Cronaca

Mai pensato di stipulare un contratto per una regolare fornitura e conseguente pagamento; così sarebbero andati avanti per dieci anni, secondo le accuse dei Carabinieri, i titolari di una intera palazzina di case popolari assegnate nel 2002 a San Cipirrello.

Sono stati i carabinieri a scoprire che  i residenti in quel condominio avevano escogitato e  messo in opera un complesso sistema di tubature che dalla condotta pubblica della rete idrica cittadina andava ad alimentare un serbatoio sistemato all'interno del condominio, e da qui ai vari appartamenti per il consumo familiare; ma nessuno che si fosse mai sognato di ricordarsi che per il consumo dell'acqua va pagata una bolletta.

Infatti l'APS ha accertato che dal 2007 nessuno, da quel condominio aveva mai inoltrato una richiesta per una regolare fornitura idrica.

Magari all'inizio avranno cominciato per necessità, ma dieci anni sono francamente troppi per sistemare una situazione di precarietà.

Per questo motivo i Carabinieri di San Cipirrello hanno arrestato per fragranza di reato con l'accusa di furto aggravato i 17 assegnatari degli alloggi, e hanno denunciato in stato di libertà otto assenti.

Naturalmente nel condominio c'erano insospettabili incensurati assieme a qualche pregiudicato.

Dopo la convalida degli arresti i condomini "furbi" sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

dai giornali

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo conducono dalle prime ore del mattino una vasta operazione per l’esecuzione di 18 provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese a carico di altrettanti soggetti responsabili spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e rapina in concorso.

L’operazione denominata “PIAZZA PULITA” conclude una complessa attività investigativa, sviluppata dalla Compagnia Carabinieri di Misilmeri con la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese (Procuratore Capo Dott. Alfredo MORVILLO e Sostituto Procuratore Dott. Giacomo URBANO).

Si tratta di complesse e articolate indagini sviluppate dal 2010, che hanno consentito di individuare una rete di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e hashish nell’hinterland orientale di Palermo, con particolare riguardo alla piazza di spaccio di Misilmeri, il cui giro d’affari è stato stimato in oltre 15.000 € settimanali.

Le indagini hanno inizio quando, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, un giovane di Misilmeri, assuntore abituale di cocaina, dichiara di averla acquistata in quel centro da un certo “Massimo” poi identificato in URSO Massimiliano, uno degli arrestati.

I militari davano quindi inizio a un’intensa attività a carico del giovane URSO che, consentiva di delineare il suo ruolo attivo nello spaccio di stupefacenti sulla “piazza” locale ed a Palermo (in zona corso dei Mille), e di identificare altri soggetti a lui vicini che collaboravano nell’approvvigionamento e nello spaccio al dettaglio.

In particolare, le attività investigative hanno consentito di appurare che l’URSO era noto a Misilmeri quale punto di riferimento per quanti avessero voluto, anche occasionalmente, acquistare stupefacenti. A suo carico sono emersi oltre 100 episodi di spaccio di singole dosi, la maggior parte delle quali recuperate e poste sotto sequestro.

Lo spaccio spesso era preceduto da una chiamata o da un sms dell’acquirente, che proponeva all’URSO di incontrarsi in uno dei bar della piazza centrale di Misilmeri. La dose era indicata col termine “birra” o “mezza birra”, secondo il quantitativo da acquistare, un grammo o mezzo grammo. La consegna avveniva quindi su appuntamento, in luoghi aperti al pubblico, in modo da non destare alcun sospetto.

Il giovane pensava di avere messo a punto un sistema infallibile: si muoveva a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata e portava con se una singola dose, così che, in caso di controlli da parte dei Carabinieri avrebbe rischiato al massimo una segnalazione alla Prefettura per uso personale di stupefacenti. Non aveva tuttavia immaginato che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Misilmeri lo stessero monitorando a distanza.

L’URSO inoltre – come già detto – si avvaleva di persone a lui vicine che lo coadiuvavano nello spaccio: la sua convivente e compagna DIOGUARDI Loredana, BENIGNO Santo, SERRA Francesco, CIRRITO Domenico, VIVIRITO Giuseppe, PEREZ Davide.

A procurare loro lo stupefacente, principalmente cocaina, era DI GRIGOLI Vincenzo (detto Maurizio), che veniva talvolta collaborato dalla compagna VITRANO Nunzia, madre di CIRRITO Domenico inserito nel giro dello spaccio proprio dalla donna.

La droga veniva fornita anche ad acquirenti di Villabate e Palermo, i quali si sentivano evidentemente più tutelati nella loro riservatezza dal sistema di approvvigionamento al dettaglio messo in atto a Misilmeri; l’acquisto su altre piazze di spaccio li avrebbe esposti a maggiori rischi di controlli e alla possibilità di essere segnalati alla Prefettura per uso personale non terapeutico di droga.

Le risultanze investigative hanno ricostruito un’articolata catena criminale, che coinvolge anche corrieri residenti nel napoletano, confermando la provincia partenopea quale canale privilegiato di acquisizione dello stupefacente.

Difatti DI MARZO Angela, PALADINI Ciro e RUSSO Fabio sul versante napoletano, e GUIDA Antonino, GUIDA Fabio e ROMANO Giovanni sul versante palermitano, hanno dimostrato di riuscire ad ideare e portare a compimento, anche grazie alle loro “conoscenze” importanti nelle piazze di spaccio di Scampia, il trasporto di ingenti quantitativi di eroina dalla Campania, come dimostrato il 24 marzo 2011, quando proprio la DI MARZO e il PALADINI vennero tratti in arresto, poiché sorpresi con mezzo chilo di eroina purissima, nel porto di Palermo mentre sbarcavano da un traghetto proveniente da Napoli.

Gli altri indagati VIVIRITO Giuseppe e SERRA Francesco fungevano invece da “corrieri”, trasportando chili di droga, soprattutto hashish da Palermo alla provincia di Siracusa, dove veniva acquistata e spacciata da LIOTTA Paolo, residente ad Avola. Proprio il 31 marzo 2011, infatti, il VIVIRITO e il SERRA vennero bloccati e tratti in arresto dai militari sull’autostrada “Palermo-Catania” poiché sorpresi con tre chili di hashish, che stavano trasportando a Siracusa e che erano destinati a LIOTTA Paolo che ne avrebbero curato lo spaccio al dettaglio.

A carico dei soggetti implicati nelle attività di spaccio, sono altresì emersi gravi indizi di reità in ordine al reato di rapina, in relazione ad alcuni episodi di violenza con sottrazione di orologi e altri beni di valore ai danni di assuntori abituali in difficoltà nel corrispondere le cifre di acquisto dello stupefacente. L’11 gennaio 2011, mentre erano in corso le indagini, infatti, un giovane di Misilmeri, si presentava presso la Stazione Carabinieri denunciando di aver subito una rapina da parte di soggetti a lui sconosciuti, nel corso della quale gli era stata sottratta la somma contante di euro 150 e un orologio griffato del valore di circa 500 euro. La denuncia trovava invece riscontro nelle indagini in atto da parte dei Carabinieri, i quali erano in grado di stabilire che la rapina subita dal giovane mediante percosse e minacce era stata posta in essere da URSO Massimiliano e SCHIMMENTI PATINELLA Giovanni, i quali evidentemente esigevano il pagamento di una “partita” di droga.

L’attività posta in essere dai Carabinieri ha consentito inoltre di identificare oltre 200 assuntori e segnalarli al competente Ufficio Territoriale del Governo.

A poco più di due mesi dall’operazione “Sisma” con cui i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo avevano azzerato i vertici della famiglia mafiosa di Misilmeri, i militari della locale Compagnia hanno inferto un altro duro colpo alla criminalità locale, traendo in arresto soggetti che gestivano lo spaccio delle sostanze stupefacenti da Napoli a Misilmeri, con ramificazioni anche nella provincia di Siracusa.

Sono tuttora in corso le ricerche di uno dei destinatari del provvedimento, al momento sottrattosi all’arresto.

 

Di seguito i soggetti interessati dal provvedimento cautelare:

1. URSO Massimiliano 36enne di Misilmeri;

2. DIOGUARDI Loredana, 38enne di Misilmeri, convivente dell’URSO;

3. DI GRIGOLI Vincenzo, 48enne di Palermo;

4. VITRANO Nunzia, 42enne di Misilmeri, compagna del DI GRIGOLI;

5. CIRRITO Domenico, 19enne, figlio della VITRANO;

6. BENIGNO Santo, 40enne di Bagheria;

7. SERRA Francesco, 35enne di Misilmeri, frazione Portella di Mare;

8. VIVIRITO Giuseppe, 40enne di Palermo;

9. ROMANO Giovanni, 37enne di Palermo;

10. GUIDA Antonino, 41enne di Palermo;

11. GUIDA Fabio, 31enne di Palermo;

12. PEREZ Davide, 22enne di Belmonte Mezzagno;

13. SCHIMMENTI PATINELLA Giovanni, 27enne di Misilmeri;

14. LIOTTA Paolo, 31enne di Avola (SR);

15. DI MARZO Angela, 49enne di Melito di Napoli;

16. PALADINI Ciro, 44enne di Napoli;

17. RUSSO Fabio, 25enne di Napoli.

ufficio stampa provinciale Carabinieri 

 

Nell’ultima settimana le Compagnie della Guardia di Finanza di Bagheria, Partinico e Termini Imerese, dipendenti dal Comando Provinciale di Palermo, hanno sviluppato un diffuso piano coordinato di controlli fiscali mirati nelle citate località, esteso a Terrasini ed a Cefalù.

Obiettivo principale del piano è stata le verifica del rispetto dell’obbligo del rilascio di scontrini e ricevute fiscali, per la tutela degli esercenti commerciali rispettosi delle regole.

Tutti gli interventi sono stati svolti nei confronti di obiettivi selezionati sulla base di precedenti attività di intelligence ed analisi mediante le banche dati a disposizione delle Fiamme Gialle, al fine di orientare i controlli verso gli operatori che più di altri si caratterizzano per il potenziale rischio di irregolarità fiscale.

Questo metodo ha consentito di riscontare un’ elevata percentuale di violazione sul totale dei controlli effettuati.

Su oltre 200 attività commerciali ispezionate, appartenenti a tutte le diverse categorie economiche tenute all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, sono stati riscontrati 145 casi di mancato rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale o di omessa installazione del misuratore fiscale.

Nel complesso, l’incidenza delle irregolarità verbalizzate è stata pari al 60% degli operatori controllati.

Una quota significativa degli interventi, è stata concentrata nei mercatini rionali presenti nei territori rientranti nella circoscrizione territoriale delle Compagnie di  Bagheria, Partinico e Termini Imerese.

Proprio nei mercati, si è registrato il picco più alto di irregolarità, con una incidenza pari all’85%.

Negli stessi mercatini, soprattutto a Bagheria e Partinico, la Guardia di Finanza ha anche sequestrato a carico di ambulanti completamente abusivi, circa 500 “pezzi” contraffatti fra Cd musicali e DVD contenenti opere cinematografiche illecitamente riprodotte, nonché borse, cinture ed accessori vari con il loghi falsi di famose griffe fra cui Burberry, Guess, Alviero Martini, Gucci, denunciando alla Procura della Repubblica 3 persone.

Si tratta del primo piano del genere avviato nella provincia nell’imminenza della stagione estiva appena cominciata, che vedrà le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Palermo intensificare ulteriormente l’azione di controllo soprattutto nelle località turistiche e balneari, nella prospettiva di assicurare che i commercianti che operano nella legalità e che in questo periodo aspirano ad una giusta espansione dei propri affari, non vengano compromessi da chi continua a violare le regole.

Dall’inizio dell’anno a tutto il mese di maggio 2012, ammontano a 3.035 i controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali svolti dalla Guardia di Finanza di Palermo, su tutto il territorio provinciale, con una percentuale di irregolarità, riferita a 1.414 soggetti verbalizzati, di circa il 47%, che sale all’82% nella sola città capoluogo.

Nello stesso periodo sono stati 12 gli esercizi commerciali chiusi per alcuni giorni dalla Guardia di Finanza, in quanto verbalizzati per mancato rilascio del documento fiscale 4 volte nell’ultimo quinquennio e 22 le proposte di ulteriore chiusura inoltrate dai finanzieri all’Agenzia delle Entrate per la stessa ragione.

Guardia di Finanza
COMANDO PROVINCIALE PALERMO

_______________________________________________________________________________

Guardia di Finanza - Comando Provinciale Palermo
90135 - Palermo, Via F. Crispi, 226
Telefono 091/7442109 – Fax: 091/7442163
 

Gli agenti del nucleo antidroga della questura di Palermo, allertati da una telefonata anonima, hanno bloccato allo svincolo di Bagheria un'auto al cui interno erano occultati 50 kg di hashish divisa in panetti, per un valore di 500,000 euro

A segnalare l'arrivo del veicolo e' stata una telefonata anonima di un uomo con uno spiccato accento napoletano.

Si tratta dello stesso misterioso personaggio che, fra il 2011 e il 2012, ha fornito delle dritte consentendo alla polizia di sequestrare ingenti quantitativi di droga. E’ ormai noto come “l’anonimo napoletano”, dal marcato accento campano che mostra nelle sue telefonate. Già altre sei volte ha chiamato la sezione antidroga della questura di Palermo fornendo informazioni precise e veritiere che hanno sempre portato a dei risultati concreti.

I poliziotti hanno quindi sorvegliato lo svincolo autostradale di Bagheria e al passaggio della vettura "incriminata"  hanno intimato l'alt. L'uomo alla guida è apparso subito nervoso e non ha saputo fornire validi motivi sulla sua presenza in quel luogo. Gli agenti hanno così proceduto alla perquisizione del mezzo, dove, all'interno del portabagagli si trovavano occultati circa 50 kg di hashish diviso in panetti.

L'ingente quantitativo di droga era sicuramente destinato a rifornire il florido mercato dello spaccio gestito dalla malavita organizzata nel capoluogo.

Altri articoli...

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.