Polpette e spaghetti con la neonata dal 1 giugno saranno solo un bel ricordo

Polpette e spaghetti con la neonata dal 1 giugno saranno solo un bel ricordo

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Possiamo dare l'addio a cicerello, rossetto, bianchetto, seppioline, calamaretti, cannolicchi e telline.
Il motivo ? sempre lo stesso: l'eccessivo prelievo e consumo ha determinato un tale impoverimento di queste specie nelle nostre acque da metterne a rischio la sopravvivenza.

Ed è per questo che da martedì 1 giugno entreranno in vigore le nuove disposizioni comunitarie, e con le reti con maglie da 50mm sarà difficilissimo se non impossibile pescare le ce'e (larve di anguilla) toscane, la neonata (larve di acciughe e sarde) siciliana e calabrese, e le telline prese sotto riva; non solo ma per pescare certe specie occorrerà allontanarsi ad oltre tre miglia dalla costa.
Un giro d'affari nella pesca del 5%, e che coinvolge in Italia 1.000 pescherecci e ben 4.000 addetti che praticano la pesca con reti a strascico o a circuizione. Sono queste alcune cifre.
Tanti anche cambieranno alcune abitudini alimentari, ma cambierà soprattutto l'economia di piccoli centri come Porticello, in cui la piccola pesca è estremamente diffusa, e dove già la limitazione delle "spatare" e la proibizione della cattura del tonno rosso, aveva inferto un colpo durissimo alla marineria locale.
Sinora il nostro paese aveva ottenuto continui rinvii della messa in atto della nuove normative, ma adesso nessun rinvio, anche se già richiesto, pare che sarà possibile.
Qualcuno propone di anticipare dal 1 agosto al 1 giugno e protrarre per tre mesi il "fermo biologico", intervenendo con la cassa integrazione per aiutare gli addetti del settore a superare il momento e ad adeguarsi alle nuove norme.
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, dopo un incontro al MIPAAF svoltosi nei giorni scorsi ha dichiarato:

"E' in via di costituzione , con apposito decreto, l'unità di crisi che avevamo annunciato nei giorni scorsi. Con essa monitoreremo l'impatto delle nuove misure tecniche, in vigore dal 1 giugno, previste dal regolamento del consiglio UE sulla pesca nel Mediterraneo".

L'unità di crisi sarà composta dai rappresentanti delle associazioni professionali e sindacali con l'obiettivo di coinvolgere anche gli altri ministeri interessati alla questione, in modo da poter stilare una lista di interventi possibili, assicurando così una risposta globale alle esigenze delle imprese e del personale imbarcato.
Oltre all'unità di crisi, è stato deciso anche l'avvio di una capillare e rigorosa attività di raccolta dati relativa alle catture, in modo da poter misurare in particolare l'impatto delle nuove reti per la pesca a strascico.
Proseguono intanto i contatti con la Commissione europea per facilitare l'applicazione delle disposizioni contenute nella regolamentazione comunitaria, anche per quanto riguarda le distanze minime dalla costa e l'attività delle draghe idrauliche.