Cade l'ipotesi delle percosse per il bimbo morto a dieci anni

Cade l'ipotesi delle percosse per il bimbo morto a dieci anni

cronaca
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Si ridimensiona, e di fatto viene archiviata, l’ipotesi che a causare la morte improvvisa del piccolo Umberto Amorello di dieci anni , residente con la famiglia a Bagheria nel quartiere Sant’Antonio, possano essere state le percosse ricevute da un bulletto del quartiere
si dice ora sedicenne, e noto ai genitori del piccolo, agli investigatori e ai magistrati Maurizio Scalia, che coordina le indagini sul caso,e al p.m. Carlo Marzella
Il magistrato, sin dall’inizio molto prudente sull’ipotesi formulata dai genitori, che cioè potesse essere stata la conseguenza di un pestaggio ad aver potuto ledere organi interni,fegato, reni o milza, ha avuto dalla autopsia le prime risposte.

Né l’ecografia, né la Tac avevano evidenziato, però, serie lesioni ad organi interni:l’autopsia ne ha dato conferma.

E’ probabile quindi, che a causare la morte del piccolo, sia stato un concorso di eventi, dalla sottovalutazione di sintomi apparentemente banali, mal di gola e febbre, a diagnosi frettolose o di sottovalutazione dello stato di salute del bambino, che soffriva d’asma e pare avesse anche un soffio al cuore, che alla fine abbia provocato un esito così rapido e drammatico.

Viene avanzata anche l’ipotesi di una infezione fulminante di natura virale, non tempestivamente diagnosticata: è probabile a questo punto, che dopo l’autopsia eseguita dal prof. Paolo Procaccianti del Policlinico di Palermo, i magistrati inquirenti si concentrino su altre circostanze e su altri reperti autoptici per spiegare una morte così improvvisa.
Nel quartiere , dove il piccolo era molto conosciuto, rimane il dolore per una fine così inspiegabile.
Ed appunto questo,quello che chiedono i genitori: capire perchè sia accaduto.

La foto di copertina del piccolo Umberto Amorello è tratta dal quotidiano "La Repubblica"