Assolto Pietro G. Flamia nel processo per estorsione al titolare bagherese di una ditta di trasporti

Assolto Pietro G. Flamia nel processo per estorsione al titolare bagherese di una ditta di trasporti

cronaca
Typography

I sostituti procuratori Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco davanti alla III Sez del Tribunale presieduta da Fabrizio La Cascia avevano chiesto per Pietro Giuseppe Flamia (foto) la pena di otto anni nell'ambito di una estorsione in cui l'imputato era stato coinvolto assieme ai titolari del ristorante 'Il Bucatino' e ad altri.

 

Lo riporta il 'Giornale di Sicilia' di oggi in un articolo a firma di Sandra Figliolo.

La Corte ha invece assolto il Flamia, difeso dall'avv. Rosalia Zarcone, mentre ha condannato a pene pesanti gli altri imputati. Otto anni e quattro mesi per Giovanni De Santis, titolare del ristorante e figlio di Maurizio già condannato in uno stralcio del processo, sette anni e quattro mesi a Piero Umberto Centineo e sette anni a Francesco Pitarresi.

La complessa vicenda risale al 2014 allorchè una coppia titolare di una ditta bagherese di autotrasporti con deposito a Termini Imerese subisce il furto di un camion contenente elettrodomestici per un valore di 170.000 euro.

Flamia Pietro

I titolari non essendo coperti da assicurazione avrebbero 'messo in mezzo' De Santis che assieme ad altri mafiosi palermitani, in particolare Alessandro D'Ambrogio, avrebbero chiesto un consistente pizzo per fare recuperare il carico. Successivamente la pressione estortiva degli attuali condannati era diventata intollerabile per le continue richieste di denaro, e di conseguenza essendo stata anche oggetto di minacce fisiche, la coppia si cnvicse ed andò a denunciare tutto ai Carabinieri.

Non solo, ma siccome, i titolari della ditta avevano, in un primo momento, dei dubbi su dei loro dipendenti, a quest'ultimi era stata data una 'lezione' di inaudita violenza.

In una prima fase dell'indagine i Carabinieri avevano arrestato sette persone compresi i titolari della ditta considerati mandanti del pestaggio; successivamente le responsabilità erano state individuate con maggiore discernimento ed il processo, prima delle condanne di ieri, aveva portato alla condanna, con il rito abbreviato di altre tre persone.

Il Flamia era stato coinvolto perchè aveva partecipato a Bagheria ad uno degli incontri tra gli estortori e le loro vittime, da quì l'imputazione da cui è stato assolto.Il Tribunale ha anche riconosciuto delle 'provvisionali' per le parti civili comprese le associazioni antiracket e antiusura.