Il Clero bagherese: i mafiosi possono essere sconfitti

Il Clero bagherese: i mafiosi possono essere sconfitti

cronaca
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Noi parroci, Sacerdoti e Diaconi che operiamo per la crescita della vita spirituale e della forza morale della Comunità Ecclesiale bagherese, siamo preoccupati per l’aggravarsi della crisi sociale, che per mancanza di lavoro penalizza tante famiglie del nostro territorio.

Auspichiamo, pertanto, da parte dell’Amministrazione, la ricerca di soluzioni coraggiose
, al fine di favorire la ripresa di attività imprenditoriali e permettere così ai tanti emigrati di ritornare.
Interpretando, inoltre, i sentimenti delle nostre comunità ecclesiali e della stragrande maggioranza della popolazione, ci facciamo interpreti, dopo i recenti fatti di cronaca mafiosa, del disagio che penalizza l’intera Comunità civile e religiosa bagherese.
Ci preoccupa il perdurare in mezzo a noi della presenza di elementi mafiosi; ci preoccupa, ancor più, l’atteggiamento di indifferenza, quasi di passiva rassegnazione, di silenzio; cosa che, se era, sarebbe un male maggiore.

Nostro scopo non è quello di suggerire immediate soluzioni, non ne abbiamo, né il titolo, né i mezzi, ma di impedire che dinanzi alla tracotanza di pochi, crolli la nostra capacità di reagire, rassegnandoci fatalisticamente come di fronte a forze ineluttabili che non offrono alcuno scampo.
Il comportamento mafioso è contro il Vangelo, non ha niente a che spartire con la vera vita e testimonianza cristiana.
I mafiosi possono essere sconfitti, per questo siamo solidali ed appoggiamo tutte quelle iniziative che possono incidere sul tessuto sociale e sulla crescita di una consapevolezza più matura dei propri diritti e dei propri doveri di cittadinanza.

In modo particolare vogliamo incoraggiare ed appoggiare tutte quelle iniziative che sul nostro territorio si impegnano a sviluppare il progresso sociale, culturale ed economico; si impegnano, altresì, a favorire il rispetto e la dignità di ogni persona, ricordiamo: lo “Sportello antiracket” presso il Comune di Bagheria, l’Associazione “Antiracket e anticrimine” del comprensorio bagherese, l’Associazione “ A testa alta”.
E’ necessaria una presa di coscienza generale che, partendo dall’interno delle famiglie, coinvolga la scuola, le istituzioni, la comunità ecclesiale.
Auspichiamo, altresì, da aprte di chi sta più in alto, esempi di lealtà, di integrità morale, di spirito di servizio e di sacrificio nella gestione del Bene comune e nei diversi adempimenti della vita civile.
E’ stato scritto:” Ogni bambino che nasce, è segno che la speranza nel mondo non è morta”.
Il Bambino Gesù, che adoriamo Salvatore, Redentore, Liberatore dai tanti mali che affliggono l’umanità, alimenti in noi la speranza, ci convinca a liberarci da ogni cultura perversa, a valorizzare e fare emergere le molteplici potenzialità positiva della nostra terra.

Auguri e buon Natale

Testo integrale dell'appello rivolto a politici e cittadini dai presbiteri della Chiesa di Bagheria, per combattere la crisi sociale e la mafia.
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