Lunedì 26 Aprile 2010: rivoluzione traffico

Lunedì 26 Aprile 2010: rivoluzione traffico

cronaca
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Lunedì 26 aprile, cambierà uno dei sensi unici storicamente più consolidati di Bagheria, che per decenni ha segnato la mobilità urbana, vale a dire quello di Via Quattrociocchi.
Abituati come siamo a percorrerlo nella direzione Palagonia-zona Libertà, dovremo cambiare abitudini ed adeguarci al nuovo.

 

Vediamo più in dettaglio quali saranno le modifiche più importanti:
1) Via Quattrociocchi, come già anticipato, sarà percorribile nel senso opposto rispetto a quello attuale; dovrà cioè essere imboccata all’altezza dell’incrocio con Corso Butera nella direzione verso la zona Palagonia e ci porterà appunto senza intoppi sino a Piazza Palagonia o in Via Roccaforte attraverso l’Atrio Cavaliere.
2) Corso Butera sino all’incrocio con le vie Libertà e via Quattrociocchi, tornerà ad essere a doppio senso di circolazione.
3) Via del Cavaliere verrà percorsa anch’essa, ed è una conseguenza di quanto detto prima, in senso opposto rispetto all’attuale.
4) Via del Cavaliere prol. nel tratto da Via Inserillo ( la strada che conduce al “Bar Ester”) a Via Quattrociocchi ( sino a alla Trattoria “Don Ciccio”), sarà a senso unico nella direzione nord-sud, o se si preferisce lungo la direzione Mattarella-Palagonìa

Ecco le varie opzioni che si troverà ad avere l’automobilista che si troverà nell'incrocio topico Butera-Libertà-Quattrociocchi

L’automobilista che arriva all’incrocio con Via Quattrociocchi e Via Libertà provenendo dalla Punta Aguglia ha tre possibilità:
a) girare a sinistra e imboccare Via Quattrociocchi; b) girare a destra e imboccare la corsìa nord di Via Libertà; c) tirare diritto sino al “Palazzo”.

L’Automobilista che arriva al precedente incrocio provenendo dal “Palazzo” potrà:
a) svoltare a destra imboccando Via Quattrociocchi; b) girare a sinistra imboccando la corsìa nord di Via Libertà.

Chi invece arriva all’incrocio sopradetto provenendo dalla corsìa sud di Via Libertà ( per capirci dalla Via Città di Palermo) sarà “obbligato” a svoltare a destra in direzione del “Palazzo”.
Se volesse imboccare la Via Quattrociocchi, dovrà comunque girare a destra, poi a sinistra in Via del Collegio e ridiscendere da Via Lo Re, e quindi immettersi nella Via Quattrociocchi, in poche parole utilizzare l’isolato Sapia-Bertini come rotatoria.

Dalla Piazza Palagonia non potrà ovviamente più immettersi nella Via del cavaliere come attualmente avviene, occorrerà per raggiungere la zona Coglitore o Butera fare il “giro” da Via Diego D’Amico, Via Roma ecc..

Quali obiettivi si pongono queste modifiche?
Stando a quanto dicono il comandante dei VV.UU. Maurizio Parisi e i suoi collaboratori i risultati cui si punta sono sostanzialmente tre.
1) Alleggerire il traffico sulle vie a monte del corso Umberto, che dopo la pedonalizzazione del corso è divenuto insostenibile
2) Velocizzare il collegamento tra le aree Mattarella- Palagonia e Libertà-Palagonia
3) Invogliare verso l’opportunità corso Butera a doppio senso, un parte del traffico proveniente dall’autostrada, che attualmente va a gravitare sulle stradine a monte del corso Umberto.

Funzionerà?
Lo dirà il tempo.
Le modifiche precedenti, in particolare l’anello Caravella –Campo sportivo, e la viabilità a ridosso di Villa Trabia dopo un periodo di adeguamento stanno funzionando: il traffico, anche nelle ore di punta è più scorrevole.
All’inizio ci sarà una inevitabile fase di confusione, superata la quale si spera di raggiungere gli obiettivi che i responsabili della viabilità si sono prefissi.
Anche per questo in queste due settimane verrà fatta una capillare opera di informazione attraverso depliant e volantini che entreranno nella case di migliaia di cittadini che verranno dettagliatamente informati delle modifiche che si preparano.

"Nessuna riforma –dice il comandante Parisi e i suoi collaboratori- sarà possibile senza la collaborazione degli automobilisti."

Il nostro consiglio è di non giudicare le novità, secondo il nostro particolarissimo punto di vista: sforziamoci di capire se al di là di un eventuale piccolo disagio per qualcuno di noi a trarne vantaggio sarà la comunità.
Fermo restando che il problema di fondo si risolve con provvedimenti più incisivi che limitino drasticamente l’uso della auto.