Appello di Fabio Licciardi

Appello di Fabio Licciardi

cronaca
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Se i giornali sotto qualsiasi formato, dovessero riportare appelli sui casi di quotidiana ingiustizia e di drammatiche sventure che colpiscono singoli cittadini perderebbero il loro ruolo e la loro funzione: cercare di parlare non delle singole ingiustizie, ma “dell’ingiustizia”.

Questa è la nostra funzione. Per questo non abbiamo mai sinora ospitato appelli che si riferiscono a vicende specifiche o particolari, sia pure drammatiche.



Ma riteniamo che sulla storia di Fabio Licciardi si può fare una eccezione.
Una persona, che aveva un lavoro, una attività, una vita normale, ed una notte si risveglia all’improvviso, senza nessuna di queste cose.

Gli resta l’unico bene immateriale: la dignità, e la forza di chiedere giustizia. Ed è per questo che ospitiamo questo appello: anche perché pensiamo che anche il nostro modestissimo contributo possa dare più forza alla sua flebile e isolata voce.


Appello al Presidente della Repubblica:

Illustrissimo Sig. Presidente,

mi chiamo Fabio Licciardi e sono uno degli sfollati di Via Pindemonte (Palermo), che a seguito dell'esplosione e relativo incendio del 18 agosto 2008, in conseguenza dei quali sono morte Maria Stella Lo Verso e la figlia Cristina, ho perso la casa ed il negozio in cui ho svolto, insieme ai miei genitori, per quasi una vita l’attività di commerciante.
Sono passati circa due mesi da quando la mia esistenza è stata stravolta radicalmente.
Costretto, assieme alla famiglia, a soggiornare per non più di altri 30gg in un albergo palermitano, in una camera fornita solo di tre letti, senza viveri né mezzi di prima necessità. Può immaginare quanto difficoltoso sia tirare avanti non avendo possibilità di lavorare (i locali sono ancora sotto sequestro giudiziario) e quindi di provvedere al proprio sostentamento.

Non ci sono provvedimenti in atto al momento, che riguardino una sistemazione più dignitosa, visto che i tempi di messa in sicurezza e bonifica degli stabili andranno ben oltre la scadenza dei tre mesi previsti dal Comune.
Ogni giorno che passa senza risposta, ha importanza cruciale ed arreca un danno molto gravoso.
Come la mia, altre famiglie si trovano nella stessa condizione e la cosa che più potrebbe confortare queste persone, oneste, scrupolose e senza alcuna colpa nei riguardi della disgrazia accaduta, sarebbe una veloce risposta da parte delle istituzioni.
Ci è arrivata notizia che alcuni politici, anche se di correnti contrapposte, si sono fatti carico di presentare un Disegno di Legge Regionale che possa aiutarci e che possa essere d'aiuto per eventi analoghi futuri in tutto il territorio regionale.
Ma sappiamo anche quanto sia difficile mettere assieme tutte quelle teste in assemblea.

Contiamo sul loro buonsenso e speriamo che tutto vada per il verso giusto, come ci si aspetterebbe in una Citta' che si definisce EUROPEA.
Chiedo il Suo influente intervento al fine di sollecitare la giusta attenzione sul caso.

Distinti saluti

Fabio Licciardi

Per inviare alla presidenza della repubblica: https://servizi.quirinale.it/webmail/
Per il gds: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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