Intervista a donna Vittoria Alliata di Valguarnera - di Angelo Gargano

Intervista a donna Vittoria Alliata di Valguarnera - di Angelo Gargano

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"In questo giardino, dove è ritornata la statua del dio Pan, io voglio costruire un parco per tutti". Qualche giorno fa, sul Giornale di Sicilia, un bella notizia  per Villa Valguarnera, per Bagheria, per la cultura siciliana:

Le statue di Villa Valguarnera, che erano state rubate nel 1987, riprendono il posto che  avevano nella villa.

 

Qual è stato l'iter che ha portato al recupero di questi straordinari beni architettonici?

"Le statue furono rubate nel 1987 in modo molto misterioso. Si tratta infatti di nove statue da 250 kili ciascuna. Furono sottratte da una persona sola fermata con un furgone stracarico.Pensate che le opere sono in marmo e dotate di grossi perni avvitati in modo particolare. Le indagini non hanno mai accertato come siano state trafugate. Furono poi depositate a palazzo Villafranca, la nostra dimora di città e recuperate a Palermo.
Vi è poi stata una lunghissima vertenza, col Seminario arcivescovile, per ragioni ereditarie. Queste statue sono rimaste "prigioniere" per molto tempo in un androne, impolverate e piene di fuligine. Poi grazie alla sensibilità di padre Mangano, parroco del seminario arcivescovile, si è addivenuti ad un accordo e abbiamo riportato le statue nella loro casa."

Adesso sono tornate  al loro posto....

"E' stata un'operazione molto complessa: l'istallazione con la gru, il trasporto dei perni e di alcuni pezzi. Una radicale pulizia perchè erano veramente diventate nere, molte teste erano spezzate. Mancano infatti parecchi pezzi, persi un po' durante il furto, un po' nell'androne di Villafranca.Riteniamo l'intera operazione un simbolo molto forte anche perchè non è mai facile riuscire a fare qualcosa. Ci stiamo preparando a fare  altre opere di abbellimento."

Come dialogano le statue con l'intero complesso di Villa Valguarnera?

"Come possiamo apprendere dal libro di Rosanna Balistreri, le statue rappresentano l'elemento fondamentale. Sono il percorso alchemico dell'essere: il significato simbolico di Villa Valguarnera: il viaggio di colui che vuole arrivare alla conoscenza e alla purificazione della sua anima. La villa è fatta a forma di chiave si estende fino alla Montagnola, lungo questi viali, lungo questo percorso, ci sono delle statue che rappresentano le ninfe accompagnatrici del viaggiatore in questo itinerario verso la conoscenza dell'essere."

Una delle statue ritornate si chiama "Aglaia" rappresenta la luce, la conoscenza della perfezione."

Lei si è data una missione: riportare Villa Valguarnera, per quanto possibile, all'antico splendore

"Io da oltre vent'anni mi batto contro una burocrazia ottusa che appena un mese fa mi ha recapitato una multa per aver tagliato, in modo esemplare, un ficus con i tecnici dell'orto botanico. Una burocrazia che permette gli scempi edilizi : costruzione di case che poi sono state sequestrate per mafia.
Mentre non da nessun aiuto a gente come me che ha rinunciato a parte della sua vita per rimanere qui e dare il proprio contributo per il recupero di questa villa"

A che punto sono i lavori?

"Completamente bloccati. La Cappela è crollata. Ovunque pezzi d'intonaco che vanno cadendo. Se crolla il ponteggio lungo il viale non potremo più entrare. Chi, come noi, si impegna per restituire al pubblico questo posto viene ostacolato. Ma per chi?, per che cosa? Io chiedo collaborazione, voglio salvare questa casa affinchè sia un bene di tutti."

In questi ultimi anni stiamo assistendo al recupero di vari monumenti bagheresi: vedi villa Cutò, villa Cattolica, oggi Palazzo Butera, la Certosa e tanti altre residenze settecentesche, anche private come Palazzo Villarosa e Villa Ramacca vengono rimesse a nuovo, mentre quelli che sono i due gioielli della città: villa Palagonia e villa Valguarnera non sono oggetto di interesse e di intervento pubblico e vengono di fatto abbandonati a se stesse, perchè chiaramente i prorpietari non hanno le risorse. Cosa si potrebbe fare o ipotizzare per attivare un  percorso di vero recupero, e rilancio?

"Io sono stata ostacolata già diversi anni fa. Non mi hanno consentito di fare nulla e qualcuno dovrà assumersi la responsabilità del crollo della Cappella e del degrado strutturale in genere. Da parte mia posso organizzare delle visite al pubblico, come la passeggiata in bicicletta che la prossima domenica organizzeremo, ma devo stare sempre col patema d'animo che lungo il viale crolli il ponteggio.

La sovrintendenza ai beni culturali si oppone al restauro dietro pastoie burocratiche di poco conto, quando il suo compito è quello di agevolare un proprietario motivato come sono io. Sono tuttavia riuscita a fare dei lavori per salvare l'edificio diversi anni fa, quando c'era il presidente della Regione Campione il quale mi ha mostrato una sensibilià culturale molto particolare.

Mi sono fermamente opposta a tanti tentativi di lottizare abusivamente questo posto. Devo fare una vera e propria lotta fisica e subisco vessazioni di ogni tipo: mi hanno persino strangolato i cani, i miei adorati cani. Nel 2010 è vergognoso che una sola persona è costretta a fronteggiare ciò che sarebbe compito delle forze dell'ordine. Il forte auspicio è che dopo oltre vent'anni questa villa possa essere restituita alla fruizione del pubblico col suo immenso patrimonio botanico . In questo giardino, dove è ritornata la statua del dio Pan, io voglio costruire un parco per tutti".

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