Diamo a Bagheria una vera notte magica - di V. Provino

Diamo a Bagheria una vera notte magica - di V. Provino

cronaca
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Riceviamo e pubblichiamo. Gentile Direttore, ho letto il suo articolo"il cancro delle gestioni separate: Museo Guttuso e Urban", che condivido e sottoscrivo in ogni sua parola.

Ma una considerazione mi permetto di farla immediatamente.

La tanto osannata autonomia culturale, gestionale.amministrativa e finanziaria che il consiglio comunale negli anni '80 conferì al Comitato Direttivo della Galleria d'arte moderna e contemporanea intitolata a Renato Guttuso ha creato le basi a una gestione autoritaria e clientelare, svincolata dal controllo democratico (attenzione non dico politico), con l'utilizzo di immense risorse.

E tuttavia le poche iniziative culturali del museo tradiscono una visione elitaria della cultura.

Infatti la triade Sciortino-Carapezza-Favatella cui Lei fa riferimento non risponde ai bagheresi che pagano le tasse ma alle elites culturali che foraggiano.

Negli anni della cultura antimafia e della legalità, la nostra amministrazione ha dato il peggio di sè, operando, in assenza di trasparenza amministrativa, a una pura occupazione del potere.
L'amministrazione comunale non può proclamare di agire legalmente senza la necessaria trasparenza e correttezza amministrativa; perciò noi vogliamo smontare il falso mito di una amministrazione trasparente, della legalità e dell'antimafia, e vogliamo farlo da bagheresi onesti

Sono in tanti a sostenere che il piccolo territorio di Bagheria non consenta ulteriore sviluppo: mettendo da parte ogni retorica, questa idea ci appare stucchevole nell'era di internet. Schiere di giovani si avventurano negli immensi spazi del web e della mente con le sue manifestazioni in campo artistico, scientifico e culturale, che non ha confini territoriali e che costituisce il capitale umano non sottoposto alle dure leggi dei cicli economici.

La nostra cultura è ciò che ci definisce, non dimentichiamo mai che veniamo dalla cultura contadina bagherese. Siamo bagheresi, quello che sappiamo ce l'hanno insegnato i nostri genitori e raccontato i nonni. Ma oggi la cultura bagherese deve saper coniugare tradizione e innovazione:perciò diciamo che,crisi o non crisi, Bagheria avrà il festival dei saperi, e sarà la nostra festa civica .

Bagheria sarà al centro della scena se i Bagheresi crederanno in quello che dico.

Premieremo la cultura scientifica e umanistica prestando particolare attenzione al nostro capitale umano, eviteremo che venga disperso e che altri se ne avvantaggino. I bagheresi intelligenti sanno cogliere i segnali di bello e di nuovo che pure ci sono. E sanno che non sempre pessimismo è sinonimo di intelligenza.

Questo è il nostro pensiero per la città: dare fiducia. C'è qualcosa di magico in questa notte bagherese.

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