Il P.D. si mobilita per difendere il P.T.E. e il Laboratorio di Analisi

Il P.D. si mobilita per difendere il P.T.E. e il Laboratorio di Analisi

cronaca
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Si moltiplicano le prese di posizione sulla vicenda del P.T.E., Presidio Territoriale di Emergenza, altrimenti detto pronto soccorso: politici, associazioni, semplici cittadini manifestano la loro contrarietà alla riduzione di funzionalità di un presidio sanitario territoriale,
che pur con mezzi limitati rappresenta però ancora oggi un punto di riferimento nel territorio per patologie di piccola emergenza che non abbisognino di ricovero ospedaliero..
Molto impropriamente si è parlato di chiusura: in realtà lo ripetiamo, viene posta a carico del Pronto Soccorso, la presenza di medici e paramedici a bordo dell’unica ambulanza del distretto attrezzata per l’emergenza, che verrebbe stanziata a Bagheria ( in atto trovasi a Santa Flavia).
La necessità di dover coprire questo servizio aggiuntivo potrebbe significare per il P.T.E. la perdita della propria efficienza.
Il Circolo del Partito Democratico di Bagheria, che è stato il primo ad attivarsi, avvierà a partire da lunedì una raccolta di firme per convincere l’Assessorato a ritirare la circolare del servizio 6 che dispone appunto la dislocazione delle ambulanze del servizio emergenziale.
Già martedì mattino è prevista una assemblea dei sindaci dei Comuni del Distretto sanitario D39, formato oltre che da Bagheria, dai comuni di fica razzi, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla, la cui popolazione ascende complessivamente a circa 100.000 abitanti.
Per la giornata di martedì è già stato programmato un incontro dei vertici del Distretto Sanitario di Bagheria, nella persona del dr:Marcello Scalici, con il direttore generale dell’ASL 6 , Salvatore Iacolino, per rappresentargli la situazione.

Anche i consiglieri provinciali Lo Meo e Ginotta, oltre al consigliere di S.D. a Bagheria, Gino Castronovo, sollecitano i sindaci ad impegnarsi.
Assieme a quella del Pronto Soccorso, c’è un’altra questione che sta allarmando l’utenza sanitaria,e non solo.
E’ previsto che il laboratorio di analisi in atto funzionante presso il poliambulatorio di Bagheria, venga “declassato” a semplice punto di prelievo.

I prelievi verrebbero poi portati all’Ospedale “Buccheri La Ferla” laddove verrebbero effettivamente effettuate le indagini di laboratorio, il cui esito verrebbe riportato poi a Bagheria e all’utenza.
Come prima cosa viene sottolineato dalla dirigenza del Distretto che il centro analisi del Poliambulatorio di Bagheria, è in attivo.

Vuol dire che considerati i D.R.G. delle indagini eseguite, il rimborso spettante al Distretto supera quello per gli oneri del personale e dei reagenti, e quindi non c’è un motivo valido per questo provvedimento.

La verità è che la, pur giusta, logica dei tagli nella sanità, che punta alla riduzione dei posti letto ospedalieri e ad uno sfruttamento intensivo di attrezzature e presidi, tende a far prendere talora decisioni che collidono talvolta con il buonh senso e con gli interessi dei pazienti.
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