Bagheria: per la seconda volta in un giorno si allaga il sottopasso, una macchina rimane bloccata

Bagheria: per la seconda volta in un giorno si allaga il sottopasso, una macchina rimane bloccata

cronaca
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Il violento acquazzone che si è abbattuto su Bagheria questa sera ha causato ancora una volta, ed è la seconda in un solo giorno, l'allagamento del sottopassaggio ferroviario di via Bagnera con l'acqua che è salita vertiginosamente in brevissimo tempo.

La pioggia è caduta copiosa anche in serata, una bomba d'acqua che ha allaggato la carreggiata stradale in diversi punti della città dove si sono formate enormi pozze d'acqua.

Al sottopassaggio ferroviario i problemi più gravi con una ford fiesta blu che è rimasta intrappolata nell'acqua alta più di un metro con a bordo donne e bambini.

Probabilmente la conducente ha creduto di poter attraversare il sottopassaggio senza comprendere l'effettiva profondità dell'acqua, che ha arrestato la marcia dell'automobile. Il livello dell'acqua è cresciuto rapidamente e per qulche minuto si è tenuto il peggio con il panico che, come riferiscono dei testimoni della scena, si era diffuso tra gli occupanti dela macchina che gridavano aiuto.

I malcapitati sono stati tratti in salvo, e  con il placarsi della pioggia e il deflusso dell'acqua, anche l'autovettura è stata trainata fuori dal pantano da un carro attrezzi. Stamattina invece, sempre nello stesso punto, era stato un camion a rimanere bloccato per l'acqua alta.

E' la seconda volta in un solo giorno che si allaga il sottopassaggio in questione.

Poche settimane fa, dopo il recesso da AMAP, l'amministrazione comunale pentastellata guidata da Patrizio Cinque, per risolvere i problemi al sottopasso, aveve dato un affidamento diretto ad un'impresa per un importo di 80,000 euro.

La ditta aveva effettuato alcuni lavori e operazioni di sondaggio, ma non interventi risolutivi, con disagi pesanti al traffico cittadino a causa della chiusura di un'importante arteria stradale come via Bagnera per quasi una settimana. I lavori per una soluzione definitiva della questione erano poi risultati troppo onerosi e molte delle opere atte a risolvere le criticità erano state programmate in vista di un intervento decisamente risolutivo.

Accade in quel punto che oltre ad difetto progettuale siano stati realizzati nel tempo tubazioni afferenti la cui portata risulta di gran lunga maggiore del tubo collettore di scarico, una problematica la cui soluzione richiede un investimento non indifferente e di medio periodo. Ma questo intervento non adeguatamente realizzato anche da Amap era stata una delle motivazioni addotte dal sindaco per la rescissione della convenzione con la municipalizzata palermitana.

Ancora una volta ci troviamo a parlare di questa situazione che non sembra essere mutata per nulla nel corso degli anni sotto le amministrazioni sinora succedutsei. 

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