Amedeo d'Aosta a Villa Casaurro visita il piccolo museo delle memoria

Amedeo d'Aosta a Villa Casaurro visita il piccolo museo delle memoria

cronaca
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E’ stato un bel gesto quello di venerdì scorso, che ha visto la visita del principe Amedeo Aimone d’Aosta al piccolo Museo di memorie locali di Villa Casaurro. Accompagnato dalla moglie Silvia e dal cognato Filippo, marchese di Paternò di Spedalotto, sono arrivati poco dopo le 11 accolti dal sindaco Sciortino e dall’assessore alla comunicazione Rizzo.

Niente a che fare nel protocollo di accoglienza ovviamente,con nobiltà e aspiranti re; molta semplicità e cordialità con il padrone di casa Angelo Restivo e, soprattutto molto interesse a quella miriade di reperti piccoli e grandi, più o meno importanti che costituiscono il fondo della raccolta.
Naturalmente le immagini delle antiche ville settecentesche e le vecchie cartoline di Bagheria le cose più apprezzate; ma una particolare attenzione hanno avuto anche quelle che si possono definire le testimonianze della cultura materiale, legate alla ormai trascorsa economia di Bagheria, degli agrumi.
Inevitabili i riferimenti del principe al suo rapporto con Bagheria e il suo territorio,, che data da tanto ed ha anche cognomi illustri, un suo zio laureatosi a Palermo; il nonno di Amedeo era il vecchio Costantino di Grecia, che dalle noste parti pare si vedesse abbastanza spesso, ed il compiacimento espresso da vero esperto e appassionato di botanica che a Bagheria il punteruolo rosso , il killer delle palme, non ha ancora fatto la sua comparsa.
Il mio rapporto con Bagheria è forte- ha sottolineato Amedeo- anche per il fatto che verso la fine degli anni ’80 mi sono sposato con la mia attuale moglie Silvia, proprio nella villa dei marchesi Paternò di Spedalotto, un tempo intesa dai vecchi bagheresi “nn’Arizza”, perché la costruzione fu iniziata da tale Bernardo d’Arezzo, che poi la trasferì agli Spedalotto.


Allora, ancora lo ricordiamo, si diffuse per Bagheria e dintorni una leggenda metropolitana, e che cioè alle nozze, avessse partecipato addirittura il re di Spagna Juan Carlos,di cui Amedeo è cugino, atterrato direttamente con un elicottero dentro l’atrio di Villa Spedalotto.
Con un sorriso e molto spirito borghese, ci ha risposto:” Purtroppo no; però mi sarebbe piaciuto alimentare la leggenda”
Poi, tutto secondo la migliore tradizione dell’ospitalità “baariota”: un eccellente bianco vino e pasticcini secchi, straordinariamente graditi agli ospiti, e il giusto invito di Biagio Sciortino ad Amedeo di tornare a Settembre per partecipare ad uno degli eventi clou che segneranno l’uscita del film di Peppuccio “Baarìa”: il concerto di Ennio Morricone.
Ci siamo convinti che, se l’ufficio del cerimoniale del nostro comune non si scorderà di invitarlo, Amedeo d’Aosta, tornerà a settembre molto volentieri a Bagheria

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