E' stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Termini Imerese, il carabiniere scelto Alessandro Scotti, che nell'incidente dell'11 Dicembre scorso sulla S.S. 113, era alla guida dell'Alfa 156 dei Carabinieri,
incidente in cui morì l'appuntato scelto Massimo Vazzano
I lettori ricorderanno la tragedia che si consumò nel pomeriggio di quel giorno: un allarme,di cui si disse subito e poi però rivelatosi inconsistente, di una mamma che non aveva visto rientrare la piccola da scuola, allertò la "gazzella" dei Carabinieri in servizio quel giorno e che si trovava vicino alla "Casetta Bianca" di Casteldaccia.
Inizia una corsa, con lampeggianti e sirene accese, che si conclude dopo qualche centinaio di metri all'altezza della Casa cantoniera che si trova poco prima dell'entrata del lido di Fondachello.
Su quella maledetta curva l'auto guidata da Scotti, sopravvissuto al terribile incidente, sbanda o per l'alta velocità o per l'asfalto bagnato, o per entrambi i motivi.
La "gazzella" tocca prima una Hiunday Athos, poi inizia una serie di testa coda, e conclude la propria corsa capovolgendosi e urtando contro una Renault Clio che veniva in senso opposto.
Per estrarre il corpo senza vita del capopattuglia, Massimiliano Vazzano, è necessario l'intervento dei Vigili del fuoco.
Grande impressione suscitò il fatto a Bagheria dove Vazzano lavorava da tanti anni, pur risiedendo a Palermo, dove viveva con la moglie e le due figlie.
Vazzano era noto per la sua grande professionalità e umanità che metteva nell'adempimento del proprio lavoro.
L'iscrizione adesso nel registro degli indagati del carabiniere Scotti, che rimase ferito nell'incidente e che è comunque un atto dovuto, aprirà il capitolo dell'accertamento delle responsabilità.