Presa di possesso simbolica di alcuni beni confiscati.Il sindaco: saranno una risorsa per la città

Presa di possesso simbolica di alcuni beni confiscati.Il sindaco: saranno una risorsa per la città

cronaca
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Stamane il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, accompagnato dalla presidente del consiglio, da quasi tutta la giunta e da parecchi consiglieri comunali di tutti i gruppi consiglieri comunali, hanno preso simbolicamente possesso al complesso SICIS di via Papa Giovanni di alcuni tra i beni confiscati alla mafia ed assegnati al comune di Bagheria.

Appartamenti, sedi di uffici, scantinati, per un valore pesato ad occhio almeno di una mezza dozzina di milioni di euro. Più in dettaglio si tratta di due attici presso il complesso SICIS appartenuti ai fratelli Francesco e Giovanni Bruno, un appartamento sempre nello stesso stabile confiscato a Nicola Greco, una palazzina su due piani ed uno scantinato, un tempo adibita ad uffici di imprese operanti nell'edilizia, oltre a diversi magazzini e ad uno scantinato sempre nello stesso complesso SICIS di oltre 2.000 mq.

Lo stato di conservazione degli immobili è buono anche se dei lavori importanti dovranno essere realizzati per renderli effettivamente fruibili per allocare servizi non solo comunali ma anche di quesgli Enti di utilità pubblica, l'ufficio del lavoro, l'ufficio delle tasse o quello per la riscossione, la Serit per capirci che ne hanno fatto richiesta.

"Il nostro obiettivo - spiega mentre va avanti nella visita il sindaco Patrizio Cinque - è quello di risparmiare i soldi di quei locali per i quali il comune paga onerosi canoni di affitto, quindi si penserà a qualche cosa che sia utile per tamponare le emergenze abitative legati alle famiglie degli sfrattati, e poi si penserà  a destinare quelli che potranno rivelarsi adatti anche alle Associazioni del territorio"

"Completeremo la ricognizione di tutti i beni - continua il sindaco - quindi ci siederemo con i tecnici attorno ad un tavolo, mettremo in campo le proposte e ne verificheremo la compatibilità e la praticabilità".

"Solo allora - conclude - approveremo un programma di destinazioni d'uso sul quale naturalmente decisivo sarà l'apporto della politica."

"La fase operativa sarà quella più problematica perchè occorrerà trovare le risorse per rimettere in pristino l'abitabilità di tanti locali e ambienti che in certi casi si presentano malmessi e degradati. Però una strada è stata aperta e la percorreremo con convinzione sino in fondo".

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