La confisca di 800 milioni di euro- di Tommaso Impellitteri

La confisca di 800 milioni di euro- di Tommaso Impellitteri

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È recentissima la notizia della confisca di un patrimonio mafioso di ben 800 milioni di euro (circa 1500 miliardi delle vecchie lire!), appartenuto al  ras della sanità siciliana, il bagherese Michele Aiello.

Se è vero che sarebbe un'operazione culturale di "bassa lega" fare di "tutta l'erba un fascio" dei Cittadini bagheresi, così come dei Siciliani, in riferimento all'ex-presidente Cuffaro, è pur vero che noi cittadini, che crediamo nel valore dell'onestà, dovremmo rendere più esplicita la nostra condanna dei mafiosi, del fenomeno mafioso e dei collusi, con gesti, magari apparentemente "inutili", ma fortemente simbolici.
In tal senso, una preziosa opportunità sarà quella di riprendere quella campagna di sottoscrizione, avviata nel Novembre 2008 ".. gesto e impegno per una società bagherese civile libera dalla mafia", contro la in-cultura mafiosa, iniziativa simbolica di un popolo, che pubblicamente vuole compromettersi per cambiare.

Occorre riprendere quella campagna, anche se, purtroppo, dal mese di marzo 2010 è scomparso proprio quel registro su cui già più di un centinaio di cittadini bagheresi (compresi sindaco, assessori e vari consiglieri) aveva pubblicamente apposto la propria firma, "compromettendosi".

Ma Noi Cittadini lo riproporremo e certamente l'Amministrazione appoggerà l'iniziativa ancor più di prima.
Non possiamo non soffermarci a riflettere su questo patrimonio di ben 800 milioni di euro, costituito anche da varie strutture produttive, dove continuano a lavorare ben 400 persone che, grazie alla Magistratura, continuano però a mantenere col lavoro le proprie famiglie, insieme con immensi risparmi di fondi pubblici, fondi che in passato sono appunto serviti alla mafia e a realizzare illegalmente quel patrimonio, illegalmente perché rubati a noi cittadini.

Da qui, alcune semplici considerazioni.
Non è affatto vero che colpire la mafia significa togliere lavoro: i 400 lavoratori lo dimostrano.

Ma vi è di più. Si consideri che il piano triennale 2008-2010 di Bagheria prevede, per una molteplice varietà di opere da realizzarsi nel nostro territorio (strade, scuole, attrezzature sportive, edifici pubblici di vario genere, verde, parcheggi, reti idriche, reti fognarie, opere marittime, depuratore, riqualificazione costa, ville e territorio in generale come vera e propria attuazione del P.R.G., proiettate verso la latente vocazione turistica ....; opere che cambierebbero profondamente il volto stesso del nostro territorio, oltre che sprigionare forti e durature attività lavorative e produttive), una somma complessiva di 338 milioni di euro.

Ciò vuol dire che quegli 800 milioni di euro RUBATI A NOI CITTADINI corrispondono a ben più di due piani triennali!!!! E con una rimanenza che potrebbe consentire, a Bagheria, con i sui 60 mila abitanti, addirittura un ospedale da 180 a 300 posti letto!!! E molti altri milioni avanzerebbero!
Quanto lavoro vi sarebbe! Quanto lavoro e ricchezza mafiosi e collusi hanno sottratto a Bagheria!?

Quanto e quale qualità di futuro la mafia ha sottratto ai nostri giovani costretti ad elemosinare un posto (l'unica cosa che si è costretti a fare) o peggio (soprattutto i più preparati) ad andare via da Bagheria, dalla Sicilia, dall'Italia!
I mafiosi, i collusi e la cultura mafiosa sono una CANCRENA!
Abbiamo ancora bisogno di altro per COMPROMETTERCI???

A noi tutti, cittadini che si crede nell'onestà, il diritto-dovere di rendere costruttivamente e responsabilmente "caldi" i mesi a venire, sotto l'aspetto dell'impegno civile e morale, per un profondo e autentico riscatto di questo nostro territorio.


Noi Cittadini per Bagheria

 

 

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