Già processati i tre dipendenti del Coinres che scaricavano rifiuti

Già processati i tre dipendenti del Coinres che scaricavano rifiuti

cronaca
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Arrestati, processati per direttissima e già rilasciati i tre operai del Coinres che ieri mattina erano stati sorpresi dai Carabinieri a scaricare abusivamente da due "vasche", rifiuti in Viale S.Isidoro, la strada che conduce al cimitero. Si tratta di Calogero Sirchia, 55 anni, Pietro Ferrito, 47 anni, e di Antonino Di Cristina, 44 anni. Ai carabinieri, che alle sei del mattino di ieri li avevano sopresi in flagranza di reato, hanno spiegato che avrebbero dovuto trasferire i rifuti in un mezzo più grosso e piuttosto che stare in attesa del "ragno", lo strumento che avrebbe dovuto garantire il trasbordo di rifiuti in un mezzo più capiente, per portarli a Bellolampo, e che loro per guadagnare tempo, e andare a fare un altro "carico" avevano "stoccato" i rifiuti per terra.


Insomma che, in assoluta buona fede, a loro dire, stavano utilizzando quell' area come una sorta di "discarica intermedia e provvisoria",e che solo da ieri mattina stavano  utilizzando questo discutibile e disinvolto sistema.
Questa versione verrebbe però contraddetta dal fatto che la zona era già stracolma di rifiuti,e che nei giorni scorsi, residenti di Aspra, avevano segnalato questa anomala abbondanza di rifiuti nei pressi dell'ingresso sud della Villa S.Isidoro.

Oggi saranno ascoltati dai Carabinieri anche i dirigenti del Coinres, per fornire una spiegazione di questo comportamento sicuramente anomalo di questi operai.

Rimane lo sconcerto per una procedura piuttosto singolare, che ha richiamato l'intervento dei Carabinieri, ed una dichiarazione del Comandante provinciale Teo Luzi, che ha stigmatizzato questi comportamenti, in una situazione di assoluta precarietà sulla vicenda di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e che ha ribadito l'impegno dell'Arma per la tutela dell'ambiente.

Intanto da ieri la discarica di Bellolampo è stata riaperta per quindici giorni ai mezzi dei comuni che sono morosi nei confronti dell'Amia: in questo lasso di tempo una tavolo tecnico del quale fa anche parte il sindaco di Bagheria dovrebbe individuare una soluzione più stabile e duratura.

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