Mezzi dei VV.UU. a secco: rischio blocco servizi

Mezzi dei VV.UU. a secco: rischio blocco servizi

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E' una tragicommedia che dura sin dall'inizio dell'anno: nessun distributore di carburante vuole più fare credito al comune, e le auto di servizio dei Vigili Urbani si bloccano.

Il Comune non riesce a trovare qualche decina di migliaia di euro per pagare i fornitori di benzina e gas, in un bilancio che prevede circa un milione di euro l'anno per indennità a sindaco, assessori e consiglieri, per un onere che non conosce mai "sforbiciate", anzi!; l' assessore Gino Di Stefano ha sostenuto di avere dovuto anticipare i 650 euro necessari per pubblicare in Gazzetta il bando per le urbanizzazioni delle aree P.I.P:, ma per anni abbiamo pagato degli "esterni" quale responsabile dell' Ufficio Tecnico e dell'Urbanistica, oltre che il direttore generale, per soddisfare la fame di sottogoverno dei partiti , PD in primis, (tutti uomini suoi al comando per 3/5 di consiliatura), e che nel periodo di vigenza dei loro incarichi ( ora si scopre sostanzialmente inutili, perché egregiamente ricoperti da figure interne) sono costati al Comune oltre un milione di euro.

Il comandante dei Vigili Urbani per settimane e settimane ha incontrato difficoltà a trovare circa 600 euro per rinnovare l'abbonamento al servizio che consente di risalire al proprietario partendo dalla targa dell'auto,e quindi di notificare le multe; ma non cessano consulenze e incarichi "ad libitum"; le poche centinaia di euro necessarie per turare qualche buca nelle strade sono diventate qualche centinaio di migliaio di euro di indennizzo sentenziati dal tribunale ad automobilisti che da quelle "scaffe" avevano ricevuto un danno, e che il comune dovrà sborsare.

Tranquilli: "Cappiddazzu paja a tutti".
Abbiamo sempre pensato che se i politici, (ed in Sicilia di qualsiasi colore), amministrassero le loro finanze private come amministrano quelle pubbliche, sarebbero già da tempo a vivere di carità pubblica e a dormire sotto i ponti.

Quando i fornitori di carburante chiusero le pompe, per un po' si fece ricorso ad anticipazioni di economato, poi quelle poche centinaia di euro si esaurirono.
Da allora pressocchè quotidianamente i vigili per fare un intervento anche urgente di qualsiasi natura, mettono assieme qualche spicciolo, rimediano i quattro- cinque euro sufficienti a fare i chilometri strettamente necessari e riportano il mezzo " a secco" in garage.
Adesso si sono stancati e si rischia l'interruzione di servizi essenziali, per una mancanza che ricade tutta intera sull'amministrazione.

Le solite lagnanze? Sì, certo. Ma che sembrano interessare pochi al di fuori degli addetti ai lavori.