Riaperta la Sala Bingo di via dei Cantieri sequestrata a settembre: salvati 36 posti di lavoro

Riaperta la Sala Bingo di via dei Cantieri sequestrata a settembre: salvati 36 posti di lavoro

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Questa volta si tratta di una vera e propria “storia a lieto fine”, che va oltre la cronaca di una delle tante operazioni di servizio a contrasto all’evasione fiscale effettuata dalla Guardia di Finanza e che aiuta a comprendere come la lotta a questo fenomeno serve non solo a recuperare allo Stato le imposte non pagate, ma può concretamente aiutare il rilancio dell’economica legale e il mondo del lavoro. 

E’ una storia lunga quella della Sala Bingo di via dei Cantieri,  a Palermo, iniziata nel 2005 con il primo sequestro nell’ambito dell’operazione “Grande mandamento”, in quanto ritenuta in “odor di mafia” poiché riconducibile a 2 esponenti di spicco della malavita organizzata palermitana, reggenti della famiglia mafiosa di Villabate.

Rimasta chiusa e in stato di abbandono per altri cinque anni, la gestione della sala Bingo è stata affidata nel 2010 alla società ELLE GROUP AGENZIA SCOMMESSE s.r.l., legata ad  un noto imprenditore palermitano, con l’obiettivo di riprendere l’attività secondo i canoni di trasparenza e legalità.

Nel prosieguo, tuttavia, a seguito degli approfondimenti investigativi effettuati dalla Guardia di Finanza di Palermo, è stata accertata la commissione di numerose condotte illecite ad opera dell’imprenditore palermitano culminate, nello scorso luglio, nell’esecuzione di un’apposita ordinanza di misura di custodia cautelare in carcere per i reati di truffa aggravata, estorsione, peculato ed appropriazione indebita.

Tra l’altro, nel corso delle indagini a suo carico, è emerso che l’imprenditore si era reso protagonista di alcuni episodi di estorsione commessi ai danni dei propri dipendenti, costretti a lavorare “in nero” e a subire vessazioni di vario genere, sotto la costante minaccia del licenziamento in tronco; in tale scenario, l’arrestato, coadiuvato da due dei suoi più fidati “collaboratori” e sempre dietro la minaccia del licenziamento, aveva  addirittura costretto una dipendente a rientrare al lavoro nonostante questa usufruisse del periodo di astensione obbligatoria per maternità.

Contestualmente alle indagini che hanno portato all’arresto dell’imprenditore, le Fiamme Gialle palermitane hanno concluso un piano di verifiche fiscali nei confronti delle diverse società riconducibili al noto imprenditore - tra cui la ELLE GROUP AGENZIA SCOMMESSE s.r.l. - scoprendo che lo stesso risultava aver omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie, non dichiarato al Fisco oltre 56 milioni di euro ed emesso fatture false per oltre 3 milioni di euro.

In tale scenario investigativo, le indagini eseguite dai finanzieri determinavano in capo all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato l’attivazione della procedura di revoca della concessione della licenza per la gestione della Sala Bingo di via dei Cantieri, paventando così, a causa dei numerosi illeciti posti in essere dal loro datore di lavoro,  un futuro incerto per i 36 lavoratori che avrebbero di lì a poco perso il proprio posto.

La preoccupazione per la propria sorte si è manifestata in maniera oltremodo evidente nei primi giorni del mese di settembre quando una nutrita rappresentanza degli stessi dipendenti si è presentata presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo via Crispi.

In tale circostanza, alcuni di essi  hanno voluto esternare le proprie preoccupazioni circa le conseguenze della possibile chiusura della Sala Bingo coinvolgendo direttamente il vertice del Comando Provinciale di Palermo; nell’occasione, ai dipendenti veniva assicurata la massima disponibilità della Guardia di Finanza a contribuire alla ricerca di una rapida e concreta soluzione alla questione, nell’ambito delle proprie prerogative e nel rispetto delle leggi.

In tale contesto, il Comando Provinciale interessava la Procura della Repubblica di Palermo la quale, sulla base dell’impianto probatorio delineato a carico del titolare dell’Agenzia scommesse e facendo proprie le conclusioni di fatto e di diritto formalizzate dai finanzieri a seguito delle verifiche fiscali svolte e della conseguente denuncia per reati tributari, emetteva, in data 12.09.2012, un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, finalizzato alla successiva confisca in misura equivalente ai tributi evasi, inerente il complesso dei beni aziendali relativi alla società oggetto di verifica – tra cui la Sala Bingo.

Così operando, con il provvedimento emesso dall’A.G., oltre a garantire allo Stato il credito erariale dovuto, si è assicurata la continuità aziendale della società atteso che, a seguito dell’arresto del titolare, sarebbe stata ineludibile la revoca da parte della competente Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato della licenza per la gestione della Sala Bingo, che costituisce, a tutt’oggi, la principale attività della ELLEGROUP AGENZIA SCOMMESSE Srl.

Pertanto, con il sequestro del complesso aziendale e la conseguente nomina di un amministratore giudiziario, oltre a sospendere l’iter procedurale di revoca della menzionata licenza, è stato possibile salvaguardare i numerosi posti di lavoro dei dipendenti operanti presso la Sala Bingo.

Finalmente a fine ottobre, ultimate le procedure di legge, la Sala Bingo è stata riattivata ed i 36 lavoratori sono stati reintegrati potendo così ritornare al proprio posto di lavoro, peraltro in un contesto di legalità e tutela dei loro diritti.

Una storia a lieto fine per 36 famiglie, grazie anche ad un accorto utilizzo degli strumenti legislativi a presidio della legalità economico – finanziaria e di un’azione coordinata, oltre che rapida, di tutte le Istituzioni interessate.

Fonte  Ufficio Stampa Guardia di Finanza