La mala sorte di una piccola strada con troppi padroni

La mala sorte di una piccola strada con troppi padroni

cronaca
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E’ una semplice bretella che all’altezza del lido di Fondachello si diparte dalla S.S. 113, costeggia lo stabilimento balneare e dopo 350-400 metri rientra sulla S.S.113 dove si trova la "Casetta bianca", e dopo avere superato la "Rotonda": frequentata soprattutto nei periodi di bel tempo, e nei fine settimana, da migliaia e migliaia di visitatori e residenti. E’ uno dei luoghi di ritrovo più frequentati della zona, ma le condizioni di questa strada sono problematiche, oggi in particolare perchè imbruttita dai cumuli impressionanti di fango e da cataste di mobili che si trovano ai bordi.
Perche?

E’ semplice: geograficamente sembra appartenere a Casteldaccia, nella realtà appartiene amministrativamente al territorio di Santa Flavia, che segna il proprio confine proprio lungo il canalone di gronda che costeggia il pastificio Tomasello. Ma non è finita, perché è una strada provinciale, ergo, la manutenzione spetta alla Provincia.
Risultato: le palme crescono rigogliose e senza alcuna cura, i marciapiedi sono perennemente occupati dagli stand di venditori abusivi, che si guadagnano certo da vivere, a scapito della fruibilità della zona.
Ma non è questa la questione che volevamo sollevare, quanto piuttosto le inadempienze dei soggetti responsabili, rispetto all'evento calamitoso di tre settimane fa.

Giusto appunto tre settimane fa, noi come tutti fummo testimoni di uno degli acquazzoni più violenti che la nostra memoria ricordi; quella zona tra la S.S. 113 e questa strada è di fatto in una conca, e soggetta ad allagamenti anche con normali acquazzoni.
Stavolta l’acqua ha tracimato dal canalone di gronda ed ha invaso terreni e abitazioni: non ci sono state per fortuna danni alle persone, ma danni ingenti alle case, a mobili e suppellettili.
Nessuno ha aiutato queste persone, che da sole hanno spalato fango e svuotato le case, anche di quei mobili resi di fatto inutilizzabili dall’acqua e li hanno bravamente accatastati lungo la strada, anche perché non avevano alternative.

E si sono messi ad aspettare che qualcuno facesse qualcosa, anche perché c’è un doppio problema,e cioè che il fango dovrebbe essere spalato dai mezzi della Provincia, mentre mobili e suppellettili debbono essere portati via dal Coinres , in quanto rifiuti speciali.
Coinres che come si vede, non riesce a svuotare i centri urbani dai normali cumuli di spazzatura, figurarsi i rifiuti e per giunta speciali dalle periferie. Per gli occupanti delle villette non rimane che aspettare e sperare nella buona stella.

Il sindaco di Santa Flavia, Antonio Napoli, ci ha rassicurato che lunedì 19 Ottobre la Provincia inizierà i lavori di propria competenza, e quando si sarà sistemata la situazione al Coinres, si interverrà per i rifiuti speciali.