risultato importante - dice il sindaco Biagio Sciortino - con questo piano dimostriamo di non aver agito con improvvisazione ma con attenzione e rispetto delle norme cercando di dare risposte alle necessità dei cittadini. Non saranno questi gli ultimi risultati; ci attendono la revisione integrale del PRG, questione del depuratore di Aspra, lo stadio comunale, vogliamo essere operativi e contraddistinguerci per essere un'amministrazione che non fa proclami ma che lavora sul "fare".

Fonte  Ufficio Stampa del Comune di Bagheria
 

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