Cronaca

Anche per quest’anno, l’Ufficio circondariale marittimo di Porticello sarà impegnato nell’operazione “mare sicuro” prevista per tutto il territorio nazionale dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto- guardia costiera.

L’obiettivo sarà quello di garantire il rispetto delle regole di sicurezza predisposte a tutela dei bagnanti e dei diportisti, che cominciano già ad affollare le nostre spiagge.
In particolare l’attività che sarà svolta in sinergia con le amministrazioni comuni territorialmente competenti di Bagheria – Santa Flavia – Casteldaccia – Altavilla Milicia e Trabia, vedrà l’impiego di pattuglie terrestri e mezzi nautici e sarà finalizzata principalmente a svolgere una funzione di divulgazione delle recenti ordinanze emanate dall’ufficio circondariale marittimo di Porticello sulle disposizioni in materia di navigazione da diporto, ludico – ricreativa, regolamentazione degli sport acquatici nonchè l’ordinanza di sicurezza balnerare del 2012, continuando in tal modo l’attività dis sensibilizzazione avviata nei mesi scorsi con conferenze sui predetti temi , tenute tra i banchi du scuola.

Nell’ambito dei piu’ alti profili istituzionali del corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, in ossequio alla funzione di garante della fascia costiera ad esso istituzionalmente attribuito, è quindi pianificata, anche in collaborazione con altre forze di polizia, una intensa attività di vigilanza sull’utilizzo delle spiagge e degli specchi acquei destinati alla balneazione ed al controllo per prevenire e reprimere comportamenti contrari alla sicurezza e favorire la corretta fruizione dei litorali.

Ancora una volta, pertanto, con l’auspicio di una sicura estate per tutti, si evidenzia che l’ufficio circondariale marittimo di Porticello e’ disponibile per ogni utile informazione in tema di sicurezza della balneazione e della navigazione nonche "di tutela ambientale, anche on-line attraverso il sito internet della Guardia Costiera.”
 

Un incedio di ragguardevoli proporzioni si è sviluppato oggi a a monte Catalfano lato Mongerbino, in una zona classificata come riserva naturale floro faunistica.

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A causa del vento il proprietario di un terreno adiacente la litoranea di Mongerbino all'altezza dell'imboccatura della via sant'isidoro monte,che stava bruciando delle sterpaglie, non è riusciuto a tenere sotto controllo le fiamme che si sono sviluppate verso la montagna.

La zona è piena di case di villeggiautura quasi tutte gia abitate per cui è tanta la preoccupazione dei residenti i quali temono che un cambio del vento possa coinvolgere le loro abitazioni.

A bruciare è quasi esclusivamente macchia mediterranea e fortunatamente le fiamme non hanno scavalcato la cresta della montagna alle spalle della quale inizia il parco naturalistico di monte catalfano vero e proprio.

C'è apprensione tra i residenti che abbiamo incontrato a vedere le fiamme benchè basse lambire le case, e critiche alla macchina dei soccorsi: Un' abitante ci dice senza mezzi termini -"è una vergogna, è da stamattina che l'incendio è partito, ed abbiamo assistito ad un continuo rimpallarsi la competenza ad intervenire tra Forestale e Vigili del fuoco"-. Un altra donna abitante di una delle case più vicina alle fiamme, rientrando a casa ignara del fatto, resta sbigottita di fronte alla vista che le si presenta, e ci comuica che comunque e una storia che si vive ormai ogni anno.

altIn effettti l'incendio avrebbe potuto essere domato ben prima che si estendesse così tanto se l'intervento delle autorità preposte fosse stato piu tempestivo.

Adesso un elicottero dei vigili del fuoco sorvola la zona gettando acqua sulla fiamme e sta mettendo in sicurezza l 'intera area, mentre altre squadre in arrivo da Palermo aggrediranno l'incendio dall'alto salendo da Monte Catalfano.

altQuesta, come tutte le colline e i molti terreni abbandonati di Bagheria, sono ad altissimo rischio d' incendio, essendo, nonostante un ordinanza sindacale rimasta lettera morta che obbliga i proprietari a pulire i terreni, coompletamente lasciati all'incuria e dove le sterpaglie secche prendono fuoco con estrema facilità

Per fortuna non c'è stato nessun danno a cose o persone, ma la stessa cosa non si può dire per la fauna e la flora di monte Catalfano.  

 

VAI AL VIDEO http://www.dailymotion.com/video/xrkjip_incendio-a-monte-catalfano_news

Alle 12.45 di oggi un incendio è improvvisamnete scoppiato all'interno di un cantiere edile sito , in via Livio Andronico di fronte al civico 2, alle spalle della gelateria Anni 20, nel pieno centro abitato di Bagheria.

A prendere fuoco è stato un grosso cumulo di spazzatura e di materiale di risulta di cantiere che era stato ammassato all' interno dello stesso cantiere dove gli operai stanno costruendo un immobile.

Le fiamme rischiano di propagarsi velocemente all'area circostante, mettendo a repentaglio la sicurezza degli immobili vicini.

Gli operai del cantiere hanno provato a domare l'incendio non riuscendoci. Mentre scriviamo si attende l'arrivo dei Vigili del fuoco da Palermo.

Alle 13.15 sono arrivati i Vigili del Fuoco che si accingono a spegnere il pericoloso incendio.

E’ sui giornali cittadini di ieri: diecimila multe in soli 45 giorni per sosta selvaggia a Palermo: Street control il sistema di telecamere mobili a bordo delle auto della polizia municipale immortala con una foto le targhe delle auto posteggiate a “capocchia”, in doppia fila soprattutto.

Il sistema di controllo acquisisce i dati su un computer che poi, a fine turno, vengono trasferiti al “cervellone” centrale della SISPI che risale ai proprietari delle auto guidate da automobilisti indisciplinati, ed entro quaranta giorni arriva la multa.

Quattro auto attrezzate con il sistema Street control sono costate al Comune di Palermo 40.000 euro.

Un investimento ben fatto, se si pensa che già ad oggi ci sarà un introito potenziale di circa ottocentomila euro per il comune di Palermo, ma soprattutto, perché questo crediamo sia lo scopo finale, per avere un traffico appena più civile e ordinato.

E Street control assieme ai due autovelox fissi sistemati in viale della Regione i frutti li sta dando, anche in termini di maggiore sicurezza del traffico.

Ci sono automobilisti già sanzionati più volte che hanno capito l’aria che tira e si adeguano.

Tra l’altro a dimostrazione che il comune di Palermo non intende utilizzare il sistema per fare cassa, l’elenco delle strade in cui circolano le auto dotate delle telecamere di Street control viene settimanalmente aggiornato e pubblicato sul sito ufficiale del comune di Palermo

I vantaggi di Street control rispetto al sistema tradizionale delle multe elevate con taccuino alla mano ?

Intanto la rapidità dell’intervento; non c’è bisogno che gli agenti di Polizia Municipale scendano con il solito sussiego e bon ton dalle loro auto, dando il tempo all’automobilista indisciplinato che solitamente viene lestamente allertato da un rete di solidarietà,(il cassiere del bar o del supermercato, il posteggiatore abusivo, ecc…) di precipitarsi a spostare l’auto

E poi l’oggettività del rilevamento, messo in atto dall’occhio neutrale della telecamera.

E a Bagheria?

Pensatevi a bordo di un’auto che immortala in certe ore della giornata, la scia ininterrotta di auto in doppia fila nel corso Butera o in via Dante o di via Papa Giovanni.
Una vera manna per le esauste casse comunali. Ma nel nostro “borgo selvaggio” queste cose non solo non si fanno, ma neanche si pensano.

Noi comprendiamo che in un periodo come questo, tra grandinate di IMU, Tarsu, regali e abiti per matrimoni e prime comunioni non si sente certo il bisogno di qualche bel verbale da 80 euro.

Ma qualcosa per cercare di frenare l’indisciplina dilagante di auto e motorini andrebbe pur fatto.

A Bagheria, ricordiamolo, ci fu un tempo in cui funzionò addirittura l’autovelox, ci fu un tempo in cui gli incassi delle multe arrivarono a quasi un milione di euro; ci fu un tempo, a dire il vero, in cui le amministrazioni si impegnavano anche per il recupero dell’evasione di Tarsu e Tosap.

Certo per evitare le mazzate potrebbe servire la prevenzione e il convincimento.

Ma per noi siciliani, palermitani o baarioti doc questi sistemi soft servono a poco.

Come si dice in dialetto conosciamo e comprendiamo un solo linguaggio, e cioè “u scrusciu ri catini”.


 

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