La procura chiede un nuovo processo per Totò Cuffaro

La procura chiede un nuovo processo per Totò Cuffaro

cronaca
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Riaprire l'istruttoria dibattimentale: è questa la richiesta del procuratore generale Luigi Patronaggio alla prima udienza del processo d'appello all'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, imputato di concorso in associazione mafiosa, e che in atto sta scontando nel carcere di Rebibbia una condanna definitiva a sette anni.

A indurre l'accusa a riaffrontare l'istruttoria sono le rivelazioni del pentito Stefano Lo Verso che ha cominciato a collaborare, dopo però la sentenza di primo grado su Cuffaro, in cui si diceva di  non doversi procedere per "ne bis in idem" a carico dell'ex Governatore, vale a dire per il fatto che non si può essere processati due volte per gli stessi reati.

Le deposizioni del pentito di Ficarazzi, invece, secondo il P.G. aprirebbero nuovi scenari sul ruolo di Cuffaro.

Lo Verso per anni vicino al capomafia Bernardo Provenzano, di cui ha curato la latitanza, ha rivelato che Cosa nostra decise di appoggiare Cuffaro alle elezioni e ha parlato di rapporti tra l'ex.goverantore e il capomafia.

Quanto dichiarato da lO Verso sull'argomento dovrebbero essere secondo Patronaggio approfondite in un nuovo dibattimento processuale.

Il magistrato ha anche chiesto l'acquisizione di alcune sentenze definitive, tra le quali quella di condanna dell'ex delfino di Cuffaro, Mimmo Miceli, condannato per associazione mafiosa nell'ambito dell'indagine che poi portò all'incriminazione dell'ex governatore.

Il processo, che si svolge davanti alla sesta sezione della corte d'appello presieduta da Biagio Insacco, è stato rinviato al 3 aprile.