Cultura

Dovrebbe essere il mese della dolcezza primaverile ma per molti, Maggio, è il mese dei ricordi. Scenario di eventi cruenti e dolorosi, dal Terrorismo a Cosa Nostra, è, infatti, un mese pieno di ricorrenze dolenti. Soprattutto se, nel frattempo, la Giustizia italiana non ha portato luce e chiarezza. E’ il caso della strage di piazza della Loggia a Brescia, avvenuta il 28 Maggio del 1974, di cui si occupa nel suo ultimo lavoro, la giornalista Benedetta Tobagi, Una Stella incoronata di buio, Einaudi, pp.470, 20 euro. Figlia di Walter, giornalista del Corriere della Sera, ucciso dai terroristi a 33 anni, esattamente sei anni dopo la strage di Brescia e al quale ha dedicato il suo esordio con: Come mi batte forte il tuo cuore, la Tobagi ripercorre la storia della strage impunita, che fece otto vittime e un centinaio di feriti, attraverso una puntigliosa e accurata ricostruzione storica e giudiziaria. E lo fa attraverso la storia personale di chi l’ha vissuta e, quel tragico giorno, ha perso la moglie e gli amici più cari: Manlio Milani, vecchio operaio, da anni presidente dell'associazione vittime della strage, che lei affettuosamente adotta come simbolico zio. Udienza dopo udienza, depistaggio dopo depistaggio, una storia lunga, e quasi dimenticata, che si conclude, per l’ennesima volta, nel novembre del 2010, con un’assoluzione (anche se, a febbraio di quest'anno, la Cassazione ha annullato due delle assoluzioni riaprendone il processo).

I tempi cambiano, o c’è tanta voglia di farli cambiare, Aldo Moro, viene sequestrato e ucciso, il compromesso storico muore con Berlinguer e l’Italia va a vele spiegate verso l’allegria istituzionalizzata del malaffare che porterà a Tangentopoli e poi fino a noi. Della strage, così come di tante altre, l’Italicus, Piazza Fontana, ecc, disturba, quasi, parlarne ancora. I maggiori sospettati sono da tempo lontani e protetti (un vizio italico sempre attuale) e solo la memoria, quando è possibile ricostruirla, malgrado la distruzione di preziose veline dei servizi segreti e lo stesso segreto di Stato messo ad ultimo suggello, può gettare una luce in fondo al tunnel. E la Tobagi, con cura minuziosa, da storico paziente, ricostruisce le varie fasi delle istruttorie, ascolta udienze e verdetti, fa i nomi di generali e politici, spiega i depistaggi, come il minatore che si fa luce, pian piano, dentro la miniera. Colpisce la dedizione, ma anche l'amarezza, dei superstiti che attendono giustizia da quarant'anni.

E' possibile, ci si domanda, che in un paese, cosiddetto civile, si possa attendere tutto questo tempo? E' possibile che si possano erigere le fondamenta di nuove repubbliche sulle mensogne delle precedenti? E l'oblio porta fatalmente all'ignoranza. In quanti, oggi, sanno, infatti, quante vittime ha fatto la strage di Bologna il 2 agosto del 1980? A scorrere gli ottantacinque nomi, vengono i brividi: la maggior parte sono ragazzi di vent'anni. Che ancora attendono giustizia assieme a tutti gli altri. Noi al Sud sappiamo bene cosa sia la Mafia, ma, forse, sappiamo molto meno bene cosa sia stato il Terrorismo: non lo abbiamo vissuto. In ogni caso è certo, che, sia nell'uno come nell'altro caso, con motivazioni diverse, ci siano state connivenze, omissioni e depistaggi. Di Mafia, però, se ne parla, specie negli ultimi anni, in modo più compiuto ed è in corso anche un processo sulla trattativa con lo Stato, di Terrorismo, invece, no. Ogni tanto , magari se ne fa una discutibile fiction. Ben vengano, quindi, libri come quello della Tobagi, classe 1977, che servono a far conoscere storie altrimenti destinate all'oblio e alle quali l'odierna, banale, informazione dedica solo qualche minuto, ogni tanto. Quante agende, veline, documenti, dobbiamo ancora smarrire prima di cominciare a fare i conti con la nostra storia recente?

Il primo passo rimane sempre la memoria, la conoscenza dei fatti, e finchè ci sarà amore per la verità, e chi pazientemente lo persegue, c'è viva la speranza che quella stella incoronata di buio , che trema nel cuore di coloro che hanno visto morire i propri cari, nella bella poesia in esergo al volume, possa finalmente, un giorno, illuminarsi.

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Maria Luisa Florio
 

Un sabato sera all’insegna dell’arte nell’ambito dell’iniziativa europea la “Notte dei Musei”.

Sabato 17 maggio anche la città di Bagheria aderisce all’iniziativa culturale prolungando sino a mezzanotte l’orario di apertura di alcune delle Ville settecentesche.

Al “Museo Guttuso” di Villa Cattolica sarà possibile ammirare i quadri di Renato Guttuso, la sezione dedicata al Carretto siciliano quella dedicata al Manifesto cinematografico, di cui ampiamente si è parlato nei giorni scorsi con la presentazione del libro di Giuseppe Tornatore “Il collezionista di baci”. Il costo del biglietto sarà ridotto a 3,00 euro.

Apertura straordinaria anche per Villa Aragona-Cutò e per Villa Branciforti-Butera, dove sarà possibile visitare lo splendido salone arricchito dagli affreschi del Borremans e la “Sala delle formelle”.

All’evento culturale partecipano inoltre l’Associazione “G.Bagnera”, sita in corso Butera, dove sarà possibile visitare la mostra di immagini sacre “Frammenti di bellezza” dalle 16.00 sino alle 24.00, e nella frazione marinara di Aspra, il “Museo dell’acciuga” con la mostra “Sard’Art” (l’Arte delle Sardare) visitabile dalle 18.00 alle 24.00.

Anche il “Museo del Giocattolo e delle Cere” aderisce alla Notte dei Musei e resterà aperto al pubblico dalle 18 alle 24. Un’ottima occasione per ammirare i reperti in esso contenuti ma anche un’occasione unica per ammirare la splendida “Certosa di Villa Butera” splendidamente illuminata a giorno!L’ingresso è ridotto a € 3,00.

 

Fonte  Ufficio  Stampa del comune di Bagheria

 

 

 

Un anno è trascorso da quando Gabriella Filippone, dirigente scolastica della scuola Fr.sco Paolo Tesauro di Ficarazzi, se ne è andata, lasciando nel dolore e nello sconforto i familiari innanzitutto, ma anche gli amici, i colleghi di lavoro, i genitori dei suoi alunni che le volevano veramente un gran bene.

Gabriella era una persona speciale, che aveva portato avanti la sua missione con gioia e impegno dentro la scuola: il suo mondo oltre la famiglia era quello dei suoi ragazzi, delle colleghe, di quanto di sarebbe potuto fare e si doveva fare per non perdere ragazzi per strada.

Ma il destino è stato crudele strappandola ai suoi cari e alle sue passioni troppo precocemente: ora vive nel ricordo di quanti l'abbiamo conosciuta. Domani , come si diceva, ad una anno dalla scomparsa verrà ricordata con una serie di iniziative di studio; a Lei verrà intitolata l'aula della Biblioteca della scuola di cui per almeno un decennio è stata l'anima. 

Programma del 14/05/2014

 

Ore 12,30

Saluti del D.S. Dott. Mario Veca
Intitolazione dell'Aula Biblioteca della Scuola “F.P. Tesauro” al D.S. Gabriella Filippone alla presenza delle autorità.

Ore 14,00
Trasferimento in via dell'Aria per
il lunch break

Ore 15,00
Salone di Via dell'Aria
Tavola rotonda in ricordo del D.S. Gabriella Filippone sui temi della:
Intercultura;
Dispersione;
Legalità;
Solidarietà.


Ore 18,30
Santa Messa in suffragio del D.S. Gabriella Filippone presso la parrocchia di Sant'Atanasio di Ficarazzi

Programma del 18/05/2014 

Concerto in ricordo del D. S. Gabriella Filippone

ore 17,00
Concerto dell'Ensamble "Note di Gala" presso il Salone della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte
Via Archirafi, 31 – Palermo

ore 19,00
Santa Messa celebrata presso la chiesa della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte in suffragio del D.S. Gabriella Filippone.

Uno speciale ringraziamento:

Al Dirigente Scolastico Dott. Mario Veca
Al Sindaco del Comune di Ficarazzi
Agli Assessori del Comune di Ficarazzi
All'Usr Sicilia
Ai Dirigenti Scolastici
Alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte
Ai componenti dell'Esamble “Note di Gala”
Al personale della Direzione Didattica F.P. Tesauro
All'Ins.te Rosetta Aurilio

 

Vi son cose che volano

Some things that fly there be
Birds - Hours – the Bumblebee
Of these no Elegy.
Some things that stay there be
Grief - Hills - Eternity

Nor this behooveth me.

There are that resting, rise.

Can I expound the skies?

How still the Riddle lies!
Vi son cose che volano
Uccelli, ore, calabroni:
Non è per queste l'elegia.
Vi son cose che restano -
Il dolore ed i monti e l'eterno.
Nemmeno queste a me si addicono.
Altre sostano e sorgono.

Posso spiegare i cieli?

Com'è immoto l'enigma! 

Emily Dickinson

“Gabriella Filippone …
a special friend … a special woman”

14 Maggio 2014 – 18 Maggio 2014

Nel panorama della letteratura italiana, l'importanza di Angelo Fiore si lega all'originale declinazione del tema dell'inquietudine e del senso di estraneità che segna l'uomo del Novecento. Dalla raccolta di racconti Un caso di coscienza, pubblicata nel 1963, alla prima prova romanzesca Il supplente, fino all'ultimo testo L'erede del Beato, del 1981, l'autore siciliano narra la parabola fallimentare di individui nevrotici, i quali, incapaci di adattarsi alla superficialità del vivere, indirizzano le loro energie verso la ricerca di un'ossessiva e metafisica idea della vita, grazie alla quale uscire dalla loro condizione esistenziale di marginalità.

  Allo scopo di diffondere l'opera dello scrittore, il Centro Studi a lui dedicato rinnova anche quest'anno il Seminario di studio sulla sua figura e l'opera e assegna il Premio “Angelo Fiore” - Città di Bagheria per il miglior progetto di ricerca, giunto alla III edizione.

   Durante la manifestazione, svoltasi il 2 aprile scorso nell'elegante cornice di Villa Palagonia, si è assistito ad interessanti interventi e dibattiti tenuti da critici e studiosi che, analizzando la poetica dello scrittore, ne hanno evidenziato e sostenuto il valore letterario e culturale. Ad inaugurare l'evento è stato Natale Tedesco, presidente del Comitato scientifico del Centro Studi, che, dopo aver ringraziato il presidente Emma De Giacomo, ha offerto importanti spunti di riflessione sull'oltranza figurale di Fiore, sottolineando la percezione carica e alterata della realtà e il gioco dell'essere e dell'apparire che caratterizzano i testi.

   Il seminario ha visto anche la partecipazione attiva dei giovani delle scuole di Palermo e Catania, degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo e del Movimento Giovani per un Nuovo Umanesimo. A rappresentare l'associazione è stato Daniele Giustolisi che, con il suo intervento “La resistenza della parola nella notte del mondo”, ha rimarcato il nesso, evidente nell'autore siciliano, tra trauma del vivere e opera d'arte.

Ai giovani si è rivolto anche il prof. Sergio Collura, ringraziandoli per l'interesse dimostrato nei confronti di una lettura ostica e non immediata, quale è quella di Fiore, e per aver risposto con entusiasmo alle numerose iniziative intraprese dal Centro Studi e destinate proprio agli studenti.

A seguire, Antonino Rapisarda ha esposto le sue considerazioni sul concetto di libertà e di esperienza nell'opera dell'autore palermitano, ponendoli a confronto con l'idea husserliana di erlebnis, del vissuto interiore che conduce ad una visione altamente soggettiva della realtà.

Successivamente, è stato introdotto da Tommaso Romano il saggio Lo spazio sospeso di Angelo Fiore: una lettura del “Supplente”, di Marco Carmello, vincitore della II edizione del Premio per il miglior progetto di ricerca. Il lavoro, spiegato dallo stesso Carmello, si rivela coerente con l'intento di esplorare nuovi campi di indagine, concentrandosi, nello specifico, sul rapporto tra spazio interno ed esterno e sul significato simbolico dei luoghi del Supplente.

La manifestazione si è conclusa con la cerimonia di premiazione del vincitore della III edizione del Premio “Angelo Fiore” - Città di Bagheria, conferito dal Comitato scientifico del Centro Studi a chi scrive, per il progetto La ricchezza formale del grottesco vuoto esistenziale: analisi delle modalità stilistiche nelle opere di Angelo Fiore. Il tema dello studio è stato introdotto da Domenica Perrone, docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo, la quale ha individuato il fulcro centrale della ricerca nell'analisi dettagliata delle scelte linguistico-stilistiche dello scrittore, elaborate per esprimere in modo adeguato tematiche ambigue, contrastanti e dicotomiche.


Melina Mele
 

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