Cronaca

Due episodi di criminalità che collegatia quelli verificatisi nei giorni scorsi costringono le forze dell'ordine ad un impegno straordinario. la rapina al Credito siciliano che si trova all'incrocio di via Mattarella al civico 46, è accaduta intorno alle 12.15 di oggi: un uomo solo e disarmato è entrato dentro l'agenzia e con fare minaccioso ha scavalcato il banco che separa i clienti dagli impiegati.

Proprio in quel momento il cassiere G.P. stava consegnando 1.000 euro in contanti ad una cliente; il bandito ha afferrato per il collo con violenza l'impiegato, lasciandolo in uno stato di comprensibile choc, e gli ha praticamente strappato di mano i mille euro riguadagnando rapidamente l'uscita.

Pare che fuori ad aspettarlo ci fosse un complice, forse con un mezzo, con il quale i due si sono dileguati. 

La Polizia che è intervenuta immediatamente, oltre agli interrogatori e ai rilievi di rito, ha chiesto l'intervento della Squadra scientifica da Palermo, perchè pare che il malvivente abbia lasciato impronte digitali rilevabili. 

Naturalmente verranno esaminate anche le immagini registrate dalla telecamera sistemata all'interno e all'esterno dell'Istituto di credito.

Alle 10.30 di oggi invece c'è stato uno scippo che ha fruttato ai delinquenti ben mille euro, corrispondenti all'importo della pensione appena prelevata, ai danni di una signora F.C. di 58 anni.

La donna aveva prelevato il suo rateo di pensione presso l'ufficio Postale di via Costanza d'Altavilla, quando nel rientrare a casa, è stata affiancata nella via San Fratello, una traversa di via Palagonìa, da due giovani  a bordo di un motociclo entrambi che indossavano dei caschi, che le hanno strappato la borsa.

La donna è stata trascinata per terra, ed oltre al trauma psicologico, ha riportato escoriazioni alle mani e alle braccia che le sono state medicate presso il locale Punto Territoriale di emergenza (Pronto Soccorso)

I ladri hanno operato in entrambi i casi in pieno giorno negli intervalli di tempo in cui i proprietari erano assenti.  Il bottino è stato di particolare entità, oltre 20.000 euro, nel furto perpetrato in un appartamento che si trova proprio all'incrocio di via Mattarella, dove gli occupanti nella giornata di venerdì si erano assentati per non più di mezz'ora: in una manciata di minuti sono stati rubati gioielli per un valore notevolissimo.

La porta era stata aperta con un stratagemma ingegnoso; un pezzo di lastra per radiografie che viene inserita nella fenditura tra la porta e il telaio: i ladri forse sono fuggiti di corsa intuendo l'arrivo dei proprietari che hanno trovato la porta dell'appartamento spalancata, mentre il cassetto dove custodivano i preziosi del tutto svuotato.

In contrada Incorvino sempre oggetti in oro, anche se per un valore di minore entità, sono stati asportati dall'abitazione e sempre in un  momento in cui i proprietari erano assenti.

I ladri erano entrati forzando una apertura esterna.

Indaga la Polizia. 

A conclusione degli accertamenti esperiti sul luogo in cui si sono svolti i fatti ed ai successivi interrogatori dei protagonisti, i Carabinieri di Bagheria sono riusciti a ricostruire i contorni del fatto di sangue che ha visto a conclusione  un giovane ricoverato all'Ospedale Civico per due coltellate al fianco, in condizioni per fortuna non gravi, e un padre e un figlio denunciati per lesioni.

Inizialmente la discussione  molto accesa, è scoppiata all'interno di una abitazione di via Alessandria, traversa di via Goethe, tra due giovani; la lite è rapidamente degenerata ed uno dei giovani ha avuto la peggio.

Quest'ultimo è rientrato a casa, che si trova poco distante e dopo avere riferito in famiglia quanto accaduto è ritornato con il padre presso l'abitazione in cui la lte si era svolta; i Carabinieri hanno accertato che le cui intenzioni iniziali del genitore del giovane erano quelle di fare da paciere e di chiarire i temini della discussione.

Così però non è stato.

Durante il chiarimento però i toni sono tornati a riscaldarsi anche per l'intervento di altri componenti del nucleo familiare, ed al culmine della lite è saltato fuori un coltello: il giovane, che era stato raggiunto nella propria abitazione è rimasto ferito da due fendenti, dati con un coltello da cucina ritrovato poi dai carabinieri in casa del giovane ferito.

A quel punto i feritori, padre e figlio,  si sono allontanati e sono rientrati nella propria abitazione dove sono stati poi prelevati dai carabinieri e portati in Caserrma: ne sono usciti in tarda serata con una accusa di lesioni.

 

In copertina  foto di archivio

 

La scorsa notte, ad Altavilla Milicia, nel tratto di SS. 113 che parte dal bivio e passa per la Stazione FF.SS., si è verificato il furto dei cavi elettrici dell’impianto pubblico che illuminava la strada statale fino al confine con Casteldaccia.

La conseguenza di questo gesto è stata l’ oscuramento totale di un tratto di strada che nel passato, complice il buio, ha visto il verificarsi di gravi incidenti a danno di pedoni e pendolari. 

Questo è l’ultimo di una serie di furti ed atti vandalici ai danni del patrimonio comunale, dopo il furto della copertura in rame del cordolo del belvedere (circa 60Mt), il furto dei cavi dell’impianto elettrico del campo sportivo ed il grave danneggiamento degli spogliatoi e delle docce ed il furto del carburante e delle batterie degli automezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.

In molti casi l’intervento e la costante presenza degli uomini della locale stazione dei Carabinieri è stato provvidenziale ed efficace a scongiurare danni anche peggiori.

Il sindaco di Alltavilla Milicia, Nino Parisi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Questa è l’ultima di una sequenza impressionante di furti verificatasi negli ultimi tempi in danno ai beni pubblici del patrimonio comunale. La reiterazione di questi atti vandalici, davvero vergognosi,in lasso di tempo così breve, è un fenomeno assai strano e che lascia molto pensare" 

"Sono atti esecrabili e deplorevoli  messi in atto da criminali senza scrupoli che meriterebbero di vivere solo nelle patrie galere, piuttosto che in una società civile o in un paese tranquillo come il nostro".

E’ davvero sbagliato il tentativo di giustificare tali gesti infami, riconducendoli alla disperazione determinata dalla grave crisi economica che attanaglia le famiglie.
Altavilla è popolata, per lo più, da persone civili, oneste e perbene. Persone che vivono la loro condizione di attuale disagio economico con grande dignità e sensibilità, senza ricorrere a quei gesti criminali messi in atto da pochi balordi inqualificabili
.”

 Nino Parisi, sindaco del comune di Altavilla Milicia
 

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