Bollette dell'acqua salate e ingiuste, scatta la protesta

Bollette dell'acqua salate e ingiuste, scatta la protesta

cronaca
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Coro di proteste lunedì 19 Ottobre di decine di cittadini davanti agli uffici dell’APS in Via G.Cesareo. Sono decine le persone con le fatidiche bollette dell’acqua in mano che hanno motivo di protestare: i casi più diffusi sono quelli di chi ha contatori in case disabitata da anni, e che si sono visti arrivare bollette per centinaia di euro, ed ancora quelle situazioni di contatori illeggibili e mal funzionanti, su cui pare sia stata applicato un consumo forfettario che supera largamente i 200 euro.



E non è finita: almeno quattro o cinque persone hanno ricevuto il bollettino per bollette di anni precedenti che però erano stati regolarmente pagati. Alla rabbia per le presunte ingiustizie si aggiunge il disagio di dovere attendere il proprio turno in piedi e sotto la pioggia.

Un signore ci dice
: “In Via Mons. Arena, per mesi l’erogazione dell’acqua è stata assolutamente insufficiente: nell’ultimo mese viene aperta due volte a settimana: ma non si sa mai quali saranno i giorni e le ore incui arriverà l’acqua, e pare che tuttto dipenda dai capricci del manovratore. Ed il sindaco questa situazione la conosce, perché lui abita in quella zona.”

Ed un altro: “Abito da oltre dieci anni ormai a Palermo, ed adesso per una buco a piano terra chiuso, mi vedo arrivare una bolletta da 240 euro, ed io ho una pensione di poco più di 700 euro: come potrò fare a pagarla? Dovrò forse rinunciare a comprare le medicine o al mangiare?”

Ed un altro ancora: “Abitavo nella stesso immobile con mio padre che occupava il piano terra ed era titolare di un contratto E.A.S.; mio padre è morto oltre 20 anni fa, ed ora per quella utenza inutilizzata mi vedo recapitare una bolletta da 270 euro: Ma siamo impazziti?”

Qualcuno ci mostra i bollettini regolarmete pagati per consumi riferibili ad anni precedenti e per cui oggi vengono erroneamente inviati solleciti di pagamento.
E ci dicono di presentare ricorso con una raccomandata a Palermo, perchè loro i ricorsi a Bagheria non possono accettarli. E' un caos.


In serata la protesta si trasferisce in consiglio comunale: una ventina di persone decise a non far cominciare il consiglio se non si affronta il loro problema. Viene superato lo scoglio formale che l’argomento non è all’o.d.g., ed il consigliere Castronovo ricorda che in altre occasioni di fronte a emrgenze di carattere sociale, si è superato la remora regolamentare.

Concordano tutti, di fronte anche alla determinazione dei cittadini interessati.

Il consiglio decide di inserire l’argomento al punto all’o.d.g. in cui è prevista una commissione di indagine amministrativa sulla gestione dell’acqua da parte di A.P.S.: nella discussione di quel punto verrà inserito una postilla in cui si chiederà ad APS di spiegare e rivedere questo modo anomalo di fatturazione dei consumi.
In chiusura di seduta Castronovo (S.D.) e Amato (P.D.) presentano un ordine del giorno, per sollecitare l’amministrazione a farsi portavoce presso l' A.P.S. di una richiesta di moratoria nel pagamento delle bollette.

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