Comuni del Coinres: si va dritti verso la decadenza degli amministratori

Comuni del Coinres: si va dritti verso la decadenza degli amministratori

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Notizie di queste ore danno per certo che l'Assessorato alla famiglia e alle autonomie locali ha avviato le procedure formali per arrivare a proporre al Presidente della Regione la firma dei decreti

di decadenza degli organi amministrativi (sindaco, giunta e consiglio) dei comuni facenti parte del Consorzio smaltimento rifiuti ATO  PA4.

Questo in applicazione di un articolo della recente legge sui rifiuti , la legge 9 del 2010, approvata due mesi fa dall'ARS.

L'iniziariva dell'Assessorato alle autonomie è stata avviata su input dell'Assessore regionale all'Energia Pier Carmelo Russo, per l'inadempienza di legge che prevede che i bilanci dei comuni debbono contenere, e ne sono parte integrante, al loro interno i bilanci delle società controllate o partecipate o dei consorzi di cui il comune fa parte.

L'assessore Pier Carmelo Russo ha inviato ai sindaci dei 23 comuni che fanno parte del Coinres una sorta di decalogo che contiene le inadempienze che possono portare alla decadenza degli organi amministrativi dei comuni, e li invita a mettersi in regola, cosa peraltro che difficilmente i sindaci potranno mettere in atto.

E' noto che il Coinres solo qualche settimana fa ha approvato i bilanci del 2007, mentre non sono stati ancora approvati i bilanci degli ultimi anni. I comuni aderenti al consorzio si sono sinora sempre giustificati con il fatto che la mancata approvazione dei bilanci del consorzio rifiuti non rientra nelle loro responsabilità perchè il Coinres che ha propri organi di gestione di controllo ( che in realtà sono i sindaci degli stessi comuni).

In mattinata c'è stata una conferenza stampa dell'assessore Russo che ha chiarito i termini dell'iniziativa.

 

Nei prossimi giorni verranno nominati dei commissari che avranno il compito di verificare le ragioni di queste gravi inadempienze di legge.

Il tipo di procedura avviata non ha niente a che vedere con la nota di Palazzo d'Orleans dell'altro ieri che sollecitava il conume a ripianare il proprio debito con l'AMIA, se non voleva incorrere nei rigori della legge.