Il Giornale di Sicilia di martedì 12 aprile riportava in grande evidenza la notizia che nell'ambito dei lavori di risistemazione di quello che un tempo fu il viale monumentale di accesso alla villa Palagonia,
sarebbe stata eliminata una piccola aiuola con un albero al centro, che si trova in quella che viene chiamata comunemente piazzetta Dante.
Nel 1993 per ricordare il sacrificio di Falcone, Borsellino, Morvillo, e le loro scorte, proprio dove un tempo c'era stata una vecchia cabina dell'Enel poi demolita, era stata sistemata una piccola aiuola, all'interno della quale fu piantato un albero, alla base del quale un piccolo cippo riporta la parola "vita".
Secondo quanto riferisce l'estensore dell'articolo, nel progetto esecutivo verrebbe previsto l'abbattimento dell'albero e pare che il sindaco Biagio Sciortino, almeno così riporta l'articolo, si sarebbe detto contrario ad una modifica del progetto che preveda il mantenimento di quel piccolo angolo di memoria.
Anche il parroco della vicina Chiesa di San Pietro, padre Luciano Catalano, durante l'omelia di domenica scorsa ha fatto riferimento a questa manomissione preannunciando una lettera di protesta nei confronti dell'amministrazione.
L'architetto Paolo Mattina che ha curato il progetto di riqualificazione che, sia detto per inciso, è stato finanziato con fondi CIPE per un importo di oltre 1.400.000 euro, cade dalle nuvole.
"In effetti - ci ha dichiarato l'architetto - nel grafico di progetto, erano stati ridisegnati i quattro pilastri che riprodurranno i vecchi tre portoni di accesso alla villa; per un motivo che mi sfugge, forse una semplice dimenticanza, non è stata riportata sulle carte l'aiuola esistente"
"Nessuna intenzione comunque di eliminare l'aiuola e l'albero, - continua Mattina- anzi da questo intervento questo spazio potrebbe essere vieppiù valorizzato."
Sulla stessa lunghezza d'onda Biagio Sciortino: "Non riesco a capire come una notizia così palesemente infondata abbia potuto trovare ascolto. Ci siamo sempre prodigati per mantenere pulita l'aiuola, che sappiamo essere un luogo di memoria che abbiamo avuto sempre cura di rispettare e di tutelare".
Come dire, tanto rumore per nulla.
